Non esiste videogame di successo che non sia stato celebrato in ambito board game. Così come accaduto per Frogger, Donkey Kong e Pac-Man anche The Legend of Zelda godette pertanto della sua brava trasposizione a tema. Artefice del riuscito connubio l’immarcescibile Milton Bradley, che avrebbe pagato a Nintendo una cifra blu pur di assicurarsi i l’opportunità di sfruttarne i diritti di immagine in esclusiva.
Distribuito nei negozi di giocattoli a partire dal 1988, il gioco prendeva corpo sulla colorata superficie di un tabellone diviso in sei differenti aree rappresentati altrettanti scenari del mondo di Hyrule: lungo i confini di questa superficie, il buon Link e i suoi eventuali amici sarebbero andati alla ricerca degli artefatti magici e le risorse necessarie a liberare la dolce Zelda dalla sua cupa prigione, finendo chiaramente per incrociare la spada con i tipici sgherri del luogo.
A completare un modulo di gioco evidentemente lineare, i giocatori avrebbero trovato un compendio di pratiche regole d’avanzamento cui andavano abbinandosi l’impiego di particolari dadi adibiti alla gestione dei combattimenti e il supporto di graziosi stampi rappresentati i personaggi principali.
Venduto ad un prezzo base equivalente a circa 25 mila lire dell’epoca, il board game di The Legend of Zelda non riscosse chissà quale successo qui da noi, il che gli ha conferito un certo valore in ottica collezionista. Qualora ve ne ritrovaste per caso una scatola in soffitta sappiate che su eBay e dintorni potreste trovare molti appassionati disposti a sborsare una bella sommetta per portarselo a casa!
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