Provato Gran Turismo Sport

Gran Turismo Sport, il nuovo capitolo dell’omonima saga di simulazione di guida con una propensione alla competizione più forte del solito, dal 18 ottobre sarà disponibile per PlayStation 4. In attesa dell’uscita però, abbiamo provato la demo e le feature presenti in essa: il peso della versione di prova, oltre 40 GB, lascia intendere che si tratti di un prodotto abbastanza completo in tutte le sue funzionalità. Sarà davvero così? Continuate a leggere il nostro provato per scoprire le impressioni di questi primi giorni.

Le automobili presenti in-game sono divise in sei categorie, in base alle prestazioni fondamentalmente: si va dalle più conosciute e comuni, ai bolidi da pista. Sono molto ben curate nei dettagli ed è possibile personalizzarle ulteriormente, almeno a livello estetico, con colori, adesivi e numeri. Per quel che riguarda i controlli è possibile scegliere fra varie opzioni di tasti: X e quadrato (come per la PlayStation 1), le levette analogiche (PlayStation 2) fino all’R2/L2 di ultima generazione. Per immedesimarsi ancora di più, è possibile girare inclinando il joystick come se fosse un volante. Alla fine di ogni competizione si guadagnano inoltre “Premi Denaro”, “Punti Miglia”, “Distanza Percorsa” ed “Esperienza”, che permettono all’utente di potersi comprare nuove vetture, oggetti o bonus.

Modalità Arcade

La modalità Arcade di Gran Turismo Sport: oltre al single player è possibile giocare con un amico.

La modalità Arcade è quella più adatta al single player, anche se è possibile condividere l’esperienza. Si trovano sfide con piloti variabili: l’intelligenza artificiale, noi stessi o un amico, con l’ausilio di una sola PlayStation 4 e due joystick. Ecco più nel dettaglio cosa si può fare:

  • Gara singola: la classica competizione fra autovetture che si sfidano su un tracciato e vince taglia per primo il traguardo. Non ci sono molti circuiti al momento ma è disponibile un’ampia gamma di orari in cui correre, dall’alba alla notte.
  • Prova a tempo: sfida con il cronometro, senza ulteriori avversari se non contro sé stessi. Una volta arrivati alla bandiera a scacchi è possibile competere con il fantasma che ha fissato il record.
  • Prova derapata: in una pista divisa in tre settori, bisogna derapare il più a lungo possibile in ognuno di essi. Maggiore è il tempo in cui si riesce a far scivolare la vettura sull’asfalto (o sulla terra), più punti si acquisiscono, purché non si vada a sbattere contro gli ostacoli, altrimenti lo score viene resettato.
  • Gara personalizzata: una corsa dove è possibile decidere una serie di parametri, fra cui difficoltà dell’AI, danni, consumi, penalità.
  • Schermo condiviso 2G: il classico splitscreen, per giocare in due persone con la stessa console.
  • Tour VR: c’è inoltre la possibilità di provare la realtà virtuale, anche se per ora non è inclusa fra le funzionalità della demo.

Modalità Campagna

Nella modalità Campagna sono racchiuse le sfide.

La campagna dovrebbe essere la sezione dove, con la scusa di guadagnare premi, ci si allena. Purtroppo tutto ciò che è presente nella demo è solo una piccola parte. Ecco quello che racchiude:

  • Accademia di guida: fondamentalmente sono i tutorial. La fase iniziale, l’unica accessibile al momento, è davvero noiosa perché parte dalle basi come ad esempio accelerare, fermarsi e girare. Dopo aver superato tutte queste sfide si riceve un nuovo bolide in regalo.
  • Sfida missioni: completare alcune challenge, relativamente facili (almeno le prime) che comprendono azioni come sorpassare senza nessun contatto o portarsi in testa nel più breve tempo possibile: a volte lo si deve fare in mezzo tracciato e pochissime curve. Per ora, nella demo, le prove sono veramente esigue.
  • Esperienza sul circuito: nei circuiti disponibili (pochissimi per ora) si possono scoprire nel dettaglio i punti di frenata e le traiettorie migliori. In maniera più comprensibile, è una sorta di modalità allenamento su pista, che però racchiude ulteriori achievement, se si fanno buoni tempi.

Modalità Sport

In questa sezione ci sono molte partite classificate ad orari predefiniti.

Si tratta di partite classificate, della durata di 15 minuti circa e ad orari già predefiniti. C’è un doppio ranking in questi tornei, CP (classificazione pilota) e CS (classificazione sportività): uno relativo alla velocità (con categorie che vanno da classe E ad S) e uno alla correttezza. Bisogna dunque vincere, senza però fare quelle mosse un po’ al limite, come speronare gli avversari se non ci lasciano passare o spingerli contro i muri quando tentano il sorpasso ai nostri danni. Il messaggio di Gran Turismo Sport è chiaro dunque: le regole vanno rispettate il più possibile, anche se rimane un videogioco di simulazione.

Per i match online, gli utenti possono creare stanze, scegliendo tracciati e regole, oltre a parametri come aderenza, danni o scia. Prima di affrontare queste gare è consigliabile avere una vettura competitiva, per non trovarsi fra bolidi con prestazioni troppo elevate. Oltre alle corse, Gran Turismo Sport offre l’opportunità di uno showroom, in cui sono presenti tutte le vetture ordinate per nazione e azienda e degli sfondi, dove poter piazzare le automobili e scattare le foto, rendendo il titolo una sorta di Instagram su console, con le quattro ruote protagoniste. È possibile infatti scegliere varie località, tra cui 140 italiane, inserire il modello che preferiamo, aggiungere qualche filtro e pubblicare il nostro scatto.

Attendiamo dunque il 18 ottobre, giorno in cui si potrà provare il prodotto completo e non solo un assaggio. Sfide e missioni per ora sono pochissime rispetto al numero totale e, trattandosi comunque di una componente importante del titolo, il giudizio non può che essere parziale. Di certo tutto quel che si è visto nella demo è una buona base per quello che si vedrà dalla prossima settimana.