[Gamescom-2017] Provato Ni No Kuni II: The Revenant Kingdom

Qualche anno fa usciva Ni No Kuni: La Minaccia Della Strega Cinerea, GDR sviluppato de Level 5 che, con il prezioso aiuto di Studio Ghibli, creò una gemma splendente del genere. Il viaggio di Oliver e di Lucciconio colpí dritto al cuore di milioni di giocatori, sottoscritto compreso, che passarono ore e ore partendo da Motorville per poi perdersi nella bellezza del mondo parallelo. A sei anni dalla sua pubblicazione è pronto ad uscire il suo seguito, Ni No Kuni II: Revenant Kingdom. Dopo un ultimo rimando, il titolo sarà finalmente disponibile dal 19 gennaio 2018 su PC e PlayStation 4. In occasione della Gamescom, in corso di svolgimento in questi giorni a Colonia, abbiamo avuto l’occasione di provare il titolo nel padiglione di Bandai Namco.

Prima di testare l’opera, abbiamo avuto la possibilità di ascoltare un’introduzione da parte del product manager di Bandai Namco, che si e voluto soffermarare inizialmente sull´importanza delle personalità di spicco che hanno fatto parte del progetto: lo scrittore Akihiko Hino, il character designer Yoshiyuki Momose e il compositore Joe Hisahishi. Per creare un mondo il più brillante possibile ci vogliono, come è ovvio che sià, grandi artisti. Mondo di gioco che è stato poi mostrato tramite il viaggio di Evan, protagonista del titolo alle prese con la costruzione del suo Regno personale. E’ stata fatta poi una panoramica sui diversi regni, da quel Ding Dong Dell già presente nel primo capitolo, a uno dalle stile più cinese, fino a Hydopolis, che vigila sugli altri regni ed è governato dall’algida regina Nerea. Le due grandi novità che differenzieranno questo secondo capitolo dal primo saranno legate proprio al Regno: La Kingdom Mode e la Skirmish. La prima permetterà di sviluppare il proprio regno personale, gestendo risorse e popolazione. A seconda delle persone che riuscirete a convincere a far venire da voi, il vostro territorio assumerà una diversa fisionomia. Se ad esempio convincerete il proprietario di una barca del villaggio dei pescatori a venire da voi, vi ritroverete la possibilità di sfruttare tale imbarcazione.

La modalità Skirmish.

Per quanto riguarda invece la prova pad alla mano, abbiamo avuto l’occasione di testare la già citata modalità schermaglia. Il metodo di gioco è semplice è e intuitivo: al centro del proprio esercito (in versione chibi) c’è Evan circondato da diversi tipi di truppe. Nella nostro test ne avevamo a disposizione una per l’attacco ravvicinato (segnata da una spada rossa), e una per quello a lungo raggio (arco giallo). Girandole con i tasti R1 e L1, si possono schierare a 360 gradi attorno al giovane comandante per decidere come attaccare il nemico. Questo perchè ogni tipologia di esercito é forte su alcuni e debole contro altri, in stile morra cinese: spada batte martello, martello batte lancia e lancia batte spada. Quando appiono delle frecce blu verso una truppa avversiaria, vuol dire che con ogni probilità vincerete lo scontro, se ne comparirà una rossa ivece potrebbero esserci dei seri problemi. Ogni mini truppa ha oltretutto un comandante che permette di eseguire un’abilità unica: nella prova era disponibile un’attacco aereo (spada rossa) e una rigenerazione (arco giallo). Una volta lanciate, c’è da attendere un cooldown che varia da abilità ad abilità. Con il tasto X si può andare avanti più veloce con una piccola marcia, mentre con il quadrato potrete far sferrare un attacco “tutti insieme” alle truppe. Come detto precedentemente, questa modalità risulta estremamente rapida e gradevole, con il giusto pizzico di strategia che non pesa affatto.

I paesaggi di Ni no Kuni II sono hanno stile e forma.

Oltre alle schermaglie siamo riusciti anche a dare un’occhiata a quello che, alla fine, è il gioco vero e proprio. Abbiamo dato uno sguardo al villaggio dei pirati del cielo. Girando e chiacchierando con i suoi abitanti, la sensazione è quella di viverlo. Le atmosfere e lo stile, come era nel primo, immergono totalmente il giocatore nel mondo di Level-5. La missione che abbiamo testato vedeva Evan e Roland andare a cercare l’amica Tani all’interno di un pericoloso dungeon. Appena usciti dal villaggio ammetto di aver avuto un momento di reale sentimento ascoltando il tema pricipale che fu lo stesso del primo capitolo. Come dicevamo prima, la forza unica di artisti unici. Tornando nella parte gameplay, una volta usciti dal villaggio si entrà in una nuova mappa, in modalità chibi, in cui si possono incontrare e combattere i nemici. Se si accorgeranno di voi comparirà un punto esclamativo sopra la lora testa e vi seguiranno. Una volta toccato il nemico si entra nel vivo del combattimento, che è piuttosto diverso da quello del primo capitolo. Niente più famigli da far crescere, ci sono le tenere creaturine Higgledies. Senza però un precedente tutorial, capire l’utilizzo di questi spiriti del cuore risulta piuttosto complesso. Queste piccole entità danno la possibilità di far compiere al nostro protagonista diverse abilità speciali, che vanno dalla cura ad una rapidissima serie di fendenti. Con il tasto quadrato Evan effettua un attacco corpo a corpo più veloce ma meno efficace, con triangolo uno più potente, ma più lento. Gli avversari presenti erano facilmente battibili anche se si possono trovare delle difficoltà con i nemici alati, più difficili da colpire.

Evan e Roland in combattimento.

In conclusione, per quello visto, Ni no Kuni II: The Revenant Kingdom si presenta come un titolo dall’altissimo valore stilistico, come fu per il primo, con un gameplay vario che permetterà di spezzare la routine più classica da gioco di ruolo. Non manca tantissimo all’uscita del gioco, e siamo sicuri che l’opera sia stata rimandata dal team di sviluppo per una giusta causa. Renderlo il più appetibile e godibile alla sua ampia cerchia di fan in attesa (e non).

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