[Gamescom-2017] Provato Far Cry 5

Per Ubisoft, senza ombra di dubbio, Far Cry 5 rappresenta il titolo del riscatto, in quanto dopo il non brillantissimo, seppur divertente, Primal, il quale trasportava il giocatore nell’affascinante epoca preistorica, in molti avevano immaginato che la serie fosse ormai giunta in una fase di stallo, incapace di portare novità in una saga spremuta fino al midollo. Invece, qualche mese fa, la casa di sviluppo francese presentò ufficialmente il quinto capitolo, ambientato nel Montana, pregno di quell’umorismo tipico del franchise e contraddistinto da una serie di novità particolarmente interessanti. Giunti a Colonia per la Gamescom 2017, abbiamo avuto l’opportunità di testare la produzione, e possiamo già anticiparvi che le sensazioni sono molto positive.

Nella demo di circa trenta minuti fornitaci dai ragazzi di Ubisoft, abbiamo avuto l’opportunità di testare, con tutta probabilità, le fasi iniziali di gioco, potendo scegliere per la missione un compagno tra Boomer, il simpatico (si fa per dire) cagnolino che vi seguirà ovunque e azzannerà ogni nemico che gli segnalerete, Nick Rye, un pazzo aviatore con il gusto per la distruzione aerea, e Grace Armstron, cecchina eccezionalmente abile con le armi. Dopo un iniziale dubbio su chi scegliere, ci siamo catapultati su Boomer, in quanto curiosi di scoprire come il canide potesse legarsi alla giocabilità e alle strategie d’attacco. Difatti il nostro obiettivo era quello di distruggere un accampamento dei fedeli di Eden’s Gate: culto religioso che ha conquistato la cittadina in cui è ambientata la produzione capitanato da Joseph Seed. Pad alla mano, ci siamo trovati un Far Cry in tutto e per tutto, con la possibilità di taggare i nemici, sia utilizzando il binocolo che anche sfruttando semplicemente l’arma, pianificare le proprie tattiche di attacco e tanto, tanto divertimento. Anche il feeling con le armi è risultato, come sempre, di grandissimo impatto, coadiuvato anche da un sonoro eccezionale che faceva percepire ogni colpo scoccato e andato a segno.

I combattimenti risulteranno, come in ogni capitolo, divertenti e frenetici.

Distruggendo l’accampamento nemico, inoltre, abbiamo avuto modo di saggiare perfettamente la componente cooperativa, che ricordiamo permetterà di giocare tutta la trama con il supporto di un altro giocatore. Mirando i nemici, con la pressione di un singolo tasto, sarà possibile indicare al compagno l’antagonista da far fuori, potendo in questo modo pianificare a tavolino la strategia più consona per abbattere gli avversari. Durante la nostra prova, ci è capitato di scorgere due nemici piuttosto lontani tra di loro e abbastanza appartati; sfruttando la lunga gittata del fucile di precisione abbiamo prima ucciso con un headshot il più distante, segnalando contemporaneamente a Boomer l’altro da eliminare: nel giro di due secondi tutto era finito. Insomma, questa componente è risultata essere davvero valida e per niente scontata, in quanto facendo passare il cagnolino vicino ai fedeli del culto essi si sono presto accorti di lui, dando segno di un’ottima intelligenza artificiale, la quale ci è sembrata anche aggressiva, non dandoci respiro nel momento in cui risultati scoperti.

Il cagnolino Boomer sarà utilissimo negli scontri.

Ovviamente, come in ogni capitolo, la libertà di approcci era davvero soddisfacente, con la possibilità sia di agire in maniera silenziosa, sfruttando armi a distanza e salendo su punti sopraelevati, che di buttarci nella mischia, investendo i fedeli con mezzi pesanti o raggiungendo una mitragliatrice collocata nei pressi del villaggio. Inutile sottolineare che, a nostro avviso, la modalità stealth ci è sembrata quella in grado di fornire un livello di appagamento superiore, in quanto vedere che la tattica pianificata in precedenza, contraddistinta magari da colpi di cecchino, abbattimenti silenziosi e uccisioni da parte del nostro fidato compagno è stata totalmente vincente, sarà motivo di grande orgoglio. Per quanto riguarda le armi presenti nella produzione, nella demo potevamo utilizzare un fucile d’assalto, una mitraglietta, un cecchino, una mazza da baseball lanciabile a distanza e, ovviamente, i colpi a mani nude. Chiaramente erano molto limitate, ma siamo fiduciosi che nella versione definitiva ce ne siano tantissime, come da sempre il franchise ci abitua.

Le splendide lande del Montana.

La demo si è conclusa con una missione finale che consisteva prima nel salvataggio di Nick Rye dall’assalto di Eden’s Gate, e poi dall’utilizzo di un elicottero in grado di lanciare missili e testate ad alto potenziale distruttivo con l’obiettivo di distruggere basi nemiche e un convoglio. Insomma, dal test effettuato, il titolo ci è sembrato davvero divertente, con una discreta varietà nelle missioni e personaggi che ci sono già apparsi convincenti. Staremo a vedere come si evolverà la situazione con la pubblicazione della versione definitiva.

Sotto il profilo tecnico (la nostra prova è avvenuta sfruttando una PS4 Pro e un monitor in 4k) il gioco ha un grande potenziale ma è ancora acerbo: numerosi sono stati i cali di framerate riscontrati, con una pulizia generale dell’immagine non ancora ottimale. Chiaramente manca ancora molto al rilascio del gioco, quindi il tempo materiale per sistemare la situazione c’è. Anche perché sotto il profilo artistico, della caratterizzazione dell’ambiente e dei personaggi il risultato era davvero convincente. In conclusione, come già specificato nella nostra anteprima, il gioco ci convince sempre di più: il feeling con le armi è sempre di grande impatto, la libertà di approcci semplicemente perfetta e la nuova aggiunta della coop potrebbe significare, soprattutto se sfruttata con un altro player, davvero una feature eccezionale.

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