Simon Gerdesmann è un ragazzone tedesco, nonché managing director di Phantom 8 studio, un team alle prese con il suo primo titolo, Past Cure. Il gioco in questione è un action-stealth in terza persona, dalle tinte thriller e in parte horror. Gendesmann è stato a Gamerome 2017 per parlare della storia del suo team e del suo gioco. Il suo obiettivo è quello di creare un giusto compromesso tra indie e tripla A, un gioco cioè indipendente ma che si mostri, agli occhi, come “grande”. Ovviamente il tragitto per raggiungere il proprio obiettivo è tutt’altro che semplice. A partire dalla scelta di avvocati anche solo per dare vita al proprio team. Da gennaio 2016 il team ha guardato tutte le tecnologie, trovando ad esempio in Cubicmotion la scelta per migliore per i vari face scan e le animazioni facciali. Gerdesmann stesso sarà , con il suo volto, un nemico all’interno del gioco.
Continuando la linea temporale del proprio team, e dopo aver mostrato come sempre più impiegati entravano a far parte dello studio, Gerdesmann si è voluto soffermare su come sia importante avere una forte componente nei social media per creare la propria community, che ha aiutato a crescere Phantom 8. E di come sia di vitale importanza parlare a più gente possibile. Gli eventi, in questo senso, sono stati fondamentali, dalla Game Connection alla GDC. Bisogna credere nel proprio prodotto e parlare a più aziende che possono essere interessate. Durante l’E3 scorsa hanno auto modo di parlare con Nvidia che ha dato loro una grande mano. Anche avere un buon piano marketing gestito da PR risulta decisivo. I giusti screenshot, i trailer, al momento giusto, così come il rapporto con la stampa. La coesione del team, il parlare e il capire i propri errori, uniti ad un ovvio amore per il proprio lavoro sono poi la base per costruire qualcosa di positivo. Past Cure ha, oltretutto, ricevuto diversi riconoscimenti (Gamescom, Game Connection). Uscirà a febbraio 2018 su Steam, PlayStation 4 e Xbox One.
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