Il vice presidente di Bethesda elogia Horizon Zero Dawn e il suo modo di rompere gli schemi

Le parole di Pete Hines, vice presidente di Bethesda, trapelano attraverso un’intervista, in cui il rappresentate della software house statunitense non nasconde la sua ammirazione per il titolo targato Guerrilla Games, Horizon Zero Dawn, definendolo “incredibile”, e probabilmente il suo gioco dell’anno preferito. Hines ha preso come esempio la produzione Guerrilla per dimostrare che gli sviluppatori possono dar vita ad un gioco esprimendo pienamente la propria creatività, nonostante le pressioni che, talvolta, provengono dal pubblico. Il motivo di queste dichiarazioni proviene principalmente dal fatto che lo stesso Hines ha ricevuto numerose sollecitazioni per la realizzazione del nuovo capitolo di Elder Scrolls VI, e, proprio l’altr’anno ha dichiarato che “Bethesda non è una macchina di vendita, ma uno studio pieno di persone creative che non devono per forza sfornare un capitolo dietro l’altro di un TESVI o un Fallout“.


Un paio di E3 fa sono andato da Todd (presidente di Bethesda), e gli ho chiesto aiuto: “Tutti ci stanno chiedendo del nuovo capitolo di Elder Scrolls VI, devi aiutarmi a comunicare al pubblico quale strada prenderemo.” I team di sviluppo non sono solo delle macchine di vendita, bensì vogliono dare sfogo alla loro creatività, o provare una nuova idea, o fare qualcosa di diverso che non cada sempre nel solito pattern. Se non ci fossero ragazzi con il coraggio di fare ciò, non avremmo titoli come Horizon Zero Dawn; davvero, quant’è incredibile quel gioco? Se Guerrilla non fosse uscita dagli schemi non avremmo avuto un titolo del genere. Non avremmo mai potuto immaginare che i creatori di Killzone, avrebbero creato un gioco post-retro, futuristico, ma con dei dinosauri. Credo possa essere il mio gioco dell’anno preferito. Penso che lo stesso discorso valga per diversi studi, no? Non hai un The Last of Us, creando solo giochi Uncharted.

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