Recensione F1 2017

A pochi giorni dal GP di Monza che ha visto trionfare la Mercedes di Lewis Hamilton, portando così il pilota inglese a +3 punti nei confronti di Sebastian Vettel nel Mondiale piloti, nulla sembra essere certo o sicuro sull’esito di questa stagione. Si sa, la Formula 1 è tra i più grandi esempi di come uno sport possa diventare di successo nell’ambito motoristico sia a livello di immagine che economico. Ma, come da un lato può affascinare gli appassionati e pur vero che difficilmente può arrivare a colpire uno spettatore qualsiasi. Anzi, c’è quasi il rischio di portarlo alla noia. Basti pensare che la maggior parte degli spettatori da casa di un GP qualsiasi, guardano di media la partenza con annessi cinque, sei giri al seguito e poi crollano in uno stato di sonno profondo. Non sanno cosa si perdono e se voi che state leggendo siete nella categoria sopra citata, “Shame on you”. Come fare quindi a coinvolgere maggiormente all’interno di questo mondo sia gli appassionati che non? Semplice, la risposta ce la dà Codemasters, giunta con quest’anno all’edizione 2017 del suo F1.

Codemasters è tornata e l’ha fatto nel modo più onesto possibile. Con le migliorie e le modalità aggiunte in questa edizione e con un evidente semplificazione nel modello di guida, ha reso il campionato di Formula 1, offerto da F1 2017, superiore a quello reale. Facciamo la premessa, difatti, che mettendoci alla guida di una vettura in F1 2017 abbiamo avuto modo di percepire una maggiore guidabilità della vettura, molto più precisa e meno instabile nelle curve. Fattore che ha permesso un notevole abbassamento sui tempi al giro dato dalla possibilità di spingere e rischiare maggiormente durante la corsa.

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Con le migliorie e le modalità aggiunte in questa edizione e con un evidente semplificazione nel modello di guida, ha reso il campionato di Formula 1, offerto da F1 2017, superiore a quello reale.

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Il gameplay fa alla perfezione il suo dovere e ci catapulta in un’esperienza unica che riesce a coinvolgere e sorprendere, riproducendo una tenuta di strada superiore data dalla nuova larghezza delle vetture e delle dimensioni degli pneumatici. Come già detto, equivale lo stesso discorso per le performance sul giro grazie alla guidabilità più semplice e al maggior carico aerodinamico dovuto al rinnovamento dei diffusori posteriori e delle ali.

Le vetture sembrano più reali che mai.

Avendo provato il gioco su PlayStation 4, le sensazioni con il DualShock d’appartenenza, strumento con cui gran parte dell’utenza avrà a che fare, si sono rivelate decisamente positive (consigliamo anche un buon volante che rimane il mio miglior accessorio per poter apprezzare al meglio l’esperienza di guida del titolo). Gli input sono immediati e precisi, senza nessun tipo di ritardo nella risposta e con un sistema di vibrazione ottimale e necessario al fine di fornire all’utente un feedback coeso per la guida su pista. Il sistema di vibrazione ci permetterà di capire come e quando frenare, quando spingere sull’acceleratore e dosare il gas, oltre che identificare il limite di grip delle gomme. L’unica pecca, se così possiamo chiamarla, è il tempo necessario per abituarsi alla sensibilità estrema dell’analogico, che inizialmente potrà renderci difficile l’esecuzione di una sterzata.

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Gli input sono immediati e precisi, senza nessun tipo di ritardo nella risposta e con un sistema di vibrazione ottimale e necessario al fine di fornire all’utente un feedback coeso per la guida su pista.

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Codemasters riesce ad emergere anche dove altri falliscono miseramente. Se infatti per molti titoli l’intelligenza artificiale rasenta un problema al limite dell’imbarazzante, F1 2017 ne riesce a fare uno dei suoi punti forti. Le reazioni degli avversari, così come il livello di difficoltà, si adattano perfettamente alla situazione. Se le difficoltà più basse ci mostrano un’intelligenza meno arguita degli avversari, caratterizzate da una guida più permissiva e con a volte errori grossolani, infatti, basterà aumentare il valore inserito nello slider, per rendere la gara più accesa e combattuta. Difficilmente ci troveremo a non essere ruota a ruota in una gara, con nemici aggressivi e pronti a non lasciarci neanche un centimetro per arrivare alla vittoria. Ottimi anche i comportamenti durante la gara nella gestione delle gomme, i consumi di benzina e le lotte nella retrovia (vi vogliamo far credere che siamo stati sempre in testa) rendono il tutto ancora più reale. In questo particolare caso, il consiglio è quello di perfezionarsi a livelli più avanzati, in quanto il gioco dà il meglio di sé con avversari agguerriti ed abili almeno quanto noi.

Ogni gara sarà arricchita da avversari desiderosi di vincere quanto noi.

Altro passo in avanti anche per la modalità Carriera in grado di offrire quei nuovi spunti necessari a renderla più completa e a far immedesimare maggiormente il giocatore in questo percorso. Le novità iniziano dal settore Ricerca e Sviluppo, rivoluzionato completamente ed in grado di proporre 115 possibili miglioramenti nel corso della stagione, divisi in quattro categorie: resistenza, telaio, aerodinamica e motopropulsore. Oltre alle già citate categorie si potranno sbloccare altri quattro rami. In tutto questo, fondamentale è l’aiuto che potrà fornirci l’ingegnere, in grado di essere interpellato in qualunque momento per consigli sugli aggiornamenti da sviluppare. Gli aggiornamenti costano un determinato numero di punti R&S e necessitano di alcune settimane di lavoro in base all’intervento. La novità è che tutto ciò può non bastare, infatti l’update potrebbe non dare i risultati sperati e vanificare il tutto.

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Le novità iniziano dal settore Ricerca e Sviluppo, rivoluzionato completamente ed in grado di proporre 115 possibili miglioramenti nel corso della stagione.

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Ultima, ma non meno importante, è la power-unit. La vita di una power-unit è collegata allo stile di guida di un pilota, in questo caso il nostro. Scegliere di spingere al massimo la vettura per tutta la gara, o utilizzare sempre uno stesso tipo di miscela, ci porterà facilmente ad avere problemi che di sicuro potranno costarci un eventuale podio. Quindi, non sarà solamente necessario premere sull’acceleratore e dirigersi verso il traguardo, dovremmo essere in grado di guidare la macchina a dovere e ragionare su ogni nostra mossa. Codemasters ha creato un vero e proprio sistema profondo ed imprevedibile, che con queste particolarità riesce ad arricchire immensamente il titolo. Le novità non finiscono qui, il gioco ci offre inoltre la possibilità di metterci al volante di alcune tra le auto che hanno fatto la storia della Formula 1, ognuna con le sue particolarità e differenti stili di guida.

Eccellente anche il comparto grafico, evoluzione dell’Ego Engine che resta di altissimo livello, riproducendo alla perfezione le vetture ed i volti di tutti i protagonisti. Non solo i piloti, quindi, ma anche i membri dei team più visti all’interno del paddock, tra cui Maurizio Arrivabene (niente Toto Wolff che sbatte il pugno, però). A completare l’esperienza F1 2017 ci pensano le condizioni climatiche dinamiche. Basta difatti un breve acquazzone per stravolgere l’esito di una gara. Grazie alle comunicazioni del team, in questo caso, potremmo conoscere in anticipo un repentino cambio climatico ed optare all’improvviso per una strategia diversa, che ci fornisca un vantaggio sugli avversari. In conclusione, F1 2017 non è un gioco esclusivamente per gli amanti della disciplina, ma è un titolo per tutti, che riesce a mantenersi divertente e ad innovarsi senza perdere lo smalto.