John Carmack, chief technical officer di Oculus VR, non ha proprio potuto fare a meno di commentare a modo suo l’annuncio del Project Morpheus di Sony. In due tweet pubblicati oggi, il programmatore di Doom ha avuto modo di rifilare due staffilate a quella che è, a tutti gli effetti, la sua concorrenza.
Di seguito la traduzione: “Fatto divertente: Ho suggerito a Sony di provare ad assumere Palmer Luckey prima del Kickstarter di Oculus“. Sicuramente, il consiglio del buon vecchio Carmack nascondeva una forte dose di saggezza, e se Sony l’avesse seguito oggi staremmo raccontando una storia diversa. Se non puoi batterli, alleati con loro, verrebbe da dire. Luckey, partito dal basso e salito alla gloria grazie al Kickstarter, è un avversario tremendamente pericoloso, anche per un colosso come Sony
“Calibrate le vostre aspettative: su PS4 può essere realizzato in realtà virtuale (stereo 1080 MSAA, a bassa latenza e 60 fps) un gioco che funziona a 60 fps su PS3“. Le parole, a dire la verità un po’ criptiche, potrebbero suggerire che i giochi, per funzionare in realtà virtuale su PS4, non potranno sfruttare appieno la potenza della macchina. Quindi, questo vuol dire che non avremo giochi next-gen in realtà virtuale. Se le parole di Carmack si rivelassero vere, sarebbe sicuramente un grande punto a sfavore per Sony, che si troverebbe a combattere contro un Oculus Rift che, invece, è in grado di funzionare con la macchina più performante di tutte: il PC. La disfida dei visori è appena iniziata e non è affatto detto che l’ago della bilancia penderà a favore di Sony.
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