[MilanGamesWeek-2017] Provato The Inpatient

Come giร  detto nelle scorse anteprime del Milan Games Week, non solo la fiera stessa si รจ ingrandita, ma anche le multinazionali che hanno creduto di piรน in quest’ultima e, grazie a ciรฒ, abbiamo avuto modo di testare titoli alquanto importanti e molto attesi. Oggi, vi portiamo il provato della nuova opera targata Supermassive Games (Until Dawn,ย Until Dawn: Rush of Blood), la quale รจ un prequel. Stiamo parlando ovviamente di The Inpatient, in uscita esclusiva per PlayStation VR il 22 novembre 2017. Ecco le nostre impressioni al riguardo.


The Inpatient
Il “caro” dottore, il quale, almeno secondo le nostre intuizioni, tutto รจ tranne che un amico.

Dopo aver messo il visore in capo, ci accingiamo ad incominciare l’esperienza. Iniziamo con una piccola sequenza di immagini non definite, come de flashback, per poi ritrovarci legati ad una sedia con un dottore (il personaggio nella foto proprio qui di sopra) che ci farร  delle domande. Proprio a queste potremmo rispondere muovendo la testa verso destra o sinistra, direzioni nelle quali ci sarร  possibile selezionare due diverse azioni, che saranno piรน o meno adeguate e porteranno di sicuro a conseguenze ben distinte. Questo particolare caratteristica del gameplay ci fa ricordare come la saga sia un’avventura grafica ed ogni scelta porta ad una fine diversa. Vi starete chiedendo perchรฉ il losco figuro ci chiede delle cose, lo fa visto che noi vestiamo i panni di un paziente con problemi di memoria, che sembra aver causato dei disguidi nella struttura abbastanza seri. Continuando a rispondere, verremo piรน volte catapultati indietro ad uno dei momenti persi della nostra memoria: in questo caso, durante una presunta fuga dall’istituto. Con la fine delle domande, veniamo trasportati nella nostra stanza (o cella se volete) e da qui apprendiamo nuovi comandi.

The Inpatient
L’infermiera di turno, che รจ avvolta da un mistero ben piรน grande di quello che si possa pensare, magari sarร  uno dei fulcri della stroyline nella versione gold del titolo.

Con l’aiuto di un giovane ragazzo, l’assistente del dottore, ci alziamo in piedi ed iniziamo a muoverci intorno alla sala, grazie all’uso del DualShock 4. Un buon gioco per VR si evince anche dalla motion sickness che esso ti dร , ebbene The Inpatient, sotto questo punto di vista, รจ realizzato egregiamente. Nonostante il sottoscritto soffra molto di giramenti di testa dovuti alla realtร  virtuale, testando il prodotto di Supermassime Games non ho avuto nessun problema del genere. Di sicuro un bel punto guadagnato anche grazie a questa feature. Con l’analogico sinistro possiamo camminare, mentre con il destro giriamo la testa di pochi gradi alla volta per settare bene il percorso da seguire. Girando una lettera sul comodino, grazie sempre all’utilizzo del controller PlayStation 4, subiamo un piccolo flashback e torniamo a dormire. Qui entra in gioco la parte piรน terrorizzante, e che ne forgia il genere a cui il titolo appartiene, della demo. Camminiamo nel corridoio della struttura, totalmente oscuro, di colpo ci si para davanti (per pochi secondi) il giovane, il quale sembra essere diventato uno zombie. Continuiamo fino alla comparsa del messaggio “Thanks for playing”. Una sessione di pochi minuti, ma molto intesa al livello emotivo e psicologico.

La grafica ed il sonoro sono ottimi, soprattutto per un titolo VR, che sappiamo tutti sia piรน complicato renderlo a livello tecnico. Quello che possiamo assolutamente affermare รจ che l’ansia e la paura non mancano assolutamente. Come ci insegnano le opere precedenti, comeย Until Dawn, i colpi di scena non mancano, sta solo a noi scovarli. The Inpatient รจ consigliato agli amanti della saga, ma soprattutto a quella fetta di fan dell’horror, che si divertiranno (per modo di dire) con il titolo in questione.

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