Esimi lettori di VMAG, bentornati in un nuovo episodio della rubrica FutuRetrò. Siamo nel pieno della stagione estiva, le persone vanno al mare e noi ci segreghiamo all’interno di castelli fantastici. L’ultima volta abbiamo discusso di un titolo ambientato all’interno di un fumetto, adesso è il momento di salvare le principesse. No, non sto parlando dell’idraulico baffuto, ma di un videogioco che ci porta in un mondo epico e fortemente stereotipato.
[su_quote]
Dragon’s Lair.
[/su_quote]
Dragon’s Lair è un videogioco arcade pubblicato su Laserdisc da Cinematronics. Quest’ultima era un’azienda statunitense che cominciò a creare videogame con la grafica vettoriale, fino ad arrivare a quella bitmap. Dragon’s Lair è stato successivamente portato su cabinato e adesso è disponibile in quasi tutte le console e PC. Corre l’anno 1983, al cinema proiettano Il Ritrono dello Jedi e Scarface, in televisione trasmettono He-Man e A-Team e, nel frattempo, milioni di giovani inserivano le monete per entrare nella tana del drago.
Tutto è cominciato da un’idea di Rick Dyer, che con il suo team cominciò a lavorare ai personaggi e le ambientazioni, e poi alle coreografie del protagonista. Il game designer fu ispirato da un’avventura testuale del 1976: Colossal Cave Adventure. Osservando Astron Belt, decise di realizzare un film interattivo. Il problema era che servivano animazioni di alta qualità. Per produrle venne assunto Don Bluth (Elliott il drago invisibile – La spada nella roccia), un veterano di Disney. A causa dei problemi di budget, per realizzare la principessa si prese ispirazione dalla rivista Playboy. Una volta completato uscì nelle sale giochi e venne considerato il titolo più impetuoso dell’estate.
[su_quote]
Dragon’s Lair narra le avventure di un cavaliere che deve salvare la principessa.
[/su_quote]
La trama del gioco non è decisamente originale, ma, considerata l’epoca, ancora non si era utilizzata molto nel mondo videoludico. Dragon’s Lair narra le avventure di un giovane cavaliere, Dirk the Daring, che ha il compito di salvare la principessa Daphne dalle grinfie del drago malvagio. Sicuramente la storia è banale ed è solo una scusa per far proseguire il giocatore, ma Dragon’s Lair è incredibile.
La storia di Dragon’s Lair si dipana attraverso varie scene in determinate stanze, che sembrano scollegate fra loro. Il nostro prode eroe varcherà, dopo aver superato il ponte crollato e sconfitto un primo mostro, l’imponente cancello. Intrappolato lì dentro, sarà costretto a superare i vari ostacoli che lo separano dalla principessa. Sconfiggerà mostri con i tentacoli, serpenti enormi e cavalieri oscuri. Ma non solo, il castello è denso di trappole: muri che crollano, fiamme dal pavimento e pedane traballanti.
[su_quote]
Il giocatore deve risolvere dei quick time event.
[/su_quote]
Il giocatore si ritrova a risolvere dei quick time event. Appena un pulsante appare su schermo, bisogna premerlo con una velocità inaudita. Sarà possibile utilizzare le quattro freccette e un tasto azione per colpire con la spada. Vi sono due modalità di gioco: la prima in cui si va avanti, nonostante non si superino alcune stanze, e la seconda in cui bisognerà affrontarle tutte. All’interno di Dragon’s Lair, Dirk ha un numero determinato di vite, ma fortunatamente dopo il game over si può continuare da dove si è rimasti.
Dragon’s Lair presenta uno stile artistico tipicamente Disney. Si assiste ad un cortometraggio d’animazione dalla breve durata, se non fosse per la possibilità di morire o di compiere delle scelte. Perderete la vita una miriade di volte a causa della difficoltà elevata. I personaggi sono affascinanti, sia i protagonisti che tutti i nemici. La principessa presenta un design molto sensuale, in contrasto con le tipiche fanciulle in pericolo. Dall’aspetto di Dirk riusciamo ad apprendere che è sia l’eroe audace che il classico malcapitato a cui ne capitano di tutti i tipi. I nemici sono vari e ben realizzati, come il cavaliere o gli spettri enormi. I colori sono spettacolari, si passa da una tonalità di rosso fuoco, per indicare il pericolo, fino ad un grigio scura per le paure più grandi di Dirk.
[su_quote]
Dragon’s Lair si può considerare come una delle prime avventure grafiche.
[/su_quote]
Il videogioco vi porterà all’interno della tana del dragone: imponente e costituita da una struttura in contrapposizione con la minuta anatomia di Dirk. Dragon’s Lair si può considerare una delle prime avventure grafiche, forse un po’ troppo difficili i quick time event, ma necessari. Il livello elevato di sfida consentiva al pubblico di inserire ulteriori monete nel cabinato, mentre oggi ci ritroviamo a fallire in questi momenti, nonostante la storia continui a proseguire. Dragon’s Lair è un gioco fortemente consigliato, che consente sia di rivere l’infanzia, passata con i classici Disney, che di essere trasportati in un mondo di fantasia davvero incredibile.
Clicca sulla copertina per leggere