Sembra strano a dirsi, ma, come abbiamo già visto l’altro giorno, fare il barista sembra essere diventato un gameplay ricorrente nei giochi indie. Questa figura è infatti protagonista anche di Summon the Apgrod, un’esperienza surreale dove interpreterete il barista di un bar unico nel suo genere.
La premessa di Summon the Apgrod è questa: lavorate in un club, in una serata dove tutti i posti sono esauriti. Il vostro compito è preparare i cocktail che vi chiederanno i clienti. Si tratta di un posto di classe, ma gli avventori sono decisamente sui generis: si tratta infatti nientemeno che di… fantasmi. Ma vi stupirete di quanto queste creature possano essere ben educate. Avete a disposizione tre bevande, ognuna caratterizzata da un colore e, in una maniera simile al Simon, dovrete mischiare le bevande in base alle richieste dei fantasmi; all’inizio saranno combinazioni molto semplici, che cresceranno di complessità con il procedere dell’“avventura”.
Potrete quindi vedere i fantasmi che sorseggiano i cocktail, e ognuno reagirà in maniera unica: c’è chi si innamorerà letteramente del vostro drink, e chi invece si sentirà male. Le richieste dei clienti diventeranno più difficili quando inizia lo show, e a quel punto dovrete essere abili non solo a mixare le bevande, ma anche a servirle correttamente. Il gioco simula in maniera fedele quello che si prova a trovarsi dietro un bancone durante una serata sold-out.
Summon the Apgrod tuttavia non vi punisce se il vostro cocktail è venuto male, ma semplicemente vi permette di assistere alle conseguenze. Alla fine dovete semplicemente mandare avanti la serata, e assistere al concerto, o per meglio dire al rituale di evocazione che dà il titolo del gioco. Alla fine, riceverete infatti risposta alla domanda che anima tutta l’avventura: chi o cos’è questo Apgrod?
Il gioco può essere acquistato con un bundle chiamato East Van EP, che vi permetterà di avere anche altri due titoli; potete scaricarlo per PC o Mac su itch.io.