Ubisoft parla del legame di Assassin’s Creed Origins con l’ambientazione egizia

Come ormai ben sappiamo, il nuovo capitolo di Assassin’s Creed, Assassin’s Creed Origins, in arrivo il 27 Ottobre 2017 su PS4, Xbox One e PC, sarà ambientato nell’antico Egitto, panorama che ha attratto la maggior parte del pubblico, in febbrile attesa per il nuovo titolo di Ubisoft. Come abbiamo già potuto osservare dai vari video gameplay rilasciati a partire dall’E3 di quest’anno, il protagonista, Bayek, potrà arrampicarsi sui vari edifici del posto e scalare piramidi e antiche costruzioni caratteristiche dell’epoca, oltre a montagne e pareti rocciose. Potremo quindi tornare indietro nel tempo, in un luogo misterioso che ha sempre affascinato gli amanti della storia antica e diventare un tutt’uno con l’ambiente circostante. A tal proposito, si è espresso Jean Guesdon, direttore creativo del gioco, dichiarando:

Abbiamo grandi città, paesi, campi e adesso tutte queste montagne e rocce che potete scalare. Quando abbiamo iniziato le ricerche, leggendo e incontrando alcuni egittologi, abbiamo capito subito che non c’erano solo deserti e piramidi. Anche adesso, nel ventunesimo secolo, l’Antico Egitto stimola la fantasia. È una sorta di mondo perduto, di mondo dimenticatoDove trovi la verticalità? In Egitto, quello che abbiamo fatto è rendere scalabili tutte le formazioni di roccia, per esempio. Così non ci si limita a scalare città e a dozzine di altre località – villaggi, campi. Così avete anche tutte queste montagne e rocce da poter scalare.

Vi ricordiamo che nuove informazioni sulla trama di Assassin’s Creed Origins sono state di recente rilasciate dal Creative Director del gioco; potete leggerne un assaggio qui.