Ad agosto 2016 usciva This is The Police, strategico/gestionale che girava attorno alle vicende di Jack Boyd, capo della polizia della fittizia cittadina di Freeburg, durante i suoi ultimi giorni prima del pre-pensionamento. Il nostro protagonista non era troppo limpido nei suoi modi di fare, e lo faceva in una città ancora più corrotta, per racimolare quei 500.000 dollari che gli sarebbero serviti per salutare tutti. Gli sviluppatori di Weappy Studio, a distanza di un paio d’anni, sono voluti tornare sulle vicende di Boyd, con un gioco che prende tanto dal primo capitolo, ma porta anche diverse novità, e che noi abbiamo testato su PlayStation 4.

Dicevamo della storia… E delle vicende dell’ormai ex capo della polizia Jack Boyd, costretto a fuggire dalla cittadina di Freeburg e ora ritrovatosi in condizioni non proprio ottimali a Sherpwood, cittadina nella quale si svolgono le vicende di questo secondo capitolo. Dopo un lungo prologo in cui capirete la situazione, farete la conoscenza dello sceriffo Lilly Reed, donna insicura e forse troppo soft in un mondo fortemente maschilista, che però proverà a dare una nuova possibilità a Boyd, il quale, sotto il nome di Warren Nash, darà una mano allo sceriffo, all’interno di una storia che si evolverà in modo estremamente maturo e in cui le scelte effettuate porteranno conseguenze diverse.

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E il modo in cui la storia è raccontata è sicuramente uno dei punti di forza di This is The Police 2.

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E il modo in cui la storia è raccontata è sicuramente uno dei punti di forza di This is The Police 2. Come accadeva nel primo capitolo, lo stile grafico low poly si sposa perfettamente con il modo di raccontare gli avvenimenti tramite vignette, riportando ad un’idea di fumetto. Il non voler utilizzare lineamenti e tratti espressivi,oltre a creare un mood particolare, da’ maggiore risalto alle voci (e ai loro toni) dei protagonisti. E il gioco vero e proprio di personaggi ne vede tanti, a partire da poliziotti che dovrete gestire giorno dopo giorno, ognuno con le proprie qualità e i propri problemi. Perché a seconda del successo o meno delle missioni potrete aumentarne le caratteristiche (forza, intelligenza, velocità, furtività, mira, negoziazione) e sbloccare nuove abilità per la modalità strategica (di cui ne parleremo dopo).

Il cuore pulsante di This is The Police 2 è, ancora una volta, la parte gestionale relativa ai turni dei poliziotti e le missioni giornaliere da compiere. Spenderete infatti la maggior parte del tempo nella schermata in cui vedrete la mappa di Sherpwood. In questa posizione riceverete chiamate dai cittadini che segnaleranno diverse effrazioni, da rapine a pazzi che urlano in strada. A quel punto dovrete decidere chi mandare sul posto per risolvere la questione. Ogni poliziotto ha un livello contrassegnato con una stella, e ogni chiamata avrà un certo livello minimo per essere compiuta. Nella maggior parte dei casi la missione vi darà tre scelte diverse per concluderla, e starà a voi decidere quale dei poliziotti mandati dovrà effettuarla. Alcune azioni potranno essere effettuate solo se avrete il giusto equipaggiamento, che deciderete ad inizio giornata (con taser, manganelli, pistole, spray urticante…). Tornano poi le risoluzione dei casi, dove dovrete ricostruire a livello temporale gli avvenimenti di alcuni omicidi e decidere quale dei sospettati incolpare.

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Aggiunta interessante in questo nuovo capitolo è sicuramente la modalità strategica.

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Aggiunta interessante in questo nuovo capitolo è sicuramente la già citata modalità strategica. Oltre a spezzare e variare dalla routine del gioco, i combattimenti a turni risultano azzeccati e soddisfacenti. In alcune missioni infatti dovrete mandare una squadra per combattere ed arrestare malavitosi, in una modalità che si rifà ai classici del genere. Avrete il vostro turno a disposizione per muovervi, avvicinarvi, colpire o arrestare i nemici; finito il turno, toccherà a loro. Questi scontri risultano estremamente tattici e con diverse possibilità di risoluzione. Potrete portare le armi che avete nell’equipaggiamento e utilizzare nel migliore dei modi le abilità passive che i poliziotti si sono guadagnati con l’esperienza nelle missioni a chiamata. Agenti questi che potranno anche perire in combattimento, quindi, occhio. In caso potrete comunque assumerne altri grazie a dei punti linguetta che si guadagnano con le missioni portate a termine positivamente.

A livello visivo, come abbiamo fatto capire precedentemente, il titolo funziona alla grande. Lo stile si fonde perfettamente con il mood poliziesco del gioco, così come, da classico, la scelta di proporre brani jazz/fusion si amalgama bene con il tutto. Altro punto a cui fare un plauso è l’ottimo doppiaggio in inglese con Sarah Hamilton, l’April di The Longest Jorney (Reed) e la voce di Duke Nukem, Jon St. John (Boyd). Importante sottolineare che il titolo THQ Nordic/Koch Media è localizzato in italiano per quanto riguarda schermate e sottotitoli.

In conclusione, This is The Police 2 prende ciò che è stato del primo capitolo e lo migliora su tutti i fronti. Amplia le possibilità sotto il profilo gestionale con tutte le sue diverse missioni, e aumenta decisamente la varietà con il nuovo sistema a turni. Con uno stile grafico/artistico a livelli elevati e senza intoppi di sorta e una storia matura che domina il contorno, il gioco di Weappy Studio è, semplicemente, un ottimo prodotto.