Quello dei brevetti è un campo spinoso. Non sempre chi inventa per primo qualcosa può poi rivendicarne i diritti. Ma, allo stesso tempo, c’è anche qualche furbetto che cerca di colpire le grandi corporation dimostrando di avere avuto un’intuizione prima che questa venisse lanciata con successo sul mercato.
A Nintendo questo succede spesso, ma fortunatamente il colosso di Kyoto ha storicamente a disposizione una buona schiera di avvocati, come dimostra il fatto che nei lontani anni ’80 riuscì a vincere il processo contro Universal, la quale la accusò di aver plagiato King Kong con il suo Donkey Kong. Nintendo, questa volta, ha vinto in tribunale contro una compagnia texana, UltimatePointer LLC, in una causa che andava avanti dal 2011. UltimatePointer asseriva infatti che il Wiimote di Nintendo infrangesse il suo brevetto per un “Sistema interattivo di puntamento diretto facilmente impiegabile, sistema di controllo presentazione e metodo di calibrazione”. Presso la corte federale di Seattle, il giudice Robert S. Lasnik ha decretato che il Wiimote non infrange il brevetto di UltimatePointer e ha scoperto che molte delle affermazioni della compagnia non erano vere, rendendo di fatto il processo invalido.
Il Vice President e Deputy General Counsel di Nintendo of America, Richard Medway, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di queste decisioni, che confermano la posizione di Nintendo fin dall’inizio: non abbiamo, mai e poi mai, infranto questi brevetti. Il risultato in questo caso, ancora una volta, dimostra che Nintendo continuerà a difendere vigorosamente le sue innovazioni contro le cause sui brevetti, anche se dobbiamo farlo in più di una corte e dobbiamo investire risorse significative per difenderci. Nintendo continua a supportare gli sforzi riformatori per ridurre i casi sui brevetti non necessari e inefficienti come questo, che vengono aperti contro le compagnie tecnologiche negli Stati Uniti”.
L’innovazione di Nintendo è sotto gli occhi di tutti. Parliamo di una compagnia che ha inventato strumenti usati in tutto il mondo dalle altre compagnie, come il D-Pad e lo stick analogico. Facile immaginare come altre entità più piccole cerchino di sciacallare su questo numero così alto di invenzioni. E per una causa che viene vinta, ce ne sono molte altre che invece sono lontane dall’essere risolte. Il colosso tecnologico Philips ha appena vinto in UK una causa contro Nintendo che riguarda l’uso di Wii e Wii di una telecamera e un sensore di movimento. Se da una parte Nintendo intende andare in appello, Philips allo stesso tempo vuole intentare la causa anche negli Stati Uniti. E pensare che tutte le volte che Sony ha copiato Nintendo non è successo niente…