Project Morpheus: il parere del dev di Rift’s Cave

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Abbiamo deciso di dare spazio a un guest post, chiedendo il parere di Andrea Marinelli, sviluppatore di Rift’s Cave, un interessante gioco di esplorazione per Oculus Rift. Con il suo aiuto, andremo a esplorare meglio la questione Oculus vs Morpheus, approfondendola dal punto di vista developer.

Salve a tutti, sono Andrea Marinelli, sviluppatore di Rift’s Cave e fondatore del Frost Earth Studio. Vorrei spendere due parole riguardanti il nuovo progetto da poco annunciato da Sony al GDC 2014: Project Morpheus.

Dunque, inizio subito col dire che è un progetto molto interessante e, considerate le passate esperienze VR di Sony, non era così scontato.

Sony ha sviluppato due visori che, più che per il gaming, non erano altro che visori adatti a vedere film in 3D. Ben diverso è l’intento invece dell’ultimo visore, che credo abbia sorpreso in molti. La mia opinione sul visore è abbastanza chiara: molte cose mi convincono, altre meno.

Cominciamo con il parlare delle caratteristiche tecniche. Stando a quanto è stato appena annunciato, il visore (attualmente ancora in stato di dev kit) avrebbe le seguenti caratteristiche:

– FOV[Field of View] : 90°+ (Il verticale non è stato specificato)
– Headtracking a 360° tramite “Giroscopio” e “Accelerometro”
– Schermo da 5’’ a 1080p LCD con 1000hz di aggiornamento
– Necessita del PS Eye per il tracking posizionale
– Ha un jack integrato
– Supporto esclusivamente per PS4

Aldilà delle caratteristiche tecniche che si avvicinano molto a quelle dell’ultimo prototipo (Crystal Cove) di Oculus Rift, Sony sembra aver iniziato la sua avanzata verso il VR nel verso giusto. Hanno esplicato con chiarezza le loro idee e opinioni riguardanti la realtà virtuale, esprimendo cosa andrebbe fatto e cosa andrebbe evitato nei mondi artificiali. Hanno dettato così anche loro delle regole da seguire (come aveva fatto già Oculus VR negli eventi passati) per sviluppare e usfruire al meglio dei videogiochi VR e del visore stesso.

La mia opinione personale è che, nella posizione in cui si trova Sony, gigante dell’industria videoludica, avrebbe potuto facilmente mancare il bersaglio e lanciare un visore al di sotto delle aspettative, molto sotto tono, solo per tentare di tener testa a fenomeni emergenti relativi al VR. Ciò che invece è accaduto (almeno da quanto appare finora) è che il visore ha ottime potenzialità e potrebbe essere adatto a portare la VR su console, così come Oculus lo farà per PC.

Le cose che meno convincevano, invece, erano riguardo la motion-sickness. Nonostante abbiano discusso anche riguardo questa problematica, non hanno ben chiarificato il loro modo di agire a riguardo, a livello hardware. Oculus ha arginato il problema con una tecnologia chiamata “low-persistence” che riduce drasticamente il blur, mentre il visore Sony non ha accennato a nulla del genere. Per cui, ci si chiede che tipo di resa abbia sotto quest’aspetto.

Inoltre, non hanno specificato nulla riguardo il prezzo, né tantomeno sul FOV verticale. Questo lascia riflettere: il prezzo sarà sicuramente un fattore chiave in quanto nessuno vuole comprare una PlayStation e poi pagarla di nuovo per avere
anche il visore.

Inoltre c’e da fare un’ulteriore considerazione. La PS4 come anche il fondatore di Oculus VR Palmer Luckey ha più volte detto, ha un hardware pressochè statico, che rimarrà uguale per i prossimi anni. Questo non fa che gravare sulla resa dei
videogiochi in VR su PlayStation 4, in quanto sicuramente non potranno avere la stessa resa visiva che hanno senza visore virtuale a causa del 3D che influisce gravemente sui frame per secondo.

Stando a quanto afferma John Carmack, CTO di Oculus VR, su PS4 con il nuovo visore virtuale di Sony dovrebbero poter essere eseguiti a 60 fps i giochi della PlayStation 3. Il che sarebbe ugualmente un ottimo traguardo, considerato che in VR anche i giochi con un livello grafico non necessariamente elevatissimo riescono a farci sentire completamente dentro il videogioco, dando il cosìdetto “Sense of Presence”.

Tirando le somme, quindi, Sony si è lanciata nel mondo della realtà virtuale forse nel migliore dei modi, cercando di arginare possibili dislivelli che possano esserci tra PC e console, evitando così un notevole distacco. La mia opinione è che conviene ugualmente investire su un device esclusivamente per PC , che è in continuo sviluppo e miglioramento, ma Sony ha prodotto un dev kit meritevole e che potrebbe migliorare ancora, non resta che vedere all’atto pratico che risultati darà.

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