Con un debut trailer che ha messo d’accordo videogiocatori e critica, l’indie game Reset si è presentato al pubblico non molto tempo fa con una campagna di founding sulla piattaforma indiegogo.com riuscendo subito a convincere gli investitori a puntare sul titolo.
Dall’idea di Alpo Oksaharju e con il supporto di Mikko Kallinen, nasce Theory Interactive, software house indipendente venuta su con “due PC, due penne e due tastiere”, come sottolineano i fondatori. L’obiettivo è quello di creare dei titoli che coinvolgano i giocatori sotto molti aspetti e in cui ci sia il giusto equilibrio tra gameplay, trama, logica e trasporto emotivo, tanto da essere a lavoro su un software proprietario (che prenderà il nome di Praxis) per dar vita ai loro videogiochi. Da tutto questo e soprattutto dalla forte personalità e creatività di Theory Interactive viene alla luce Reset.
Reset è un puzzle game in prima persona dove la componente emotiva unita alle atmosfere noir rende il titolo unico nel suo genere. Ma anche se questo può bastare ai fan dei puzzle game per puntare su un titolo simile, per gli sviluppatori la sfida è ben oltre la semplice risoluzione di enigmi. Il titolo è un single player cooperativo, ma non con altri utenti, bensì con noi stessi. Può sembrare illogico ma in realtà il sistema di gioco è davvero particolare: in pratica, per risolvere gli enigmi bisogna andare indietro nel tempo e collaborare con “noi stessi del passato”. Mi ricorda un po’ Ritorno al Futuro! In realtà , in punti specifici del gioco, dovremmo replicare noi stessi per poi fare un reset tornando indietro nel tempo, creando così due linee temporali co-esistenti: più si va avanti e più le linee temporali potranno aumentare.
L’intera esperienza dipende da noi e da come gestiremo i reset. Il tutto si svolgerà in un’isola vulcanica immaginaria delle Galapagos, nella quale saremo liberi di vagare per il misterioso mondo di gioco, scoprendo da soli gli enigmi che potranno essere risolti in qualsiasi ordine.Vagando ed esplorando il mondo di gioco, entreremo nel ritmo di Reset e inizieremo a scoprire i misteri sparsi per l’isola. Il gioco ha una durata di circa 6 ore ma è strutturato per essere giocato in due step: l’intento è quello di ragionare sugli enigmi e approfondire l’esperienza ripensando, anche lasciano il gioco, alle cose fatte e a quelle da fare.
Non era abbastanza per gli sviluppatori e a un gameplay davvero accattivante come questo di Reset e hanno aggiunto un pizzico di sci-fi: saremo dei piccoli e indifesi umani? No miei cari lettori, avremo un corpo fatto di metallo, saremo un robot.
Oculus Rift però fa la sua parte e, notizia fresca, Reset supporterà il visore di Luckey. Sul sito ufficiale di Reset, gli stessi sviluppatori hanno dichiarato di essere entusiasti della possibilità di entrare in Reset e guardare con i nostri occhi lo stupendo scenario creato; in più viaggiare attraverso il tempo e sentire lo spostamento grazie a Oculus Rift è davvero un’esperienza da non perdere.
Direi che non c’è altro da dire, godetevi il trailer.
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