Su oculusriftitalia abbiamo già parlato diverse volte di quanto ci stia a cuore l’argomento della Game Therapy e delle numerose applicazioni che Oculus Rift potrebbe trovare nel campo della medicina.
Oggi torniamo nuovamente ad affrontare quest’importante tematica parlando di una particolare forma di psicoterapia probabilmente ancora sconosciuta a molti, ovvero la Virtual Reality Therapy (VRT). Attraverso l’utilizzo di dispositivi HMD, questa peculiare terapia si è rivelata essere estremamente efficace nel trattamento di pazienti con disturbi quali fobie o disturbi post-traumatici da stress: utilizzando un computer appositamente programmato, il medico è infatti in grado di ricostruire ambienti capaci di stimolare la psiche del proprio paziente, attraverso l’aggiunta o la rimozione di determinati elementi al fine di monitorare le sue reazioni di fronte a determinati eventi. I vantaggi che derivano da questa terapia sono molteplici in quanto oltre che permettere di ottenere risultati concreti in modo più celere dei normali trattamenti, consente anche di far vivere ai pazienti quelle situazioni per loro stressanti senza però correre i rischi del caso: è interessante sapere che all’interno di alcuni cicli terapeutici sono stati utilizzati anche adattamenti di giochi come Full Spectrum Warrior e Second Life.
Da notare come questo innovativo percorso di cura non sia sorto come conseguenza dell’ascesa che la realtà virtuale sta conoscendo negli ultimi mesi, ma affondi le sue radici nei primi anni ’90, quando il Dr. Ralph Lamson realizzò una simulazione per curare la sua acrofobia. Quello che adesso ci chiediamo è se i medici terranno in considerazione l’adozione di Oculus Rift come strumento di psicoterapia una volta che la versione definitiva sarà messa in commercio, sperando possa portare ad ottenere risultati sempre migliori.
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