FutuRetrò #8: Beyond Good & Evil

Esimi lettori di VMAG, bentornati in un nuovo episodio della rubrica FutuRetrò. Eccoci arrivati all’inizio del mese che chiude l’estate e di conseguenza finiscono le vacanze. Siamo pronti a tornare a scuola o a lavoro, ma non prima di aver recuperato qualche piccola perla del passato. Nella puntata scorsa, abbiamo parlato di un classico dei videogiochi su Laserdisc. Oggi, affronteremo una breve chiacchierata riguardo un titolo di cui è stato annunciato un sequel proprio quest’anno.

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Beyond Good & Evil.

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Beyond Good & Evil è un videogioco d’azione e d’avventura pubblicato da Ubisoft. Uscito per Playstation 2, Gamecube, Xbox e Windows, si tratta di un fallimento commerciale, ma è stato ampiamente acclamato dalla critica tanto che, qualche anno fa, è stato portato in alta definizione sulle console di settima generazione. Corre l’anno 2003, al cinema proiettano La maledizione della prima luna, Kill Bill Vol. 1 e The Room. Alla radio trasmettono Crazy in Love di Beyonce e Hey Ya! degli OutKast. Nel frattempo, i giocatori si preparano a esplorare il mondo fantastico all’interno di Beyond Good & Evil.

Il titolo è stato sviluppato da Michel Ancel, il creatore di Rayman, e il lavoro è durato più di tre anni. Lui cercava di diversificarsi da ciò che aveva realizzato in precedenza, voleva qualcosa di più libero. Ancel desiderava inserire in un CD montagne, pianeti e città, che il giocatore potesse liberamente esplorare, ma comunque con un trama da seguire. Ciò che venne fuori fu un prodotto che poteva essere vissuto indipendentemente, ma con un cammino lineare da percorrere. Il creatore si è ispirato ai lavori del Maestro Miyazaki, da cui notiamo molta influenza, e all’attacco dell’11 settembre.

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Il giocatore prende il controllo di Jade, una reporter.

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Il giocatore prende il controllo di Jade, una reporter che conosce le arti marziali. Lei, insieme all’animale antropomorfo Pey’j, gestisce un orfanotrofio nel pianeta Hillys, nell’anno 2435. Il nostro mondo tranquillo viene scombussolato da un attacco alieno da parte dei DomZ, che vogliono prendere la forza di vitale degli esseri viventi per trasformarli in schiavi. Una dittatura militare, la sezione Alpha, promette di difendere i cittadini, ma non riesce a far nulla. Jade e Pey’j, già pronti all’azione, vengono reclutati dalla rete Iris, un’organizzazione segreta che contrasta l’Alpha.

Pey’j è il nostro compagno di squadra.

Controllando Jade, Pey’j ci segue nel corso delle missioni e servirà come aiuto. Ad Hillys, un posto costituito principalmente da acqua e sorvolato da hovercraft, si svolgeranno la maggior parte degli eventi. Il gioco consente di esplorare liberamente l’ambiente intorno a noi: sarà possibile nuotare o fare un giro nei bar della città. Proseguendo nella storia, la rete Iris ci affiderà degli obiettivi per scoprire tutto ciò che riguarda l’attacco alieno e la sezione Alpha, che non sembra del tutto affidabile. Jade, essendo una reporter, viene pagata per scattare foto agli esseri viventi che la circondano.

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L’esplorazione controbilancia la ripetitività dei combattimenti.

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Il gameplay si basa sul combattimento e sull’esplorazione, oltre ad essere contornato da elementi stealth. I comandi non sono intuitivi ed è necessario prendere la mano per abituarsi. Le battaglie sono ripetitive e abbastanza noiose: una delle parti negative del gioco. A controbilanciare quest’ultimo elemento, entra in azione l’esplorazione davvero divertente: bisogna trovare gli animali da fotografare e cercare delle perle, inoltre, nel titolo sono presenti una miriade di cose da fare. Le boss fight risultano estremamente semplificate e dovrete trovare gli strumenti adatti per sconfiggere i nemici più impegnativi. Caratteristica che contraddistingue Beyond Good & Evil sono alcune soluzioni sia di dialogo che di gameplay, tipiche dei giochi classici: la sceneggiatura è scritta in modo da far capire che in una zona si potrà andare solo successivamente. 

Jade è una delle migliori eroine dei videogiochi.

Pey’j rappresenta la nostra parte razionale: frena Jade. Quest’ultima è energica, curiosa e subito pronta a mettersi nei guai, ma ripone molta fiducia negli altri. L’interazione fra loro due e gli altri personaggi avviene in modo naturale e, a completare il tutto, vi è un’ambientazione suggestiva. Hillys è ancora da sfruttare, speriamo che nel secondo capitolo sia dato un maggiore spazio agli hovercraft e agli elementi circondanti. Beyond Good & Evil presenta una direzione artistica ispirata: i colori sono vividi, la grafica è fumettosa e i caratteri sono tozzi. In conclusione, possiamo dire che si tratta di un gran bel gioco assolutamente da recuperare, tuttavia presenta qualche elemento negativo, a cui si può passare sopra. Un titolo classico ambientato nel futuro: un vero e proprio FutuRetrò.

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