The Legend of Zelda: Majora’s Mask 3D: la recensione di VMAG

[dropcap size=small]C[/dropcap]redo che il piรน grande obiettivo di una versione remastered di un gioco sia esaltarne le qualitร , mantenendo allo stesso tempo intatto il sapore dell’esperienza originale. Allo stesso tempo, una remastered dovrebbe ricordare al mondo la genialitร  di un gioco, affinchรฉ venga tramandato alle nuove generazioni. The Legend of Zelda: Majora’s Mask 3D riesce in quest’impresa, senza alcun dubbio. Ma, ancora prima di parlare dell’edizione rinnovata, sarร  bene ricordare che gioco รจ Majora’s Mask, e perchรฉ รจ cosรฌ importante.

Majora’s Mask fu il seguito di quello che รจ considerato uno dei giochi migliori di tutti i tempi. E riuscรฌ a sopravvivere a quelle schiaccianti aspettative sovvertendo tutti i canoni di Zelda, presentandone una versione cupa, senza speranza e assolutamente straniante. In molti lo definirono all’epoca lo Zelda secondo Tim Burton, e in parte ciรฒ รจ vero, ma questo non rende piena giustizia a quella bizzarria che รจ da sempre stata presente nella serie, ed emerge con prepotenza in quello che รจ uno dei suoi capitoli piรน atipici, ma allo stesso tempo affascinanti.

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Innanzitutto,ย scordatevi di Hyrule e della principessa Zelda: sarete catapultati nel mondo alieno di Termina, dove incontrerete perlopiรน gli stessi personaggi di Ocarina of Time, ma collocati in ruoli e posizioni diverse. Molti anni prima che la teoria dei multiversi diventasse cosรฌ popolare nei videogiochi, Majora’s Mask immaginava un autentico โ€œwhat ifโ€ di Ocarina of Time. Che si apre con uno degli incipit piรน forti e genuinamente inquietanti della serie: Skull Kid, il vostro nemico, vi trasforma infatti in un cespuglio Deku, privandovi della vostra umanitร  e di tutti i poteri solitamente a disposizione di Link. Se Ocarina of Time era un grande romanzo epico, il registro cambia completamente in Majora’s Mask, un storia dal respiro meno ampio, eppure cosรฌ coinvolgente. La premessa รจ semplice: avete tre giorni di tempo, prima che una gigantesca luna dalle fattezze mostruose si schianti sul suolo di Termina, portando la distruzione assoluta.

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La genialitร  del gioco, rivoluzionaria tanto allora tanto oggi, sta nel fatto che il tempo scorre realmente, e che una volta giunti alla mezzanotte del terzo giorno sarete arrivati al capolinea. Ma, vi accorgerete, possono succedere tante cose in tre giorni, anche perchรฉ grazie alla magia della principessa Zelda potrete riavvolgere il tempo, ricominciando tutto daccapo, ma con le conoscenze e gli oggetti necessari per procedere. La presenza del tempo, e della Luna, dona un ritmo inesorabile alle vicende di Majora’s Mask, spingendovi continuamente a riflettere sull’uso che farete delle ore a vostra disposizione. Fortunatamente, rispetto all’originale, รจ stata inserita una nuova funzione: la canzone che sposta in avanti in tempo vi consentirร  di scegliere l’ora esatta in cui trasferirvi, e questo tornerร  parecchio utile nelle quest che richiedono di trovarsi in un determinato momento in un determinato orario (viceversa, nel vecchio Majora’s Mask eravate costretti ad aspettare).

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Come mai nella serie, vi affezionerete a questo mondo e ai suoi bizzarri protagonisti, e avrete una fortissima motivazione nel cercare di salvarlo. Non c’รจ mai stato (e forse, a questo punto, mai ci sarร ) uno Zelda tanto denso dal punto di vista della narrazione e della caratterizzazione; anche i personaggi minori sono scritti in maniera magistrale e le quest vi permetteranno non soltanto di proseguire, ma di entrare nelle loro vite. A volte appassionanti, a volte strane, a volte persino commoventi. La lista di momenti memorabili si spreca: dalla morte dello Zora Mikau, alla storia d’amore tra Anju e Kafei… Link sarร  il motore di queste situazioni, trasformando delle semplici โ€œfetch questโ€ in momenti di grande lirismo. Il fattore tempo vi darร  anche l’illusione di vivere in un mondo che รจ sempre pieno di sorprese: a ogni ora del giorno e della notte si verificheranno diversi avvenimenti, che vi daranno una sensazione di continua scoperta. Majora’s Mask รจ un โ€œopen worldโ€ ante litteram, dove le distrazioni e le side-quest diventano facilmente piรน importanti persino della main quest. Che, per inciso, รจ stata rimaneggiata per quanto riguarda i quattro boss, le cui sfide sono state rese piรน interessanti.

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Si vede chiaramente che il gioco รจ stato aggiornato anche per l’epoca moderna. Per tenere traccia di tutti gli eventi e i personaggi con cui avrete a che fare, potrete usareย un rinnovato Quaderno dei Bomber, praticamente la versione Nintendo di un quest log. Non solo, otterrete la canzone necessaria per il fast travel molto prima rispetto all’originale, rendendo la prosecuzione meno noiosa. Anche il sistema dei salvataggi รจ stato completamente rivisto, diminuendo un po’ il fascino dell’avventura ma rendendo il gioco piรน accessibile: a differenza dell’originale, dove potevate creare dei salvataggi temporanei e dovevate resettare il tempo per ricominciare, in questa versione remastered potrete salvare tranquillamente nei numerosi checkpoint. Questo non vuol dire che il gioco sia una passeggiata, anche se l’avete giร  finito una volta: la posizione di molti oggetti e personaggi รจ diversa rispetto alla versione per Nintendo 64. E poi, c’รจ l’aggiornamento grafico, devo dire molto rispettoso: i modelli dei personaggi e le ambientazioni sono molto piรน puliti e meno spigolosi delle loro controparti N64, ma allo stesso tempo hanno conservato la loro coltre di oscuritร .

The Legend of Zelda: Majora’s Mask รจ il figlioย maledetto, triste e malinconico di Eiji Aonuma. Un’opera nata in un periodo della storia di Nintendo fatto di follia e ardimento, quandoย il colosso di Kyoto osava tanto a livello di storytelling che di gameplay. Altri tempi, senza dubbio. Il risultato รจ un gioco diverso da tutti gli altri, a cui guardiamo oggi con rinnovata nostalgia. Chissร  se l’industria dei videogiochi avrร  mai un altro Majora’s Mask. Nel frattempo, se non l’avete giร  fatto all’epoca, potrete riscoprire il lato oscuro di Nintendo grazie a questo formidabile remaster.

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