Sin da quando è nato Oculus Rift, e più in generale la realtà viruiale, ho sempre pensato che la cosa più affascinane fosse la possibilità offerta da questi dispositivi di farci vivere esperienze uniche, fuori dall’ordinario, per poter provare qualcosa che nella vita di tutti i giorni ci è praticamente impossibile. Dino Park è una di queste!
Ma cos’è esattamente Dino Park? Credo che qualsiasi essere umano al di sopra dei tre anni abbia visto almeno una volta uno degli episodi di Jurassic Park (o almeno il primo, visto che i due sequel gareggiano per qualità con una torta fumante di sterco di brontosauro). Ecco, l’esperienza che viviamo nella demo è più o meno quella che ci avrebbe offerto il fantastico Jurassic Park di John Hammond.. fortunatamente, senza il rischio di venire divorati vivi.
Immaginate di trovarvi in una foresta piena di conifere, alberi dalle radici mastodontiche e gigantesche con le fronde che sovrastano le vostre teste, fra le quali riuscite ad intravedere un cielo limpido ed azzurro. La vostra jeep procede a ritmo lento su un tranquillo sentiero in terra battuta in mezzo a questa sorta di giungla virtuale. Le foglie cadono, nell’aria si sentono i rumori degli uccelli, ma ad un certo punto un verso disumano vi fa sobbalzare dalla sedia, la guida farfuglia qualcosa e lì sulla vostra destra…un triceratopo!
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La tentazione di scendere dalla jeep è tanta  e potrete anche farlo (io l’ho fatto, lo ammetto!), ma un triceratopo non è un mucca né un cagnolino, fargli una carezza non sarà una grande idea! Se vi avvicinerete troppo, infatti, il caro sauro vi prenderà di mira per darvi una bella cornata. Dopo esservela data a gambe levate, ripartiti a tutta velocità avrete un’altra bella sorpresa, un gigantesco t-rex di 12 metri che sta facendo colazione con una carcassa triceratopo fresca di giornata! Per nostra fortuna il t-rex potrà muoversi ma non vi attaccherà (il rischio infarto sarebbe stato troppo elevato probabilmente) ma potrete esplorare liberamente tutto il resto della mappa.
Ho provato il titolo per quasi una mezz’ora nella Oculus Room e vi posso assicurare che più di una volta sono sobbalzato dalla sedia e mi sono lasciato scappare qualche colorita espressione di stupore. La riproduzione dell’ambiente e praticamente perfetta e l’esperienza è tra le più immersive che abbia provato fino ad ora. Ho fatto una passeggiata tra le colline ed ho esplorato delle antiche rovine, il tutto comodamente seduto sulla mia mia poltroncina. Che dirvi, solo l’idea che presto o tardi qualcuno possa realizzare un gioco completo di questa qualità mi fa scorrere un brivido di eccitazione lungo tutta la schiena.
Poter vedere di nuovo in vita i mastodontici dinosauri, osservare le loro uova che si schiudono, camminare insieme agli enormi brontosauri o veder volare pterodattili  nel cielo è un’esperienza senza eguali. Certo, scappare da un branco di velociraptor o da un t-rex infuriato potrebbe essere anche una vera esperienza da incubo, ma ammettiamolo, chi non vorrebbe vivere tutto questo almeno una volta?