Il nuovo God of War, tra le innumerevoli modifiche apportate, presenta una visuale del tutto rinnovata, la quale è ubicata alle spalle dello spartano, modificando sensibilmente il gameplay della produzione. Intervistato dal The Daily Star, Cory Barlog, director del titolo, ha svelato tutti i retroscena dietro la decisione di modificare la posizione della telecamera.
Il cambio di visuale è stato uno dei topic più controversi all’interno del team. Credo che se avessimo pensato di farlo in modo graduale avremmo solo finito con il non farlo. Ho dovuto fare come quando si strappa un cerotto comunicando in modo chiaro al team quello che volevo, in modo da evitare scontri della durata di mesi. A questo punto, il lead combat designer, grande sostenitore della vecchia visuale, Jason McDonald, mi ha detto che avrebbe pensato a qualcosa da propormi nei prossimi due giorni. Durante l’incontro successivo mi presentò una proposta che portava la visuale ancora più vicino a Kratos di quanto mi aspettassi: mi piacque subito. Le idee espresse da Jason e l’approccio inedito si sono rivelate delle sfide emozionanti.
Inoltre, lo stesso Cory ha rivelato interessanti dettagli sull’ascia di Kratos:
L’ascia è stata scelta fin dal principio come arma per Kratos. C’è molta storia dietro quell’arma, e i giocatori lo scopriranno giocando al titolo. È molto più che un’arma, è un reperto che si riconnette al mondo di gioco. È certamente qualcosa di importante.
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