Da quando la realtà virtuale è tornata sotto i riflettori del mondo videoludico grazie ad Oculus VR, l’impressione circolata all’esterno è stata fondamentalmente quella di un’esperienza da vivere in prima persona e soprattutto in single player. Ad infrangere recentemente questo dogma non scritto è stata proprio Sony, con la sua idea di “Social Screen” e di esperienze di gioco che possano essere vissute in cooperativa, utilizzando gli schermi di PlayStation 4 e Project Morpheus.
Non c’è da meravigliarsi quindi se la comunità di sviluppatori indipendenti, stimolata dall’annuncio, si sia messa subito all’opera per trasferire la stessa tipologia di iterazione anche su titoli e applicazioni pensati per Oculus Rift. Il primo risultato ottenuto da questa differente concezione è Voice, originale mix tra avventura e puzzle game da giocare in co-op sviluppato da una casa indie in meno di 48 ore, in occasione dell’ottava edizione del Jam Shaker.
In Voice, il giocatore dotato di visore dovrà muoversi in una gigantesca stanza simulata in ambiente tridimensionale, piena di porte incise con simboli e un soffitto discendente; il secondo giocatore, invece, dotato di un dispositivo mobile (smartphone, tablet) connesso ad internet, riceverà sul suo display l’immagine di un simbolo. Utilizzando la voce il secondo giocatore dovrà descrivere al primo il simbolo visualizzato, che si rivelerà essere associato alla porta corretta da scegliere per accedere al livello successivo. Per chi fosse interessato a provare questo particolare esperimento, il titolo è disponibile gratuitamente dal sito di Oculus VR Share.