Signori, è tempo di tirare fuori gli spadoni.
No, non iniziate a pensare a pensare male con i doppi sensi, la mia è un’affermazione seria.
Monster Hunter 4 Ultimate sta finalmente per arrivare nei negozi, e lo farà in grande stile. Senza troppi giri di parole, vi anticipo subito che si tratta del Monster Hunter più grande, vario e innovativo uscito finora, e per di più fa parte della line-up di lancio del New Nintendo 3DS… che volete di più?
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Come dite? Volete più armi, mostri e una modalità storia più profonda? Allora sarete accontentati. Monster Hunter 4 Ultimate amplia e migliora il già ottimo Monster Hunter 4, titolo uscito (come sempre) unicamente in Giappone più di un anno fa. Per noi europei la versione Ultimate è quindi il primo approccio con questo capitolo della saga, ma l’attesa è stata ampiamente ripagata. Ma analizziamo con ordine le caratteristiche del gioco.
Nonostante sia perfettamente consapevole che il punto forte dei Monster Hunter in generale sia il comparto multigiocatore, da amante del single player sono rimasto piacevolmente colpito dalla decisione (finalmente) di Capcom di donare al gioco un impianto narrativo degno di questo nome. La storia dei vari Monster Hunter è sempre stato un elemento di mero contorno, tanto che spesso si aveva la sensazione di essere di fronte ad una serie di missioni completamente scollegate tra loro e senza un filo logico. Certo, Monster Hunter 4 Ultimate non vanta comunque una trama profondissima e articolata, ma si tratta senza dubbio di un grande passo in avanti per la serie, inoltre riesce ad incuriosire quel tanto che basta per avere voglia di proseguire e dare un senso a tutte le nostre attività.
Questa inedita storia ci vede come sempre iniziare come un novello cacciatore di mostri, ma dopo la prima epica battaglia che funge da tutorial iniziale (e fidatevi, alcuni momenti epici lasciano davvero a bocca aperta) veniamo reclutati dal Carovaniere, il quale, come suggerisce il nome, dirige la Carovana, un mezzo nomade in viaggio per il mondo. Lo scopo del Carovaniere è risolvere il mistero di una particolare scaglia di drago in suo possesso, e una volta uniti al suo “variopinto” gruppo inizieremo l’avventura, visitando diversi villaggi e ambientazioni. A differenza dei vecchi capitoli non avremo quindi un unico villaggio che funge da hub centrale per le missioni, ma visiteremo diversi centri abitati piuttosto caratteristici, passando da quelli nel deserto a quelli vulcanici o tropicali. A livello di gameplay questo tuttavia offre solo delle varianti “estetiche”, poiché ognuno sarà sempre strutturata nella classica sequenza di botteghe con mercanti, fabbri, cuochi e bacheca dove accettare le missioni, ma ogni villaggio porta anche diverse aree esterne da esplorare… e di conseguenza nuovi e pericolosi mostri da cacciare.
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A proposito di mostri, il loro numero è decisamente alto: Monster Hunter 4 Ultimate vanta infatti ben 98 specie presenti, di cui 10 esclusive di questa versione. Tutte le novità riguardano l’introduzione di mostri di taglia grande, mentre i restanti sono divisi tra musi e zanne conosciuti dai precedenti capitoli. Ogni mostro tuttavia è stato aggiornato sia per quanto riguarda il comparto grafico sia soprattutto per i set di mosse e animazioni, questo a causa anche del rinnovato gameplay verticale. Una delle principali novità di Monster Hunter 4 Ultimate infatti riguarda il sistema di movimento, ora molto più fluido e naturale, ma soprattutto il level design delle ambientazioni offre diversi spunti per sfruttare i nuovi attacchi in salto e arrampicate.
Conoscere bene il terreno si rivela infatti fondamentale per avere la meglio sui mostri più impegnativi, anche perché riuscire a mettere a segno un attacco in salto preciso permette di attaccarsi alla schiena del mostro e iniziare così un Rodeo: in questo “minigioco” dovremo riempire un’apposita barra mettendo a segno gli attacchi cercando al tempo stesso di non farci disarcionare dal nemico, e in caso di successo il mostro rimarrà inerme per alcuni secondi lasciando esposti i suoi punti deboli. Si tratta quindi di una tattica estremamente utile, anche se personalmente avrei preferito una maggiore interattività, ad esempio con la possibilità di arrampicarsi e muoversi sul corpo del mostro in stile Dragon’s Dogma…
Per quanto riguarda le armi, oltre alle 12 tipologie già presenti nei vecchi capitoli le novità di questo Monster Hunter 4 Ultimate sono due, ovvero il Bastone Insetto e la Spad-Ascia Caricata. Il primo è una sorta di spada dal buon raggio d’azione e velocità d’attacco, ma la sua particolarità è il Kinsetto: questa sorta di “scarabeo gigante” può essere indirizzato contro i punti deboli del mostro, e una volta attaccato inizierà a estrarre fluidi dal nemico e passarli a noi, attivando così alcuni bonus temporanei. Si tratta quindi di un’ottima arma soprattutto per i neofiti, infatti non richiede particolari combo e spammando il tasto di attacco si ottengono buoni risultati, e con il supporto continuo del Kinsetto si possono semplificare non di poco alcune situazioni critiche.
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Più complessa invece la Spad-Ascia Caricata, ovvero una variante della classica Spad-Ascia ma con la possibilità di accumulare potere dopo un certo numero di colpi andati a segno, così da sprigionare un potente attacco caricato. Nella forma base il sistema di combattimento è molto simile a quello “Spada e Scudo”, per cui si ha una buona agilità e difesa, mentre passando alla modalità Ascia si aumentano di molto i danni inferti a discapito della mobilità, inoltre si rimane esposti per alcun secondi dopo gli attacchi, rendendo la Spad-Ascia Caricata uno strumento potente ma adatto a chi ha già un minimo di esperienza con il gioco.
Come accennato all’inizio della recensione, il punto di forza della serie Monster Hunter è stato sempre il comparto multigiocatore, e finalmente Monster Hunter 4 Ultimate ha introdotto il classico multiplayer online. Dimenticatevi quindi lo scomodissimo multigiocatore in lan che vi obbligava ad andare ai raduni in piazza perché limitati dal fatto che si potesse giocare solo con i giocatori nelle immediate vicinanze, ora potete semplicemente accedere alle lobby e prendere parte alle missioni con giocatori da tutte le parti del mondo! Purtroppo per ovvi motivi nel momento in cui vi scrivo questa recensione non è stato possibile approfondire più di tanto questa modalità a causa dell’esiguo numero di giocatori presenti sui server occidentali (solo i giornalisti che hanno ricevuto in anteprima il gioco potevano esserci), ma nelle poche partite effettuate il netcode è sembrato abbastanza stabile… naturalmente la situazione andrà monitorata meglio dal 13 febbraio, quando il gioco sarà ufficialmente nei negozi e i server saranno pieni, e solo allora scopriremo se ci saranno problemi di lag o meno.
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Chi volesse giocare in singolo comunque può contare sull’aiuto dei Felyne, gli iconici gatti combattenti che possono essere reclutati e portati in missione con noi, scegliendo di volta in volta quello più adatto alla situazione: alcuni sono specializzati negli attacchi fisici, altri sono di supporto con varie cure e altri piazzano trappole, e saperli combinare e addestrare a dovere è sicuramente un aiuto non indifferente per chi preferisce il mondo dell’offline.
Degno di nota infine la telecamera gestibile tramite il secondo stick analogico del New Nintendo 3DS, decisamente comoda e utile. Ho provato il gioco sia sulla nuova console che su quella vecchia, ma anche su quest’ultima il risultato è comunque soddisfacente, anche se naturalmente leggermente meno pratico e immediato, infatti vi ritroverete a premere ripetutamente il tasto L per centrare la telecamera alle spalle del personaggio. Che decidiate di comprare o meno il New Nintendo 3DS il consiglio rimane comunque lo stesso: Monster Hunter 4 Ultimate merita assolutamente di far parte della vostra collezione, a patto di avere comunque una buona dose di pazienza. Il gioco infatti è decisamente lungo e difficile, ma le soddisfazioni che regala quando riuscite ad abbattere o catturare la vostra preda sono veramente impagabili.
E’ tempo di caccia grossa!
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