EA: “I nostri giochi sono troppo difficili”

L’universo videoludico è in continua espansione e, con lui, il suo pubblico sempre più vasto ed esigente: non c’è più un’età per essere “videogiocatori” e ciò vuol dire che chiunque, tra un impegno e l’altro, può trovare il momento adatto da dedicare alla propria console o anche, semplicemente, al proprio cellulare.
Nuovi giocatori ed esigenze diverse, è di fatto questo uno dei temi trattati da Electronic Arts nell’ultimo D.I.C.E Summit di Las Vegas, dove il creative director dell’azienda statunitense Richard Hilleman ha spiegato come, secondo il suo punto di vista, i giochi di oggi siano “troppo difficili da imparare per il nuovo pubblico”.

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“I nostri giochi sono in realtà ancora troppo difficili da imparare” ha detto Hilleman durante un’intervista sul palco con altri sviluppatori. “Il giocatore medio probabilmente passa due ore per imparare a giocare il gioco più semplice. E chiedere due ore di tempo a qualcuno – alla maggior parte dei nostri clienti poi tra la propria normale vita familiare – è davvero una grande richiesta”

Il commento del direttore creativo è arrivato in risposta all’intervento del comico Pete Holmes, che ha dichiarato che preferirebbe di gran lunga che i layout del controller e la mappatura dei pulsanti restino gli stessi quando si parla di titoli dello stesso franchise.

A condividere il palco con gli altri ospiti era presente anche Michael de Plater, direttore del design di La terra di Mezzo: L’ombra di Mordor, che si è invece espresso su quanto la componente RPG sia fondamentale nei giochi attuali e che probabilmente in futuro i titoli di questo genere saranno sempre più numerosi:

“Ogni gioco è un RPG ora. Non faresti mai un gioco senza progressione, livelli e XP. E penso che i giochi diventeranno sempre più social… ci sono buone idee nell’aria”

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Considerando le recenti dichiarazioni dell’azienda statunitense non possiamo negare l’insorgere di molteplici dubbi: ci stiamo di nuovo avvicinando ad un ulteriore semplificazione dei videogame in uscita? I giochi di EA sono davvero così difficili come vengono descritti o è la media delle abilità dei nuovi giocatori ad influire così drasticamente su questo dato? A voi l’ardua sentenza.