Ultimamente Ubisoft si sta dando alla sperimentazione, il che è ovviamente una buona cosa. Soprattutto quando è unita a una nobile causa, come quella della medicina. Ubisoft ha infatti appena annunciato la collaborazione tra Ubisoft Montreal e Amblyotech, compagnia specializzata nel trattamento dell’ambliopia, anche conosciuta come “occhio pigro”.
Dalla collaborazione tra le due realtà è nato Dig Rush, un serious game nato per contrastare questa condizione clinica. L’ambliopia infatti, se non opportunatamente trattata, può condurre alla cecità di un’occhio. Esistono delle forme di terapia, come ad esempio applicare delle bende sull’occhio che vede meglio, ma non sono del tutto efficaci e di conseguenza c’è bisogno di nuovi metodi. I videogiochi, data la loro natura, forse possono fornire una grande mano in questo senso. Eccome come funziona Dig Rush.
Usando occhiali 3D e un tablet fornito dal medico, i giocatori fanno lavorare sia l’occhio dominante che quello pigro, allo scopo di allenare il cervello a migliorare la percezione visiva. Dig Rush fornisce a ogni occhio dei diversi livelli di contrasto per gli oggetti mostrati nel gioco. Il medico può modificare le impostazioni del gioco e personalizzare così l’esperienza per ogni paziente. In questo modo ogni persona che userà questo metodo avrà il giusto livello di contrasto che si adatti alla condizione del loro occhio pigro.
Si tratta di un progetto molto ambizioso, ma dimostrerebbe ancora una volta che i videogiochi possono fare tantissimo per migliorare la nostra qualità di vita. Al momento la cura è disponibile solo in Canada ed è in fase di approvazione per gli Stati Uniti. Pensate che in Italia un software come Dig Rush potrebbe mai prendere piede?
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