Uno Sguardo al caro, vecchio Controller Intellivision

Anatomicamente ispirato alla forma degli arcaici telecomandi per TV Color dei primi anni ‘80, il controller progettato dalla Mattel quale primario strumento interattivo dell’Intellivision presentava uno chassis  relativamente comodo da impugnare a supporto di una serie feature che all’epoca era lecito definire avveniristiche. Oltre a vantare la presenza di ben quattro “Action Button” laterali e di un aerodinamico disco direzionale proto-analogico in grado di riconoscere ben 16 direzioni direzioni, esso incorporava di fatti una particolare tastiera numerica a 12 pulsanti – comprendente i numeri da 0 a 9 più le funzioni Clear ed Enter – da sfruttare previo utilizzo degli ormai classici “Overlay”.

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Realizzati in Polietilene Tereftalato, più comunemente detto Mylar, gli Overlay andavano inseriti nell’ apposito mascherino sovrastante la tastiera.

Una volta sovrapposti alla pulsantiera, questi coloratissimi cartoncini in plastica trasparente avrebbero di fatto conferito un ruolo ben preciso a determinati tasti, i quali avrebbero pertanto svolto funzioni differenti a seconda del gioco utilizzato. Oltre a rivelarsi particolarmente apprezzata dagli utenti dell’epoca, questa soluzione garantiva agli stessi sviluppatori l’ideale opportunità di sviluppare interfacce di comando molto più elaborate di quelle assicurate dai controller più tradizionali… Peccato soltanto che, all’epoca dei fatti, non fosse ancora possibile realizzare molti titoli il cui concept richiedesse l’impiego di una tale risorsa.

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I due controller in dotazione all’Intellivision erano indissolubilmente legati allo chassis della console tramite un cavo relativamente elastico, che ricordava molto da vicino i fili telefonici dell’epoca. La semplice architettura interna del Controller, con la circuiteria ridotta al minimo, ne rifletteva la stretta parentela con i telecomandi delle vecchie TV: una soluzione, secondo alcuni, legata anche alla volontà di aiutare i giocatori più “anziani” ad interagire con i videogame servendosi di uno strumento dal concept “familiare”.

 

V MENSILE
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V007 Mensile
Attivamente Impegnato nel settore editoriale dal 2003, ha scritto per le più note riviste videoludiche italiane, concentrandosi spesso nell'area Retrogaming. Dopo aver pubblicato il saggio Storia delle Avventure Grafiche: l’Eredità Sierra, svolge ruolo di docente presso l’Università degli Studi Link Campus di Roma in collaborazione con la Vigamus Academy rivestendo, in parallelo, la carica di Vice Direttore del mensile multipiattaforma V.