È ormai da tempo che negli studi di Epic Games qualcosa di grosso è in fase di sviluppo. Il suo nome è Fortnite, un titolo ideato per stupire anche i videogiocatori più esigenti. Il motore grafico utilizzato, l’Unreal Engine 4, migliorerà in modo significativo il livello dei dettagli, incrementando realmente il numero di poligoni che compongono i vari modelli tridimensionali. Saranno presenti ombre più concrete e definite, luci soffuse e colori accesi. Il tutto garantirà un maggiore realismo, che non può far altro che bene ad un gioco che punta a conquistare anche i più scettici. Il nuovo progetto di Epic Games può essere considerato un conglomerato di giochi diversi tra loro, e che insieme formano un mix sensazionale. A primo impatto risulta un tower defence, ma non è propriamente così, dato che alla difesa vera e propria dovranno pensarci i giocatori stessi. Qui entra in gioco la componente shooter, in cui il personaggio scelto, da solo o con l’aiuto dei suoi compagni, dovrà equipaggiarsi al meglio per difendersi dai nemici. Potrebbe quindi essere affiancato ad un Orcs Must Die o ad un Dungeon Defenders? No, perché Fortnite ha ancora molte carte da giocare.
Grazie all’alternarsi del giorno e della notte, i tempi di gioco sono ben scanditi, senza che si sovrappongano la fase strategica e quella di puro combattimento. Durante il giorno, il nostro compito sarà quello di esplorare la mappa alla ricerca di oggetti e strumenti utili per la costruzione delle nostre strutture difensive, ma anche per il potenziamento delle armi. Arrivata la notte invece, dovremo difendere la base costruita nella fase precedente dalle orde di mostri che tenteranno di distruggerla in ogni modo possibile. Vi sono pressoché evidenti somiglianze con titoli come Minecraft per la prima fase e Team Fortress 2 o Left 4 Dead per la seconda. Entrambi i cicli temporali dureranno circa un’ora, almeno da ciò che sappiamo delle informazioni finora ottenute. Tuttavia, riguardo quello diurno, alcune fonti affermano che non duri più di una decina di minuti. Ciò che rende questo progetto valido è appunto la grande varietà di elementi presenti all’interno del gioco, molti dei quali sono ancora tutti da scoprire.
Gli sviluppatori di Epic Games avevano inizialmente deciso di adottare uno stile meno cartoonesco e più realistico, però la grafica risultava troppo marcata e cruda. In seguito a ciò, hanno deciso di immedesimarsi in uno scenario che sarebbe potuto nascere dalla mente di Tim Burton o degli studi Pixar. Remando in questa direzione, il team è riuscito nell’intento di donare al gioco un’atmosfera più soft e godibile per ogni tipologia di giocatore, dai più grandi ai più piccoli, da quelli “core” a quelli “casual”, come ha confermato anche il produttore stesso, Tanya Jessen. Grazie al cambio di rotta le atmosfere da survival horror sono state definitivamente abbandonate, a favore di uno scenario più colorato. Lo stesso discorso si applica ovviamente anche i nemici, che si dimostreranno quasi “divertenti”, burloni, col solo scopo di farci innervosire e metterci i bastoni tra le ruote, piuttosto che spaventarci a morte o incuterci timore come un buon mostro farebbe.
I sorrisi maliziosi e scherzosi sulle facce dei nemici saranno l’unica reale minaccia, oltre al fatto che alcuni di essi potranno rubarci risorse e oggetti, grazie alla loro abilità nell’eseguire determinate azioni molto rapidamente. Alcuni potranno arrampicarsi sulle pareti o muoversi nell’ombra sfuggendo alla nostra vista, indipendentemente dal tipo di struttura edificata o difesa adottata. La scelta di questa tipologia di nemici, soprattutto estetica, è stata quella decisiva per far cambiare idea agli sviluppatori, rendendo Fortnite meno tenebroso. Senza ombra di dubbio però, tra le creature più pericolose troviamo gli “husk”: una specie di zombie con il teschio ben visibile e la pelle tirata indietro come se fosse un cappuccio. Se li avessero resi in modo realistico, sarebbero stati sicuramente raccapriccianti, riducendo notevolmente il volume d’utenza che avrebbe potuto avvicinarsi al titolo.
Le classi utilizzabili saranno invece quattro, rispettivamente il Constructor, lo Scavenger, il Commando ed il Ninja. Il primo è specializzato nella costruzione, nella raccolta di materiali e nel crafting di questi ultimi. Il secondo è particolarmente efficiente nell’esplorazione della mappa, nella scoperta e nella raccolta di materie prime. Il terzo è molto abile con le armi da fuoco, mentre il quarto sfrutta i suoi potenti attacchi ravvicinati con la katana, gli shuriken da lancio e le bombe fumogene; possiede inoltre un’elevata agilità. La componente multiplayer è fondamentale in questo caso, dato che ogni squadra dovrà bilanciarsi bene a seconda dello stile di gioco utilizzato e della mappa in cui si troverà. Ovviamente anche la difficoltà impostata farà la differenza, ma una buona organizzazione dovrebbe risolvere il problema. Sono inoltre previste tre campagne, rispettivamente da 10, 20 e 50 ore, in cui ogni livello è costruito in maniera procedurale, con elementi distruttibili e interattivi.
Se il team di sviluppo abbia creato un prodotto valido oppure no, lo sapremo soltanto quando i giocatori lo proveranno di persona e renderanno pubblico ogni pensiero ed impressione, positiva o negativa che sia. In conclusione, il comparto grafico è solo una delle caratteristiche da prendere in considerazione in un gioco, anche se è la prima cosa che salta all’occhio. Come confermato dal designer, Cliff Bleszinski, l’intento degli sviluppatori era quello di creare un mondo di gioco piacevole per i videogiocatori, in cui potessero divertirsi e trascorrere il tempo insieme ai propri amici. Anche il comparto audio è ottimo, da quello che si è potuto vedere in alcuni gameplay. Durante il giorno saremo accompagnati da una musica leggera e rilassante, mentre di notte da una colonna sonora aggressiva e coinvolgente. Fortnite, il Co-op Sandbox Survival, uscirà il 25 luglio per PC/Mac, PlayStation 4 e Xbox One ed è preordinabile già da adesso in quattro diverse edizioni. Se siete interessati, cliccate su questo link, noi di VMAG non vediamo l’ora di poter provare e recensire questo titolo, scoprendo cosa Epic Games ha in serbo questa volta per noi videogiocatori.
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