Skylanders vs Infinity vs Amiibo: quali bisogna regalare a Natale?

Con Skylanders, Activision ha di fatto annullato il confine tra videogioco e giocattolo, esplorando un mercato fino ad allora inedito. Poi, è stata seguita a ruota da Disney e, più tardi, da Nintendo. Fino ad adesso, i commenti si sono concentrati più sulla qualità dei videogiochi in sé, e su come funzionano al loro interno le miniature.

C’è un punto, tuttavia, su cui non ci si è ancora soffermati con sufficiente attenzione: ma queste figure, funzionano bene anche come giocattoli? E, cosa ancor più importante, sono belle? Con l’arrivo delle festività natalizie, e la corsa agli ultimi regali, è inevitabile che in molti stiate pensando di regalare queste statuine. E non soltanto ai più piccoli, ammettiamolo!

VMAG ha quindi passato al microscopio questi giocattoli, per scandagliarne la fattura, la qualità dei materiali e la cura nei dettagli. Anche perché, a differenza di un normale giocattolo, questi oggetti hanno molti compiti diversi a cui assolvere: devono poter essere usati tranquillamente dai bambini ma, allo stesso tempo, devono anche solleticare le voglie dei collezionisti. Vediamo quindi come le figure di Skylanders, Infinity e Amiibo reggono alla prova su strada.

Qualità dei componenti

[su_animate type=”fadeInLeft” duration=”2″]amiibo[/su_animate]Skylanders, Infinity e Amiibo si presentano tutti allo stesso modo: statuine in plastica che poggiano su un piedistallo che funge da alloggio per un microchip interno, grazie al quale è possibile usufruire della tecnologia NFC. Sono dunque prodotte con gli stessi materiali, ma con qualità e cura nei dettagli differenti.

I primi due sembrano essere stati realizzati con una plastica più robusta, ma allo stesso tempo più scadente. A portarsi a casa il premio qualità sono infatti gli Amiibo che, nonostante siano stati prodotti con un materiale più fragile, sono sicuramente quelli generalmente più ben fatti, soprattutto per quanto riguarda la colorazione, caratteristica che invece risulta essere stata tralasciata dagli sfidanti. Gli Skylanders, infatti, seppur ricchi di dettagli, sono colorati in modo molto più approssimativo e allo strato di vernice basta una caduta per essere compromesso (e a quale bambino non succederebbe?). Gli Infinity, forti delle campiture piatte dei propri personaggi, guadagnano alcuni punti in più, ma gli piace vincere facile.

Skylanders: 6 | Infinity: 7.5 | Amiibo: 8

 

Cura nei dettagli

[su_animate type=”fadeInRight” duration=”2″]tonto-grande[/su_animate]Personaggi e stili diversi, minimali o meno che siano, non possono essere una scusa per la mancata cura nei dettagli, ecco perché gli Infinity rischiano quasi la squalifica: pittura approssimativa (alcuni personaggi hanno bracciali colorati come la pelle stessa, per dirne una) e pose ed espressioni affatto carismatiche. A salvarli dalla caduta c’è per fortuna il piedistallo (scusate, non potevo resistere!), che invece risulta essere molto più curato e dinamico, funzionando da scenario alle figure.

Quasi quanto quello elaboratissimo degli Skylanders, decorato di tutto punto, dettaglio che li trasforma da semplici giocattoli a veri e propri elementi da esposizione. Tutta un’altra cosa rispetto a quello degli Amiibo rivali, che si limita a un cerchio colorato sul quale far poggiare i piedi del protagonista, spesso retto anche da un’antiestetica asta di plastica. Degli ultimi però, ve lo assicuro, non lo noterete neanche. Che sia per il fascino che un Link o un Donkey Kong sono in grado di suscitare in quelli come noi o meno, i pupilli della Nintendo giocano benissimo anche in questo campo, forti di pose ed espressioni curate e di microscopici dettagli che li rendono un vero e proprio oggetto da collezione.

 

Il paragone con il loro avatar in game però è dietro l’angolo, ed è proprio su questo che hanno giocato, in modo vincente, gli Skylanders: non possono essere paragonati che a loro stessi, dunque ogni dettaglio in più può essere solo un componente aggiuntivo al design del personaggio. E funziona. Dalle scaglie di un draghetto alle striature sulle corna di un troll, nulla sembra essere lasciato al caso per i mostriciattoli di Activision, che rubano agli Amiibo il primo posto.

[su_slider source=”media: 1092,1093,1088,1089,1090,1091″ limit=”100″ title=”no”]

Skylanders: 9 | Infinity: 5.5 | Amiibo: 8.5

Robustezza e sicurezza

Gli Amiibo, ed è stato sottolineato più volte, risultano avere maggior presa su un pubblico più maturo che sui giovanissimi, ai quali invece Skylanders e Infinity sembrano puntare, e in termini di “resistenza” si vede, eccome.

Questi risultano infatti essere i più fragili dei tre, ricchi di componenti di dimensioni fin troppo ridotte, che non possono di certo resistere all’energia (chiamiamola cosi) dei più scatenati neo-videogiocatori e possono rappresentare un gran problema in termini di sicurezza.

I colleghi Skylanders sembrano già più resistenti, capaci di rimanere intatti anche tra le mani del giocatore più irruento: reagiscono bene a urti e cadute, ma la possibilità che un’ala o una zampa si stacchi non è del tutto da escludere. Gli Infinity tornano dunque in sfida primeggiando, forti della grande esperienza della premurosa mamma Disney nella produzione di giocattoli per i più piccoli. I suoi protagonisti sono praticamente indistruttibili: solidi e robusti, non presentano parti troppo piccole che potrebbero rompersi o dar preoccupazione ai genitori, anche ai più ansiosi.

[su_slider source=”media: 1067,1096,1098,1095,1066,1096″ limit=”100″ title=”no”]

Skylanders: 7.5 | Infinity: 9 | Amiibo: 5.5

 

In conclusione, è realmente difficile fare una stima e decretare l’effettivo prodotto migliore: per un bambino uno Skylander risulterà sicuramente più adatto e attraente rispetto un Amiibo, viceversa se l’utente finale è un adulto nostalgico. Gli Skylanders portano in casa Activision la media più alta, ma grazie probabilmente all’esperienza maturata in 4 anni in questo settore.

È proprio per questo che gli Amiibo si rivelano un prodotto indubbiamente interessante, poiché nonostante siano dei neonati nel mondo dei cosiddetti toys-to-life sono stati in grado di entrare in un mercato così particolare attirando l’attenzione di un pubblico completamente diverso, diventando non solo concorrenti, ma vera e propria realtà a se stante.

Insomma, se dovete fare un regalo tenete ben conto dell’età del festeggiato, ed evitate di presentarvi con uno Skylanders al compleanno del vostro collega trentenne, a meno che non sia quello di Spyro, sia chiaro.

V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V007 Mensile