I videogiochi ci permettono di interpretare ruoli che altrimenti ci sarebbero preclusi. Ma i giochi indie sfidano questo concetto, permettendoci di vivere in digitale anche dei momenti di vita assolutamente ordinaria. È questa la premessa di Little Party, creato da Carter Lodwick e Ian Endsley. Il gioco vi mette nei panni della madre di una teenager, che cerca di non disturbare la figlia e i suoi amici. Suzanne, così si chiama vostra figlia, ha organizzato un party notturno, e naturalmente non vuole nessuno intorno; la madre, tuttavia, ha il compito di controllare che vada tutto bene e che i quattro ragazzi che partecipano non si mettano nei guai.
Innanzitutto, lo stile grafico peculiare è molto gradevole: si tratta di modelli 3D creati tuttavia come se fossero degli artwork disegnati a mano in 2D. Ma la cosa più interessante è che il gioco sfida il dogma videoludico dell’azione, chiedendovi semplicemente di… non fare niente. Little Party vi fa sentire fuori posto, perché la vostra età è troppo superiore a quella degli invitati, la vostra figura troppo indesiderata. Quindi, con le frecce direzionali mi muoverete, mentre con la barra spaziatrice potrete parlare con gli ospiti e vostra figlia.
Gli invitati, si scoprirà più avanti, non hanno nessuna intenzione di combinare disastri. Anzi, sono tutti dotati di talento artistico e metteranno in scena delle esibizioni. Suzanne infatti è una musicista di talento, e assieme a lei c’è un pittore, un aspirante produttore cinematografico e un genio incompreso che va in cerca di ispirazione.
Qualunque persona con cui parlerete, tuttavia, non si farà problemi a far capire che siete di troppo, quindi tra una chiacchiera imbarazzata e l’altra dovrete tenervi impegnati con semplici compiti, sperando che nulla vada storto. Potrete quindi compiere azioni scriptate come leggere un libro o far passeggiare il cane, che vi permetteranno di far scorrere velocemente il tempo. Nel frattempo, nessuno sembra essere soddisfatto con quello che ha creato: vostra figlia crede che le sue melodie siano brutte, ma voi avrete modo di ascoltarle e scoprirete che… be’, non è così.
Il gioco è un interessante spaccato su quello che è il mestiere più difficile del mondo: fare la mamma. Che a volte può significare semplicemente fare un passo indietro e rimanere nell’ombra. Vi consigliamo vivamente di seguire l’esperienza fino all’ultimo secondo, perché vi aspetta una sorpresa che vale tutto il gioco. Little Party è disponibile per PC e Mac, e può essere scaricato gratis su itch.io.
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