The Order: 1886 è troppo corto ? La parola a Ready at Dawn

Il quantitativo di giorni che ci separa dall’uscita dell’esclusiva PlayStation 4, The Order:1886, è inversamente proposizionale al numero di polemiche e indiscrezioni riguardo la longevità del titolo: la strada da qui al 20 febbraio pare infatti essere lastricata da accesi dibattiti, alimentati dai recenti rumor che vederebbero il gioco durare intorno alle 6 ore, un quantitativo di tempo troppo esiguo secondo molti e che ora ha spinto a scendere nell’arena per esprimersi sulla questione Ru Weerasuriya, CEO, fondatore e direttore artistico del team di sviluppo Ready at Dawn.

Sono consapevole che sono state comunicate delle cifre errate. E’ impossibile finire il gioco in un tale lasso di tempo, per questo le consideriamo non veritiere. Alla fine non intendiamo rilasciare commenti al riguardo. Non possiamo fermare la gente dallo scrivere ciò che hanno scritto. E non ci esprimeremo su ogni singolo errore compiuto. Ogni qualvolta qualcuno dovesse avere un’impressione sbagliata su qualcosa da noi prodotto o che qualcuno scrivesse qualcosa di erroneo su quanto da noi prodotto sarebbe un lavoro a tempo pieno rispondere e oh no, non sarebbe giusto. Noi facciamo giochi. Ciò che facciamo lo facciamo per i giocatori

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La durata di un gioco è importante. Ogni prodotto necessità di un certo quantitativo di tempo per raccontare la sua storia. Alcuni giochi possono essere corti. Altri giochi possono essere lunghi. Ricordo ancora la prima volta che giocai a Modern Warfare. Ho finito la campagna in 3 ore e mezza e mi sono divertito poiché sono riusciti a farla funzionare e vi era anche dell’altro.

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Ogni gioco deve includere in sé tutto il necessario per garantire l’esperienza che ti eri prefissato di offrire. Dal nostro punto di vista non significa che sarà un gioco corto ma che sarà un qualcosa che risulterà essere gratificante mentre ci giochi, che c’è una trama, che ci sono delle concrete informazioni all’interno e che, inoltre, porrà dei quesiti le cure risposte saranno contenute nel gioco, o che sarà possibile trovarle in ciò che ci aspetta in futuro.

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L’industria è sufficientemente variegata da tollerare il bisogno di giochi differenti.  Esperienze in single player come quelle che realizziamo noi ma anche titoli multiplayer, cooperativi, social e via dicendo.

Ru Weerasuriya si è poi espresso sul rapporto tra tempo effettivo di gioco e esborso economico richiesto per acquistare il titolo, altra tematica spinosa, nonché correlata a quella poc’anzi trattata.

Ad essere sinceri è qualcosa che teniamo sempre in considerazione. Siamo consapevoli che la gente vuole essere intrattenuta e prodotti che possano essere giocati per molto tempo. L’industria ha però sempre offerto delle alternative. Torniamo indietro di 10 anni, c’erano molti giochi solo single-player, da una partita e via. C’erano invece altri prodotti che offrivano della rigiocabilità, proprio come il nostro gioco.

Ho avuto molte più esperienze coinvolgenti con giochi dalla breve durata, che mi hanno lasciato ad immaginare cosa avrei potuto fare riprendendoli che con titolo dalla durata di 15, 16, 20 o 30 ore dove invece  sono riuscito a finirli ma non mi è stato offerto nulla in più di ciò che mi sarei aspettato. A volte voglio che un gioco mi colpisca, anche se per una breve durata.

La durata del gameplay di un titolo non ha nulla a che vedere, per me, con la sua qualità. Proprio come al cinema. Solo perché un film  un film dura tre ore non è detto che ciò lo renda migliore di altri.

The Order: 1886, secondo i suoi creatori, non dura quindi né poco né tanto, ma bensì il giusto, un quantitativo di ore non comunicato ufficialmente ma che dovrebbe essere sufficiente a narrare una storia coinvolgente e che spinga il giocatore a tornare nel suo universo narrativo, anche solo con i pensieri.

Che sia vero o che sia falso lo si scoprirà solo con il joystick alla mano, intanto però c’è chi ha già trovato risposta a questo quesito, come il canale YouTube PlayMeThrough che ha pubblicato online una serie di video che mostrano l’intera esperienza di gioco la cui durata, saltando qualunque componente opzionale, dovrebbe durare effettivamente sulle 5 ore.