Recensione Fortnite

Fortnite è il nuovo titolo di Epic Games rilasciato in accesso anticipato il 25 luglio dopo quasi sette anni dalla sua prima comparsa. Il gioco nasce in quattro diverse versioni: standard, deluxe, super deluxe e limitata. Ognuna di esse fa parte della categoria “fondatore”, come se fosse un contributo allo sviluppo del gioco, questo perché nel corso del 2018 Fortnite diventerà Free-To-Play. Ogni edizione, inclusa la standard, comprende contenuti di gioco aggiuntivi che variano dai personaggi (eroi, superstiti, difensori ecc…) a semplici icone per il profilo all’interno del gioco. Per quanto riguarda il genere, possiamo appoggiarci alle parole dello stesso Tim Sweeney, fondatore di Epic Games, che descrive il titolo come un “Minecraft che si unisce a Left 4 Dead“. Inoltre, si può notare qualche somiglianza anche con Team Fortress 2, per i modelli degli eroi e dei nemici, così come con Borderlands 2 per quanto riguarda l’umorismo. Premettiamo che la versione del gioco da noi provata è stata quella per PlayStation 4.

Immergetevi anche voi nel mondo cartonesco di Fortnite

L’affermazione “Fortnite è l’unione dello shooter di Valve con il mondo a cubetti che tutti noi conosciamo” è più che adatta ed è anche ben riuscita. L’esperienza di gioco infatti si divide tra la ricerca delle risorse per costruire le strutture difensive e forgiare il nostro equipaggiamento, e la fase di pura difesa, in cui dovremo difenderci dalle orde di Abietti che ci attaccheranno. La visuale è in terza persona, ma può anche essere impostata in prima, a seconda delle proprie preferenze. La trama è molto semplice: il 98% della popolazione mondiale è scomparsa a causa di una “Tempesta” di origini sconosciute. Il nostro compito all’interno di questo scenario è quello di trovare i superstiti e metterli in salvo. Varie creature tenteranno di metterci i bastoni fra le ruote e avranno la capacità di teletrasportarsi in alcuni luoghi sulla mappa, alcuni predefiniti, altri casuali. Il gioco in sé si suddivide in missioni, ognuna delle quali prevede una fase iniziale di ricerca, costruzione e preparazione. L’ambiente è completamente esplorabile e spesso e volentieri nasconde forzieri e oggetti rari, i quali rendono la prima fase fondamentale per la crescita del proprio personaggio, ma anche piccole orde di Abietti, solitamente addormentati durante il giorno.
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L’unione di diversi titoli, un gioco quasi perfetto.

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La seconda fase solitamente riguarda la difesa di un obiettivo dall’assalto dei nemici, che però saranno presenti anche durante il giorno a guardia di superstiti, forzieri, o semplicemente per darci fastidio e rallentare le nostre ricerche diurne. Può essere ripetitivo, ma non frustrante. In ogni nuova missione a cui parteciperemo disporremo di più o meno risorse, a seconda di come abbiamo utilizzato quelle in nostro possesso nella partita precedente. Le mappe sono generate in modo randomico, ma soprattutto la locazione degli oggetti lo è. C’è il ciclo continuo della fase diurna e notturna, ma non per questo Fortnite tende ad annoiare col tempo. All’interno della mappa saranno presenti anche alcuni macchinari attivabili grazie ai “blub”. Queste piccole palline blu gelatinose fungeranno da carburante per l’obiettivo da proteggere o serviranno per ottenere alcuni bonus temporanei. Inoltre, il level design si integra perfettamente e favorisce positivamente il gameplay.

Preparatevi a difendervi anche durante il giorno!

Le meccaniche generali sono molto intuitive, infatti avremo la possibilità di distruggere qualsiasi elemento presente all’interno della mappa, comprese case e auto. Ogni elemento ci permetterà di ricavare risorse di vario tipo, le quali sono essenziali per qualsiasi crafting, sia per i proiettili che per strutture e armi. Nella modalità costruzione, forse la più difficile da assimilare, potremo decidere quale materiale da costruzione utilizzare tra legno, pietra o metallo. Dopo poche partite però saremo in grado di padroneggiare la maggior parte dei comandi. La nostra sessione di gioco, per ovvie ragioni non è stata sufficiente a completare il titolo, data l’enorme quantità di livelli (attualmente sono presenti 4 campagne) e alcune restrizioni che limitano la progressione del personaggio. stiamo parlando delle abilità: la sezione apposita include appunto queste ultime, ma comprende anche la scheda di ricerca, all’interno della quale sarà possibile sbloccare altri incrementi di statistiche, utili al proseguimento del gioco. Il “problema” è che i punti utilizzati per la ricerca vengono autogenerati ogni ora (54/h all’inizio) e vi è un limite massimo di capacità nel magazzino.
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Bilanciate bene il vostro team e fronteggiate gli Abietti!

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Gli eroi invece sono divisi in quattro classi (ninja, costruttore, soldato, straniero), e ognuno è diversificato dall’altro, anche se appartenente alla stessa categoria, sia per rarità che per abilità particolari. Avere tanti personaggi a disposizione e di colori diversi (rarità) è un’ottima strategia per cercare di completare la raccolta. La funzione di quest’ultima è quella di collezionare i vari eroi in cambio di alcune ricompense. Gli eroi destinati alla raccolta non potranno più essere utilizzati, quindi scegliete bene prima di fare un errore privandovi di un elemento importante della vostra squadra. Un altro metodo per migliorare il vostro arsenale e il vostro team sono dei piccoli lama a forma di pignatta. Ottenibili in diversi modi e tipologie, i lama pignatta sono la fonte principale di progetti, superstiti e difensori. Per chi volesse già partire con un buon arsenale esistono i già citati pacchetti fondatore deluxe e superiori, i quali possono essere acquistati anche se si possiede la versione standard. Semplicemente, andrà pagata la differenza di prezzo tra l’edizione comprata e quella che ci interessa.

Ecco una delle mappe di gioco

La prima, ma non ultima, nota a sfavore va ad un errore (speriamo che lo sia) nell’interfaccia del menù di gioco. La storia in sé sembra essere anche divertente e curata, per quello che può contare, ma, almeno su PlayStation 4, la barra della chat globale copre completamente ogni dialogo sottotitolato, quindi a meno che siate bravi in inglese, non riuscirete a capire niente. Al contrario, il gameplay è molto immersivo e coinvolgente, anche perché durante la fase di gioco i dialoghi non sono oscurati. La seconda critica va al sistema di crafting: sia le armi che le trappole con l’utilizzo si rompono, e il che non è neanche troppo sbagliato, se non fosse per il fatto che non c’è la possibilità di ripararle, ma solo di ricrearle da zero, sempre che si abbia a disposizione il progetto giusto. Come ultima impressione, ci sentiamo di affermare che la difficoltà è un po’ troppo bassa. Abbiamo ricevuto, come ogni altro sito, la versione deluxe e non la standard, quindi ho avuto a disposizione armi ed eroi più forti del normale fin dall’inizio, ma è alquanto irrilevante. Anche utilizzando l’equipaggiamento base, i nemici non sono riusciti ad avvicinarsi alle difese piazzate neanche con gli occhi.
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Fatevi conquistare dall’atmosfera del gioco, non riuscirete più a farne a meno.

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Dobbiamo dire, però, che prendendo parte a missioni appena più difficili, contrassegnate in giallo o in rosso, con i relativi teschietti come indicatore di difficoltà, ho completamente ritirato la mia affermazione: ho iniziato a vedere il gioco da una diversa angolazione. Sicuramente gioverebbe notevolmente al gameplay se Epic Games desse la possibilità sia di cambiare a piacimento la difficoltà, così come quella di decidere se intraprendere una missione da soli o con altri compagni. Se c’è una cosa che fa veramente la differenza è proprio quella, giocando da solo (mi è capitato perché gli altri tre giocatori avevano abbandonato la partita), mi sono imbattuto in un’avvincente sessione di gioco, c’era un perfetto equilibrio tra l’abilità richiesta dal videogiocatore e la sfida proposta. C’è da dire che dopo tanti anni passati dietro le quinte, pur essendo stato rilasciato, Fortnite è comunque una versione in accesso anticipato, quindi sarà sicuramente sottoposta a modifiche e aggiornamenti nel corso dei prossimi mesi. Infine, anche se abbiamo elencato alcune caratteristiche a sfavore, consiglio a tutti gli amanti del genere o a chi è nel dubbio se acquistarlo o meno di non pensarci due volte. A mio parere è un gioco completo, quasi perfetto, sia nel comparto audio, sempre coinvolgente dall’inizio alla fine della partita, sia per quanto riguarda il comparto tecnico, il level e il character design.

Fortnite è stato uno dei pochi titoli che ci hanno tenuti diverse ore davanti allo schermo, sia giocando in singolo che con alcuni amici. Sarà l’atmosfera, sarà l’insieme delle caratteristiche in sé, ma non ci ha dato tregua, volevamo sempre giocare per scoprire ogni singola cosa di questo stravagante mondo di gioco. Nel 2018 Fortnite diventerà Free-To-Play, ma trovo che già adesso sia un prodotto degno di essere supportato e giocato, e che con poche ma giuste migliorie e modifiche possa diventare degno di nota. Inoltre, aggiudicandovi una copia adesso, riceverete alcuni contenuti esclusivi oltre alla possibilità di provarlo molti mesi in anticipo, riuscendo quindi anche con la versione standard ad ottenere gli stessi loot di coloro che hanno acquistato le versioni superiori del gioco, seppur con un po’ di lavoro in più.