[Gamescom-2017] Provato South Park: Scontri Di-Retti

Dopo il rinvio, di South Park: Scontri Di-Retti se ne sono perse le tracce, salvo poi tornare alla carica nello scorso E3 dove, oltre a rivelare la data d’uscita, è stata annunciata anche l’app. Durante la Gamescom, vista la pubblicazione imminente, ci siamo fermati per svolgere una missione in cui i nostri supereroi sono alle prese con un gattino scomparso: dove cercarlo? In uno strip club ovviamente.

Come previsto, il punto forte di South Park: Scontri Di-Retti è sicuramente l’ironia, che alla fine è fondamentale anche nella serie animata, ma non finisce qui. Il sistema di combattimento a turni, già punto forte de “Il Bastone della Verità”, è stato riproposto con una formula totalmente differente. Questa volta dovremo muoverci sullo scacchiere e scegliere tra i tre attacchi disponibili, tutti con range differente. Nel complesso, avremmo preferito rimanere con il vecchio sistema, in quanto più rapido e, secondo noi, performante. Ovviamente anche questo lo è, ma credo sia tutta una questione di abitudini: ognuno ha uno stile che predilige.

Pronti a diventare Super?

Nella missione allo strip club, ci dovremo muovere attorno all’area, entrare nella zona VIP e trovare gli ingredienti per fare un cocktail al DJ, con lo scopo di mandarlo al bagno e liberare la sua postazione. Come potrete facilmente immaginare, il mix letale nascerà da alcune cose non convenzionali, di cui preferiamo non parlare, ma che ci hanno comunque fatto sorridere. Sicuramente questa scelta è molto rischiosa: lo stile o si ama o si odia, e nel nostro caso è andato bene. Le meccaniche sono sempre le stesse del primo capitolo: tramite l’esplorazione, troveremo diversi oggetti utili per rivenderli o sfruttarli in battaglia, e anche lì non mancherà qualche risata. Forse c’è troppa ironia, ma chi acquista South Park deve necessariamente mettere in conto battute su etnie e molto altro, dunque ben venga oltrepassare il limite in alcune circostanze.

Tutti in sella!

Per quanto riguarda il lato tecnico, c’è ben poco da dire: il titolo non ha cali di frame, le ambientazioni, come nel primo, sono fedeli alla serie, oltre che riempite di segreti difficilmente visibili a un occhio disattento e, chi ama Cartman e compagni, sicuramente si divertirà un mondo a comprendere la follia del titolo. Il comparto sonoro riesce sempre a lasciarci soddisfatti: come? Con un ottimo doppiaggio in italiano e una riproduzione dei peti precisa, oltre che in grado di far lamentare gli NPC nell’area di azione. Insomma, anche senza Nosulus Rift, appestare l’aria potrebbe dare qualche soddisfazione.

In conclusione, South Park: Scontri Di-Retti sembra essere tutto quello che ci aspettavamo: un titolo all’apparenza nato per far ridere, ma anche capace di catturare l’attenzione dei giocatori con un gameplay alquanto interessante e di certo non banale. L’ottima replica degli ambienti presenti nella serie animata non fa altro che aggiungere appeal all’opera: Il Novellino si ritroverà, con ogni probabilità, all’interno di una fedele riproduzione della città di South Park. Mancano meno di due mesi, dopodiché potremo gustarci ancora l’umorismo di Cartman e il suo gruppo e, ovviamente, siamo pronti a farci qualche risata: e voi?

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