[Gamescom-2017] Provato Crackdown 3

Crackdown 3 era stato presentato alla conferenza Microsoft dello scorso E3: sono passati poco più di due mesi da quel giorno e, in occasione della Gamescom 2017, il più grande evento videoludico in Europa, abbiamo potuto testarlo. Nella nostra anteprima lo abbiamo promosso ma l’hands-on dà sicuramente feedback più diretti sull’esperienza di gioco: volete saperne di più?

https://www.youtube.com/watch?v=k_9fG8hPCi0

La demo portata a Colonia dura 10 minuti, cronometrati, nei quali bisogna uccidere i nemici. Non ci viene dato uno scopo chiaro ma, appena compare il nostro personaggio, che possiamo scegliere nel menù iniziale, parte il conto alla rovescia e vediamo nella minimappa i vari puntini rossi, che sarebbero tutti gli avversari. Possiamo eliminarli con le armi, i pugni oppure un’onda d’urto quando saltiamo. E qui c’è subito da ridire: il colpo ravvicinato è devastante, dal momento che basta una singola esecuzione per mandare KO mentre, per quel che riguarda l’attacco dall’alto, è sufficiente premere il tasto jump, e ripetere più volte, per eliminare tutti quanti nel giro di pochi secondi. Essendoci varie abilità da sviluppare durante il gioco, tra cui la forza, non dovrebbe essere così letale una tecnica a mani nude, non al primo livello almeno.

L’arsenale sembra ben fornito, visto il gran numero di pistole e fucili disponibili: non finisce qui, perché si possono lanciare contro i nemici una moltitudine di oggetti trovati in giro, per la strada o sui palazzi scalabili. Inoltre si possono tirare anche i corpi degli avversari appena uccisi. Dal punto di vista grafico, lo stile è più o meno lo stesso: non molto realistico ma, dal momento che doveva essere uno dei titoli di punta di Xbox One X, definita dalla stessa Microsoft la console più potente al mondo, si poteva osare di più nei dettagli, anche se ce ne sono comunque molti.

Crackdown 3 per ora è un gioco incompleto e confusionario, almeno da quel che si è potuto vedere alla demo. Inizialmente era previsto per novembre mentre ora è stato posticipato al 2018 per permettere al team di sviluppo di migliorarla: una scelta decisamente saggia. Purtroppo quella che dovrebbe essere la parte più interessante, il multiplayer, non è stato possibile testarlo. Noi di VMAG pensiamo che rispetto a quanto mostrato a Los Angeles si sia fatto un passo indietro: dal momento che è stata ritardata l’uscita, è possibile un miglioramento esponenziale. Appuntamento al prossimo anno, sperando che questo slittamento porti veramente dei benefici.