Quando sentiamo parlare di un prodotto targato Nintendo, immaginiamo ormai con precisione i tratti che più lo caratterizzano.
Il preciso stile artistico che la casa nipponica infonde nella maggior parte dei suoi titoli sembra svanire per quanto riguarda il suo “colorato” Splatoon…ma solo in apparenza.
Il gioco, infatti, ci spingerà ad “imbrattare” ogni singolo elemento dell’ordinato scenario in cui l’avventura prende luogo, riducendolo ad un guazzabuglio di colori, che non si discosta poi tanto da un quadro di Kandinsky e che quindi attrae e fa storcere il naso allo stesso tempo.
Il noto sito americano IGN ha avuto modo di provare il gioco, e ne sono emersi alcuni interessanti dettagli. Per quanto riguarda il multiplayer la principale modalità è la Splat Zones, dove i giocatori devono catturare e difendere una zona finché un timer da 100 punti scende a zero ed il suono di un fischietto pone fine al match. Come ogni modalità che vede due squadre fronteggiarsi, anche questa prevede una stretta cooperazione tra i membri del team al fine di conquistare la vittoria annientando l’avversario. Per fornire una più alta ed equa giocabilità, è stato inserito un sistema di classificazione dei giocatori che va da A+ a C-, facendo così in modo che le squadre risultino sempre bilanciate, garantendo in questo modo un ottimo livello di sfida e divertimento.
Il design di Splatoon, per quanto riguarda la campagna single player, ricorda molto gli stage di Super Mario Galaxy. Durante i primi 5 livelli, seguiremo una sorta di tutorial dove potremo prendere la mano con le meccaniche di base come il salto, lo sparo e la corsa dentro tubi di vernice. Interessante è la possibilità di muoversi più velocemente e persino nuotare nella vernice da noi sparata in ogni angolo dello schermo. Tutto questo avverà in un sistema di isole galleggianti connesse tra loro in cui noi dovremo muoverci, affrontando mostri di vario genere come i cattivissimi Octotroopers, gli spigolosi Octostamps, ed i veloci Octolings. Ogni tipologia di mostro possiede un metodo di combattimento a sé ed una personalità differente, costringendo così il giocatore a tenere sempre la guardia alzata.
Noi di VMAG siamo già in attesa di altre sgargianti novità su questo promettente titolo, nella speranza di avere la possibilità di provarlo con mano il prima possibile per darvi anche un nostro feedback. Una domanda però la rivolgiamo a voi: cosa ne pensate di tutti questi colori in uno sparatutto, da sempre un genere “cupo” e “serio”? Ma soprattutto… con quale colore vorreste annientare il nemico?