Anteprima A Way Out

A Way Out รจ sicuramente uno dei titoli presentati all’E3 che piรน ha colpito il primo giorno, durante la conferenza di Electronic Arts e, nonostante sia stato presentato accanto a saghe con un grande seguito, come NBA, Madden, Need For Speed, ben piรน famose e remunerative dal punto di vista economico, รจ riuscito a ritagliarsi uno spazio molto interessante. Il titolo tradotto sarebbe “una via di fuga” e, almeno all’inizio, lo scopo sembrerebbe essere quello di scappare da un carcere americano, in cui รจ possibile trovare i soliti stereotipi giร  visti nei film o nelle serie televisive che trattano questi argomenti, come ad esempio Prison Break, tornato con una nuova stagione un paio di mesi fa. A livello di gameplay รจ un gioco d’azione cooperativo in terza persona, in cui ogni player controlla unicamente il proprio personaggio, cercando di coordinarsi il piรน possibile con un compagno o un amico in carne ed ossa, che puรฒ muovere l’altro protagonista: grazie allo schermo condiviso, sarร  sempre possibile sapere costa sta facendo il nostro complice. Ma oltre alla meccanica dello splitscreen, molto particolare e ripresa dal passato, cosa dobbiamo aspettarci da questo prodotto che arriverร  nel 2018 per PC, PlayStation 4 e Xbox One e che tenta di mettere insieme elementi del passato e del presente?

Il videogioco รจ, almeno inizialmente, ambientato in carcere e i protagonisti sono Vincent e Leo: il primo รจ appena arrivato mentre il secondo รจ giร  ospite della struttura. Entrambi vogliono evadere e finalmente sembra essere arrivata l’occasione giusta per farlo. La location รจ sicuramente interessante, cosรฌ come le interazioni fra i due ma, purtroppo, il rischio di trovare sempre la stessa storia, quando ci sono di mezzo fughe dalle prigioni, รจ elevato: una prima fase di organizzazione, il momento in cui si scappa e l’inseguimento fra boschi e montagne con i poliziotti alle calcagna. Il trailer e il gameplay portano in questa direzione, anche se ovviamente conta, e non poco, il come viene raccontata nel complesso: la modalitร  co-op sicuramente รจ ottima per dare quel tocco di imprevedibilitร  e di non giร  visto.ย Bisogna anche vedere se una volta essersi lasciati la prigione alle spalle รจ stato quasi raggiunto lo scopo finale oppure se c’รจ una parte ugualmente impegnativa, sviluppata in maniera tale da renderla ricca d’azione e fondamentale ai fini del gioco. Non sappiamo quasi nulla per ora sui personaggi o sul loro background, se non che sono stati entrambi arrestati, quindi potrebbe essere stimolante anche scoprire qualcosa su di loro: famiglia, scopi, come sono finiti rinchiusi e cosa li spinge ad andarsene con una certa urgenza. Nei filmati รจ possibile vedere donne e bambini ma non sappiamo in che rapporti sono con Vincent e Leo, nรฉ quanto sono realmente importanti nelle rispettive vite.

Vincent e Leo, i due protagonisti di A Way Out, che faranno coppia per evadere dalla prigione.

La modalitร  co-op dovrebbe essere il punto fondamentale che dovrebbe spingere un utente ad acquistare A Way Out. Sicuramente attira a prescindere e, anche se poi risulterร  essere un prodotto non apprezzato, farร  parlare di sรฉ: si deve giocare obbligatoriamente con qualcuno, magari interagendo a voce, anche se per dare un giudizio sulla qualitร  del gioco in coppia va per forza testato piรน in avanti. Con Vincent e Leo sono possibili combinazioni per andare avanti in-game: nei filmati sono stati mostrati ostacoli che si superano solo con il giusto affiatamento e con azioni coordinate, come ad esempio sfondare porte o distrarre poliziotti e guardie che, giustamente, inseguono i due fuggitivi. Probabilmente quanto mostrato finora รจ solamente una piccola parte di quello che sarร  effettivamente una volta in commercio perchรฉ sarebbe troppo semplice e ripetitivo un titolo che si basa unicamente su queste interazioni. Sono state mostrate inoltre alcune scene con moto e automobili, anche se non รจ dato sapere quanto controllo avrร  l’utente in queste situazioni nรฉ se sarร  possibile guidare i mezzi o se si tratta solo di cutscene indistinguibili dal gameplay vero e proprio. Molta curiositร  c’รจ anche nell’immaginare come ci si potrร  dividere i compiti su PC, che tocca direttamente chi al joystick preferisce tastiera e mouse.

Gli ostacoli vanno superati sempre insieme.

Un elemento quasi unico, almeno per questa epoca, รจ la presenza dello splitscreen, ovvero lo schermo diviso per poter giocare con qualcuno dalla stessa TV: questo era l’unico multiplayer disponibile nel passato, prima della diffusione di internet e di conseguenza del gaming online. Riproporlo nel 2017 รจ sicuramente un rischio e potrebbe non piacere ai piรน giovani o a chi non ha dimestichezza con questa modalitร , cosรฌ strana e obsoleta ai giorni nostri. Da quel che si รจ potuto vedere comunque, bisogna ingegnarsi continuamente per superare gli ostacoli che si incontrano durante la fuga e c’รจ una varietร  di modi per cooperare: nei video se ne sono visti relativamente pochi, ma comunque un numero sufficiente da farci pensare che sarร  pieno di occasioni di questo genere. Dal momento in cui รจ obbligatorio condividere l’esperienza con un amico e non con un computer che controlla un personaggio, sarebbe una delusione, oltre che un clamoroso autogol, arrivare sul mercato con un prodotto totalmente diverso da quello interamente co-op mostrato durante la conferenza di Electronic Arts. Le premesse ci sono e l’impressione รจ che dovremmo prepararci a scoprire meccaniche che nuove non sono, ma che non sono mai state inserite come fulcro di un videogame che enfatizza in maniera estrema quel bisogno di avere compagnia: il trailer stesso specifica come sia consigliato caldamente di sedersi su un divano, spalla a spalla con il vostro complice. In ogni caso bisognerร  scegliersi qualcuno con del tempo libero, o che almeno abbia orari simili ai vostri, tenendo bene a mente che se uno dei due รจ impegnato, anche l’altro giocatore รจ bloccato e non puรฒ andare avanti, con l’unica eccezione di alcune cutscene di pochi secondi, in cui ci puรฒ essere solo un protagonista controllabile.

Il momento della fuga visto da Vincent e da Leo.

Non abbiamo ancora informazioni sufficienti ma solo quel poco mostrato all’E3: abbastanza per farci pensare ad un prodotto che sicuramente si distingue da tutti gli altri, ma troppo poco per valutare se lo fa in maniera positiva o negativa. Per un giudizio piรน dettagliato bisognerebbe tenere conto di tutte le parti che compongono A Way Out nel complesso: personalmente voglio capire quanto il carcere sia presente e centrale nella trama o se รจ solo un pretesto che dร  il via a tutto quel che succede. Propenderei piรน sulla seconda, dal momento che ho visto interazioni con altri personaggi e non tutti gli inseguitori sembrano indossare una divisa: questo mi fa pensare che ci sia molto altro dietro una semplice evasione, come ad esempio qualcuno che รจ stato incastrato, rendendolo simile alla serie TVย Prison Breakย prima citata, in cui un’incarcerazione ingiusta รจ solo la punta dell’iceberg. Il multiplayer con lo splitscreen รจ un’arma a doppio taglio che potrebbe sancirne il successo mondiale e la nomination come Game of the Year, ma anche relegarlo a flop, perchรฉ nessuno potrebbe essere pronto al vecchio schermo condiviso. Secondo me verrร  apprezzata da un gran numero di utenti: i piรน giovani scopriranno un nuovo modo di giocare mentre chi adesso ha 30-35 anni potrร  tornare nel passato e rivivere i bei momenti condivisi fianco a fianco con gli amici. Un precedente analogo c’รจ, almeno nelle intenzioni, ed รจ divenuto per questo motivo una pietra miliare: Pokรฉmon. Cosa c’entra con i due fuggitivi? A livello di gameplay nulla, ma quando Satoshi Tajiri e Ken Sugimori hanno ideato i Pocket Monster, hanno inserito una grande componente di collezionismo e, fornendo esemplari diversi in ogni titolo, obbligavano i possessori della cartuccia ad incontrarsi e scambiarsi quelli mancanti, per poter completare il proprio Pokรฉdex. Io penso che in questo caso si provi a fare la stessa cosa, cercare di riavvicinare le persone fisicamente, metterle spalla contro spalla e invitarli a confrontarsi guardandosi in faccia. Purtroppo, o per fortuna, dipende dai punti di vista, la modalitร  online prevista non obbliga i giocatori a stare a contatto ma, com’รจ giusto da un punto di vista aziendale, offrono quella garanzia che il gioco possa essere venduto anche se l’offline debba rivelarsi un fallimento. Ho grandi sensazioni riguardo A Way Out e mi sbilancio, dicendo che merita di essere definito una rivelazione perchรฉ riprendere mode passate e meccaniche รจ un azzardo e un atto di coraggio allo stesso tempo, soprattutto nel mondo dei videogame dove un errore di valutazione puรฒ provocare milioni di dollari e mandare in crisi un’azienda: bisogna aspettare il prossimo anno, o almeno la pubblicazione di altro materiale, per vedere se le aspettative saranno confermate o smentite.

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