Recensione Furi [Nintendo Switch]

Furi, titolo dei francesi The Game Bakers, è da poco approdato su Nintendo Switch, ma come si comporta questa frenetica opera quando incontra la potenza limitata della console nipponica? La risposta potrebbe risultare più difficile da esporre di quanto sembri. È indubbiamente divertente e appagante in qualsiasi forma, però non sono da sottovalutare alcuni dei problemi tecnici che il prodotto contiene al suo lancio.

La trama di Furi non è mai stata un punto focale del titolo, dandoci infatti solo un piccolo incipit che vede il guerriero, personaggio principale dell’opera, imprigionato e torturato da un misterioso gruppo di antagonisti,  costretto a liberarsi con l’aiuto di un ancor più enigmatico compagno, il quale lo spinge ad imbarcarsi in una sanguinosa avventura alla ricerca della libertà e della vendetta. Le uniche porzioni di gioco che evidenziano la narrativa sono degli azzeccatissimi intermezzi di “esplorazione”, anche se molto limitati, che si inseriscono fra un combattimento e l’altro, così da fornire un attimo di pausa all’utente. Detto ciò, non resta molto altro della storia, il che non è necessariamente un problema, data la focalizzazione completa del videogame verso il gameplay.

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Furi presenta un combat system veloce e frenetico, mescolando insieme degli elementi hack and slash a delle meccaniche simili a bullet hell e twin stick shooter, che punta tutto sulla pazienza e precisione dell’utente.

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Parlando di gameplay, Furi presenta un combat system veloce e frenetico, mescolando insieme degli elementi hack and slash a delle meccaniche simili a bullet hell e twin stick shooter, che punta tutto sulla pazienza e precisione dell’utente. In aggiunta a questo, il titolo propone due difficoltà diverse, per essere adatto sia ai più navigati, sia a quelli che preferiscono solo divertirsi ed esplorare l’interessante mondo di gioco. Per quanto riguarda la versione Switch, il sistema di combattimento non ha subito alcun cambiamento, mantenendo quindi un’esperienza relativamente simile a console e PC. Inoltre sottolineiamo la comodità dei comandi presenti sui Joy-Con, i quali sono responsivi e intuitivi. Detto ciò bisogna dire che un pad è fortemente consigliato se si gioca con uno schermo, dato che l’uso dei controller disconnessi risulta scomodo e scoordinato.

Furi presenta una vasta gamma di colori diversi.

I problemi però cominciano a manifestarsi quando si va ad analizzare la componente tecnica dell’opera. Infatti sono presenti non pochi disagi, dovuti probabilmente a un port non perfetto, tra cui alcuni crash e molti cali di frame e freeze, soprattutto quando si eseguono delle mosse speciali, o durante delle cut-scene: questo è un grattacapo non da poco, che molte volte rischia di rovinare l’esperienza. Inoltre alcuni input audio sono mancanti o in ritardo, importantissimi dato il focus sulla precisione e tempismo. Non bisogna però sorvolare sui fattori positivi, visto che la qualità della grafica e la risoluzione, specialmente sullo schermo della Switch, sono fenomenali, sfoggiando una vasta gamma di colori ben accesi e una grande quantità di ambienti diversi.

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C’è da chiedersi se un titolo come Furi abbia bisogno, o almeno migliori, con una versione portatile.

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Una seconda problematica, e forse la più importante, è la natura del prodotto e il suo posizionamento nel mercato Nintendo. Infatti c’è da chiedersi se un titolo come Furi abbia bisogno, o almeno migliori, con una versione portatile. Il combat system, punto focale dell’opera, non è molto propenso allo stile stop and start di molte console handheld, rimanendo quindi più comodo da giocare su uno schermo esterno, e questo, in aggiunta alle varie problematiche tecniche, rende la versione portatile inferiore a quelle per console e PC.

In definitiva Furi è un titolo decisamente buono e divertente che però non sfrutta a pieno i punti di forza della console giapponese, anche se non è assolutamente di scarsa qualità, quello su Switch rimane un adattamento. Il gioco rimane fedele alla sua natura, facendoci rivivere il frenetico e innovativo combat system del  2016, ma i suoi ingenti problemi tecnici ne abbassano gli standard. Per concludere quindi Furi è un prodotto ben al di sopra della sufficienza che però, essendo più adatto per un uso domestico, non sfrutta le potenzialità della versione portatile.