Recensione Cities: Skylines

Di simulatori come Cities: Skylines se ne conoscono davvero pochi, si potrebbero quasi contare sulle dita di una mano. L’uscita del gioco su PlayStation 4 è stata come un trampolino di lancio per il titolo, affinché potesse essere giocato e conosciuto tramite ogni piattaforma attualmente supportata. Sony non poteva certo esimersi da questo compito ed ha collaborato anche lei con Tantalus per convertire il prodotto videloudico di Paradox anche per la sua ultima console. Le meccaniche risultano molto complesse per chi non si è mai avvicinato ai simulatori, ma spiegheremo ogni particolare nei dettagli per togliervi ogni dubbio e curiosità.

Come già specificato sopra, la versione da noi provata è stata quella per PlayStation 4. Coloro i quali hanno avuto modo di giocare a Cities: Skylines anche su Xbox One noteranno fin da subito che sono presenti diversi livelli di velocità per quanto riguarda l’avanzamento del tempo. Sulla console Microsoft si poteva soltanto interrompere e riprendere lo scorrimento dello stesso, mentre sull’hardware di casa Sony sono presenti ben 3 livelli di velocità, oltre al classico stop, che permette di mettere momentaneamente in pausa il gioco. Questa funzionalità è utile per eseguire determinate azioni senza che lo scorrere del tempo ci obblighi a compiere le nostre mosse in modo affrettato.
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Scegliete con attenzione il territorio su cui fondare la vostra metropoli

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Da autentico simulatore urbanistico, stile Sim City, una volta iniziata una nuova partita, il gioco presenta 12 diverse ambientazioni tra cui dovremo scegliere quella che più ci aggrada. Ognuna ha caratteristiche uniche e particolari, le quali andranno a nostro favore o sfavore a seconda dello stile di gioco adottato. Una dei primi elementi di cui tenere conto è la disponibilità dell’acqua, dato che con l’espansione della città ne servirà sempre di più, senza contare che essa andrà anche divisa tra l’impianto per le aree commerciali e urbane e quello per la zona industriale.

Un consiglio che vi diamo per partire al meglio è quello di creare un account Paradox prima di iniziare a giocare. Una volta che avrete collegato il profilo con l’opzione dedicata nel menu principale, potrete ottenere la Paradox Plaza, un’area verde molto economica che servirà a mantenere alta la felicità dei cittadini all’interno del suo raggio d’azione. Un’altra opzione importante è data dal DLC After Dark, il quale implementa il ciclo giorno/notte insieme alle attività notturne. Si potranno anche impostare i consumi delle strutture in entrambi i periodi temporali, in base alle proprie necessità.

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Equilibrate la domanda e la richiesta delle aree di costruzione per una crescita rapida

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Una volta scelta l’area in cui far nascere la nostra metropoli ed il suo nome, potremo finalmente dar via alla nostra partita. Prima di mettere mano al joystick, però, dovremo scegliere se selezionare o meno due opzioni che modificano in modo significativo il gameplay: la prima elimina il limite di denaro, mentre la seconda sblocca immediatamente ogni edificio e funzione. Normalmente sarebbero disponibili soltanto una volta raggiunti certi traguardi, come ad esempio un aumento significativo della popolazione. Attivando entrambe le opzioni, invece, il livello di difficoltà si azzera, e in questo modo viene disattivato anche lo sblocco degli obiettivi.

Appena la nostra partita sarà iniziata, un breve tutorial ci aiuterà nei primi passi, ma la maggior parte delle funzioni e caratteristiche dovremo capirle da soli attraverso molteplici menu e schede riassuntive. Per il giocatore medio saranno necessarie alcune partite prima di riuscire a padroneggiare tutte le meccaniche di base. La prima cosa che faremo all’inizio del gioco sarà spesso quella di collegare l’autostrada al nostro centro urbano mediante delle strade asfaltate o sterrate, delle rotonde e simili. A questi collegamenti basilari potremo affiancare ferrovie, piste ciclabili e altre varietà di strade, come quelle a senso unico, a quattro o a sei corsie.
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Preparatevi a spendere diverse ore per acquisire al 100% le meccaniche del gioco

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Il secondo passo, obbligatorio, è la costruzione di una centrale elettrica e di una pompa di distribuzione per l’acqua potabile, sempre affiancata a quella per lo smaltimento delle acque reflue. Le prime costruzioni disponibili per la produzione di energia elettrica sono le pale eoliche e la centrale a carbone. Quest’ultima, a discapito della moderata quantità di elettricità generata, produce un’elevata quantità di inquinamento, uno dei parametri da controllare spesso durante la partita. L’inquinamento solitamente rende infelici i cittadini e riduce notevolemente il valore economico del territorio.

Una grande verità è che non esiste una composizione specifica da adottare per l’agglomerato urbano: la cosa migliore infatti è quella di bilanciare via via i parametri che andranno ad influire sulla vita della popolazione. Poche caserme dei pompieri non permetteranno di domare a dovere gli incendi, così come un numero esiguo di scuole non darà la possibilità di istruire le persone per ottenere posti di lavoro di maggior prestigio. La stessa cosa vale per il trasporto dei morti al campo Santo e per il cimitero. In modo analogo, la centrale di polizia sarà molto utile per abbassare il tasso di criminalità. Un altro aspetto importante è quello di affiancare alle tree aree di costruzione degli spazi verdi come parchi e giardini: i cittadini non potranno che esserne felici e mantenere l’efficienza ai massimi livelli.
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La versione per PlayStation 4 è davvero godibile, ma a volte vi servirà un guida per apprezzarlo a pieno

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Un ultimo consiglio per quanto riguarda la partenza circa la parte economica: si potranno chiedere fino a tre prestiti contemporaneamente, nel caso si avesse qualche difficoltà, oppure aumentare le tasse. Come succede nella realtà, però, i cittadini potrebbero essere molto scontenti e a volte lasciare perfino la città nel caso aumentassimo troppo il valore delle imposte. La crescita della metropoli avviene invece tramite dei traguardi, solitamente raggiunti ogni volta che la popolazione aumenta di un determinato numero. Grazie ad essi, riceveremo una piccola ricompensa e sbloccheremo anche nuovi edifici da poter costruire.

Nel complesso, Cities: Skylines è un gioco ben riuscito in ogni suo aspetto, soprattutto per il gameplay, che non lascia respirare il giocatore neanche per un secondo, tenendolo sempre impegnato a soddisfare ogni bisogno dei suoi cittadini. Il comparto grafico e quello sonoro sono molto buoni. Dopo qualche ora di gioco e con una città di dimensioni maggiori, sarà infatti molto utile riconoscere il suono degli avvisi piuttosto che girare per l’intera mappa alla ricerca delle piccole icone, le quali non portano quasi mai buone notizie per il portafogli del sindaco. Il poter far scorrere il tempo velocemente, soprattutto nelle fasi iniziali, è stata una funzionalità molto apprezzata, poiché aiuta a mantenere nel videogiocatore un interesse costante verso il titolo. Come unica pecca abbiamo notato che sarebbe necessaria un’ottimizzazione, anche se minima, al menu di gioco, per permettere di scorrere fra le varie opzioni più velocemente, invece di premere ripetutamente i tasti per andare a selezionare un elemento dalla parte opposta. L’utilizzo della levetta analogica oltre a quello dei tasti superiori per una selezione più veloce, anche se meno precisa, avrebbe giovato molto, dato che il menu sarà il nostro fidato compagno fino alla fine della partita. Per concludere, abbiamo davvero apprezzato questa versione del gioco, che non si smentisce mai e mantiene la sua qualità sempre e comunque. Ovviamente lo consigliamo soprattutto a chi non ha mai avuto modo di provarlo e a chi piace questo tipo di simulatori. Sicuramente non vi pentirete dell’acquisto: è un titolo che può accompagnarvi sia per sessioni di diverse ore che per una piccola partita nel tempo libero.

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