Ace Combat: Assault Horizon Legacy + non è un remake, non è un porting, è una semplice, cruda e sostanziale ripacchettizzazione di Ace Combat: Assault Horizon Legacy uscito su Nintendo 3DS nel 2011. Bandai Namco Games, complice il lancio di New Nintendo 3DS, ha deciso di rilanciare quello che può esser visto come un remake di Ace Combat 2, che prende però le distanze dal più realistico Ace Combat: Assault Horizon uscito su PC, PS3 e Xbox360.
La trama del gioco è piuttosto semplice e banale, riassumibile con un semplice concetto: la repressione di una rivolta militare. Nei panni di Phoenix, assegnato alla Scarface Squadron, attraverseremo, nella modalità Storia, 23 missioni ambientate nell’estate del 1997, accompagnati da personaggi, a volte piloti assieme a noi, poco caratterizzati e scioccamente stereotipati; il tutto condito da dialoghi che molto presto comincerete a skippare.
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Dal punto di vista del gameplay la deriva arcade è notevole, ma non tanto per le manovre fisicamente impossibili degli aerei, ma piuttosto per una serie di agevolazioni che rendono il gioco meno realistico, come può essere un uso smodato delle munizioni, un sistema di danni inverosimile e un metodo di controllo semplicistico, ma quest’ ultimo giustificato dal compromesso della piattaforma di riferimento.
Su Nintendo 3DS infatti con l’analogico si muove l’aereo, e non c’è dunque possibilità di controllare una serie di tecnicismi possibili con un joystick, assieme a questo il sistema di combattimento fra aerei è fortemente semplificato. Grazie alla possibilità di avvicinarsi all’obbiettivo selezionato il tanto che basta per premere Y e dar via ad una manovra che ci metterà dietro all’aereo nemico, dandoci la possibilità di crivellarlo di colpi di mitragliera o di missili, rendendo dunque tutto il sistema di gioco meno basato sulle capacità del giocatore di operare manovre complesse al fine di porsi dietro all’aereo nemico. Lo stesso sistema di evasione dei missili semplicistico, poiché basta premere Y e una delle direzioni indicate a schermo.
Per quanto concerne l’aspetto tecnico l’hardware di Nintendo 3DS non viene spinto moltissimo e la maggioranza degli entusiasmi va spesa per i modelli degli aerei, minuziosi, relativamente all’hardware di destinazione, ma mentre le texture sono accettabili sui velivoli, sono decisamente slavate e sommarie quando ci si avvicina al terreno, e la pecca sta nel fatto che molte missioni ci invitano ad abbassarci di quota, dovendo abbattere contraeree o magazzini di stockaggio.
La varietà delle missioni è sicuramente apprezzata, ma le meccaniche di gioco sono alquanto ripetitive, in fondo basandosi sul medesimo concetto: punta, accelera, mira, fuoco, ripeti, con la variabile aerea del posizionarsi dietro al velivolo nemico. Fortunatamente dal punto di vista della difficoltà il gioco non fa mancare della sfida nei suoi punti più alti, e grazie al sistema di rating si potrebbe aver voglia di prendere tutte le medaglie e via dicendo. Dico si potrebbe perché purtroppo la longevità di base non è elevatissima, circa una 10ina di ore di gioco per completare almeno una volta ogni missione compresi gli extra, e la rigiocabilità non è elevata.
Sono presenti delle modalità extra come la modalità sfida che si suddivide in: libere, sopravvivenza e extra. La prima dà la possibilità di ripercorrere liberamente le missioni della modalità storia, che pecca dunque nella possibilità, a meno di fallimento, di rigiocare immediatamente una missione per migliorare il proprio rating, la seconda e terza propongono delle missioni riarrangiate con degli obbiettivi particolari.
Nel corso del gioco si sbloccano aerei, parti per personalizzare il velivolo, assieme ai modelli ispirati ai personaggi Nintendo e Pac-Man, che altro non sono che versioni decisamente potenziate dei velivoli normali, che per coloro che volessero affrontare con meno sfida la difficoltà proposta, possono essere la giusta soluzione, un peccato perché potrebbero oscurare l’utilizzo dei personalizzabili e comuni velivoli su cui è stato fatto un ottimo lavoro, grazie anche alle licenze degli stessi.
Assente totalmente ingiustificato il multiplayer, che sarebbe potuto essere il sale di un titolo che si conclude presto e che rappresenta un lumicino di quanto il franchise di Ace Combat possa dare realmente. Parlando invece delle aggiunte della versione Plus è doveroso constatare la loro sostanziale inutilità fra skin sbloccabili con gli amiibo che non aggiungono granché, un 3D che su New Nintendo 3DS è sì più stabile ma è una feature più della console che del gioco, mentre l’uso del c-stick, o secondo analogico, è sconsigliato per via dell’eccessiva sensibilità in-game e disorienta la guida, insomma c’è un motivo se i simulatori di volo si giocano con un solo joystick, no?
Un plauso va sicuramente agli effetti e alla colonna sonora, capace di dare ritmo e galvanizzare durante le sessioni di gioco, assieme ad un doppiaggio tutto sommato credibile, seppur basato su una sceneggiatura che, come detto, non lascia spazio a grandi entusiasmi.
In conclusione Ace Combat: Assault Horizon Legacy + è buono, fluido non avendo cali di frame-rate, divertente quanto basta per quantomeno finirlo, ma manca di accessori e cura di quei dettagli che avrebbero potuto portarlo ad essere un titolo molto più solido. Inoltre il tentativo di Bandai Namco Games di riproporre lo stesso identico titolo con aggiunte meno che minimali, a prezzo pieno, non è una pratica che approvo, quando normalmente sui maggiori portali, siti e negozi si trova Ace Combat: Assault Horizon Legacy a oltre 10 euro in meno, che propone i medesimi contenuti salvo qualche skin sbloccabile con amiibo comprati a 15euro e funzioni di controllo ininfluenti. Un’occasione mancata per la software house per sfruttare meglio Nintendo 3DS rispetto al lancio, per inserire delle feature esclusive su New Nintendo 3DS come delle migliori texture caricate più in fretta grazie alle migliori specifiche tecniche, o in generale per aggiungere missioni e contenuti tali da giustificare un semplice + sulla boxart.
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