Nel 2017, la saga ha già festeggiato i 40 anni attraverso conferenze, fumetti, giochi da tavolo e, per concludere in bellezza, è stato rilasciato l’ottavo episodio. Gli Ultimi Jedi, uscito nelle sale italiane il 13 dicembre, riprende subito dopo la conclusione de Il Risveglio della Forza e abbiamo potuto osservare il ritorno di vecchie glorie, oltre al già presente Luke Skywalker (Mark Hamill). Il prodotto non ha voluto puntare tutto sui personaggi storici, sfruttando la nostalgia dei fan, ma si è concentrato sui caratteri nuovi, dalla psicologia ben realizzata. La regia e la sceneggiatura sono state affidate a Rian Johnson, che ha compiuto un lavoro magistrale. Noi abbiamo fatto un salto nella galassia lontana lontana, ed ecco la nostra opinione.
Il Primo Ordine, guidato da Snoke, continua la battaglia contro la Ribellione, cercando di distruggere gli ultimi elementi rimasti, che però sanno ben difendersi e cercano di non far morire la scintilla della speranza. Senza svelare troppo, la pellicola si apre con Poe Dameron a bordo di un X-Wing che cerca di distruggere un incrociatore nemico: riuscirà il suo piano? Nel frattempo, Rey è riuscita nell’impresa di incontrare Luke Skywalker e tenta di ottenere il suo aiuto, facendolo ritornare a combattere con la Ribellione: ovviamente lui rifiuta. Piano piano, scopriamo che le vere intenzioni della giovane sono di farsi addestrare da lui, ma lo Jedi, per paura, si rifiuta di allenarla.
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Osserviamo il conflitto interiore fra Kylo e Rey.
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Focalizzandoci su Rey, durante il suo percorso, cercando invana l’aiuto di Luke per controllare la Forza, scopre di poter comunicare e percepire Kylo Ren (Adam Driver). Inizialmente, lo vede come una minaccia, ma è in grado di percepire un lato buono in lui, e viceversa il figlio di Han Solo riesce a sentire una forza oscura dentro lei. All’insaputa di Luke, i due entrano più volte in contatto e scoprono un conflitto interiore presente in loro: il rapporto è mostrato in modo ottimo sullo schermo e usando i tempi giusti. Lo spettatore percepisce un senso di cambiamento da parte di entrambi, tuttavia la pellicola vi sorprenderà in parte. Ognuno cercherà di convincere l’altro a passare al proprio Lato della Forza, ma chi avrà la meglio? La rappresentazione del bene e del male è estremamente ben scritta e risulta un punto di spicco in Star Wars: Gli Ultimi Jedi.
Non osserviamo solo il conflitto tra Kylo e Rey, ma si tratta di un film corale. Ciò che rimane della Ribellione sta per essere distrutto, così Finn si reca, in compagnia di un personaggio secondario ma ben costruito, in missione per cercare di salvare le ultime astronavi rimaste. Il loro viaggio sarà arduo e tortuoso e si imbatteranno in una figura neutrale, che rappresenta l’equilibrio fra il Primo Ordine e la Ribellione: quest’ultima, se dovesse riuscire a ottenere il potere, risulterebbe buona? Qual è l’effettivo significato di buono? Poe Dameron, rimasto a bordo della nave, nasconderà ai compagni il piano di Finn, ma la sua impresa rimarrà quella di farglielo attuare. La figura di Leia, a capo della squadra ribelle, metterà i bastoni fra le ruote ai due, ma sarà anche il motore che li spingerà a fare ciò che desiderano. Passando al Lato Oscuro, abbiamo Snoke, che ancora risulta un personaggio misterioso: non conosciamo la sua identità e il suo background, ma non è necessario. Si tratta di un antagonista che si muove per i propri scopi e che crede di avere il pieno controllo di tutto ciò a cui è a capo. Dalla sua parte vi è Kylo Ren, l’erede di Darth Vader, che dubita della sua oscurità , ma fa di tutto pur di compiacere Snoke.
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Star Wars: Gli Ultimi Jedi risulta visivamente sublime.
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Visivamente Star Wars: Gli Ultimi Jedi è sublime. La regia è composta divinamente e si muove così bene da far comprendere le ben realizzate scene delle battaglie spaziali e quelle con le spade laser. La direzione della fotografia è eccezionale e il contrasto fra i colori è spettacolare. Da non dimenticare il character design delle creature: magnifiche, nonostante siano stati usati animatronic. Gli effetti speciali, come ha già dimostrato Rogue One, risultano più che ottimi e sempre una spanna sopra rispetto al resto dei film.
Star Wars: Gli Ultimi Jedi presenta delle scene che fanno storcere il naso per il modo in cui sono realizzate, ma si contano sulle dita di una mano. La sceneggiatura è ottimamente scritta e la conclusione della trilogia ci porterà alla fine di quello che, durante il finale di questo film, risulta incompleto: come terminerà la lotta fra Primo Ordine e Ribelli? Per adesso possiamo solo usare la nostra fantasia, ma Colin Trevorrow e Derek Connolly speriamo diano un degno epilogo a questa meravigliosa trilogia. Se volete assistere a uno splendido film di Star Wars, che si inserisce perfettamente tra il resto degli episodi, correte al cinema.