ORI intervista Frost Earth Studio PART II

rift cave1Ecco a voi il seguito dell’intervista, la cui prima parte è stata pubblicata su oculusriftitalia al seguente link.

ORI: Quali sono le possibilità che la realtà virtuale ti ha aperto come sviluppatore?
FES: La realtà virtuale mi ha aperto enormi possibilità. Personalmente studiando già Informatica ho sempre immaginato di lanciarmi nel mondo dei videogames ma la realtà virtuale ha inevitabilmente accellerato il processo. La mia passione per oculus Rift e la realtà virtuale in generale mi hanno spinto ad iniziare subito ciò che forse avrei iniziato tra qualche anno. Mi ha consentito di vivere l’esperienza dello sviluppo di un videogame in un modo provato da pochi sviluppatori fino al giorno d’oggi, totalmente innovativo e immersivo. Non nego che in molti momenti è persino divertente sviluppare Rift’s Cave e poterlo testare in Realtà Virtuale. Ho grandi aspettative per ciò che avverrà negli anni futuri in questo ambito e ho grandi ambizioni.

ORI: Quali sono invece le sfide che ha presentato lavorare su questo nuovo medium?
FES: Le sfide sono state molteplici , nonostante ho avuto modo di affinare le mie conoscenze con vari esperimenti prima di Rift’s Cave. I problemi con la realtà virtuale e in particolare con Oculus Rift vengono citati spessissimo dagli sviluppatori dello stesso: “Le proporzioni, l’immersione, prestare attenzione all’HUD e l’interfaccia in generale, non bloccare mai lo schermo, non far compiere movimenti bruschi” etc. Tutte problematiche che causano motion-sickness alla quale uno sviluppatore di videogames VR deve necessariamente far caso. Come se non bastasse Oculus Rift supporta il 3D stereoscopico  che colpisce duramente la GPU  mettendo quindi a repentaglio un alto numero di framerate, altro fattore fondamentale per evitare il motion-sickness. Insomma, le problematiche sono molte e bisogna fare attenzione per evitarle, ma i vantaggi che ne derivano sono infiniti!

rift cave4ORI: Qual è il tuo “dream project” che vorresti realizzare per Oculus Rift?
FES: Nonostante Rift’s Cave sia un gioco di avventura ed esplorazione, il mio “dream project” è un VR MMPORG. Il mio sogno è di creare un videogame in prima persona ambientato in un mondo fantasy e che sia online ed Open world. So che ad alcuni può sembrare un Utopia ma ho motivo di credere che è un progetto concreto che può o potrà essere sviluppato tra non molto. Un VR MMPORG con supporto per il motion control (Razer Hydra, etc..) dove quindi l’abilità ad esempio di un “arciere” sarà quella di saper muovere la testa per mirare e tirare a sufficienza la corda dell’arco per scoccare. Entrerebbero in gioco componenti legate all’abilità del giocatore che apprenderà man mano del gioco e non più la velocità nel premere tasti per lanciare “abilità” o nel sapere “Combo” prestabilite a memoria.

ORI: Pensi che Oculus Rift abbia il potenziale per diventare un nuovo standard nell’industria videoludica?
FES: Oculus ha senza dubbio il potenziale per diventare pioniere della realtà virtuale. Sono informato anche su altre device e visori per la realtà virtuale e la più promettente, in termini di qualità, promesse fatte e mantenute, componenti del team, e passione portano tutto a credere che chi segnerà la storia del gaming per sempre sarà Oculus VR.

Ringraziamo Andrea Marinelli e tutto il Frost Earth Studio, e invitiamo tutti i lettori di oculusriftitalia a fare una giro sulla pagina di Steam Greenlite di Rift’s Cave. Supportiamo lo sviluppo di videogiochi Made in Italy!

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