Recensione Wonder Boy: The Dragon’s Trap (PC)

Wonder Boy III: The Dragon’s Trap fu uno storico platform prodotto e sviluppato da Sega che venne pubblicato nel lontanissimo 1989 su Master System e Game Gear, il quale, grazie ad un gameplay frenetico, divertente e davvero lungimirante per l’epoca, riuscรฌ a conquistare milioni di giocatori, rimasti completamente estasiati da quanto realizzato dalla software house nipponica. La produzione segnรฒ cosรฌ profondamente una generazione di player che giร  nel 1998 Omar Cornut, giovane sviluppatore al tempo, pensรฒ alla possibilitร  di crearne un remake, che perรฒ non si concretizzรฒ mai. Nel 2013, dopo anni di pianificazione e studio, finalmente iniziarono i lavori sul rifacimento del gioco, il quale fu poi annunciato nel 2016 a seguito della creazione ufficiale di Lizardcube, casa di sviluppo (fondata da Omar stesso) nata proprio con lo scopo di realizzare il remake. Dopo ben 28 anni dalla prima release, finalmente il โ€œragazzo meravigliosoโ€ รจ tornato, e con lui tutte le peripezie e vicissitudini che da sempre lo hanno contraddistinto, le quali, questa volta, lo hanno condotto d’innanzi ad una misteriosa maledizione. Curiosi di scoprire il risultato finale? Continuate a leggere.

Come la maggior parte dei titoli appartenenti al genere in questione, la trama di Wonder Boy: The Dragon’s Trap รจ soltanto il pretesto per poter esplorare in lungo e in largo lo sfavillante reame in cui la produzione รจ ambientata. Difatti, una volta giunti all’esatto punto in cui terminava il secondo capitolo, il ragazzo delle meraviglie, dopo aver sconfitto il potente boss Meka Dragon, subirร  una potente maledizione, la quale lo muterร  in una lucertola sputafuoco. Il nostro obiettivo, quindi, sarร  quello di riuscire a riacquisire le sembianze umane attraversando spiagge, deserti, zone subacquee e chi piรน ne ha piรน ne metta. Chiaramente, come detto in precedenza, non ci troviamo di certo d’innanzi a una trama profonda e sviluppata, ma non รจ minimamente questo lo scopo della produzione, in quanto tutte le caratteristiche interessanti e succulenti risiedono chiaramente nel gameplay, davvero divertente e riproposto con una fedeltร  all’originale eccezionale, nonostante qualche miglioria necessaria.

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Sconfiggendo un avversario potremo ottenere vari accessori, i quali poi potranno essere utilizzati in qualsiasi momento, permettendo in questo modo di concepire varie strategie con i nemici piรน complessi.

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Difatti, utilizzando il nostro ragazzo, che all’inizio dell’avventura potrร  essere scambiato con una wonder girlย (novitร  assoluta per il titolo, in quanto nell’originale questa feature non esisteva)ย potremo attaccare, saltare, abbassarci e utilizzare tutta una serie di oggetti esclusivi che verranno droppati dai nemici sconfitti. Infatti, ad esempio, uccidendo un avversario potremo ottenere una palla di fuoco, la quale poi potrร  essere utilizzata in qualsiasi momento, permettendo in questo modo di concepire varie strategie con i nemici piรน complessi. Oltre alla sfera ardente, vi sarร  un boomerang, che colpirร  gli avversari e tornerร  indietro, con la possibilitร  di non perderlo dopo il primo utilizzo, un mini tornado, le frecce e un poderoso colpo elettrico che vi garantirร  di attaccare facilmente gli assalitori. Insomma, un roster di accessori piuttosto soddisfacente, che compenserร  marginalmente problematiche insite nella legnositร  di alcuni comandi legati, comunque, ad un titolo di oltre 28 anni fa.

Le boss fight risulteranno divertenti, varie e complesse.

Wonder Boy: The Dragon’s Trap, essendo un platform bidimensionale a scorrimento laterale, prevederร  sempre scontri che avverranno in zone, appunto, laterali, ma questo non eviterร  che i nemici, ad esempio, attacchino dall’alto. La cosa incredibile, perรฒ, sarร  il fatto che il nostro beniamino non potrร  in alcun modo sferrare colpi verticali, costringendovi quindi a ripiegare ogni qual volta un avversario agisca in quel modo. Difatti, l’unica strada per attaccare verso l’alto sarร  quella di utilizzare uno specifico oggetto consumabile, ovvero le frecce precedentemente citate, ma queste verranno droppate in maniera totalmente casuale e limitata, di conseguenza raramente sarร  possibile uccidere gli assalitori cosรฌ. Insomma, si sarebbe potuto fare qualcosa in piรน in questo senso, aggiornando la produzione con gli attuali competitor e sistemando la mancanza.ย Nonostante qualche limitazione nel gameplay, la produzione eccelle sotto tutti gli altri fattori, in modo particolare sul moveset dei nemici, davvero vari e in grado di obbligare il player ad uno studio attento prima del colpo decisivo, soprattutto data la difficoltร  piuttosto pronunciata.

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Molto interessante sarร  la parte legata al potenziamento del personaggio, il quale potrร  aumentare il proprio potenziale bellico e difensivo acquistando nuove armi, scudi e armature.

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Gli avversari, difatti, avranno tutte forme animali e vegetali (serpenti, rane, granchi, meduse, polipi, girasoli ecc) e ognuno di essi possederร  movenze d’attacco differenti, le quali dovranno essere completamente assorbite per poi agire col giusto tempismo, specialmente nelle fasi iniziali di gioco, dove la vita, misurata in cuori, sarร  bassissima e che dovrร  essere incrementata trovando dei macro cuori in scrigni segreti. Molto interessante sarร  la parte legata al potenziamento del personaggio, il quale potrร  aumentare il proprio arsenale bellico e difensivo acquistando nuove armi, scudi e armature, le quali incrementeranno proprio il danno e il numero di colpi percepibili. Tutto ciรฒ avverrร  scambiando monete negli appositi negozi, scovabili sia nell’hub principale che durante i vari dungeon, le quali saranno rilasciate dai nemici sconfitti.

La strategia sarร  fondamentale.

Come i giochi dell’epoca richiedevano, alla fine di ogni percorso sarร  possibile affrontare un temibile boss finale, il quale dovrร  essere sconfitto per accedere alle aree successive. Le boss fight risulteranno tutte davvero interessanti, splendide artisticamente e assolutamente non semplici, richiedendo tanto uno studio preliminare delle movenze del nemico quanto di attaccare nel punto corretto. Certo, non tutte saranno ispiratissime e cosรฌ varie, ma complessivamente non ci possiamo lamentare. Oltretutto, la maledizione proseguirร  e, alla sconfitta di ogni poderoso avversario, il nostro beniamino subirร  una mutazione, che perรฒ preferiamo non svelarvi totalmente. Vi basti pensare che da una lucertola sputafuoco, il ragazzo meraviglioso si trasformerร  in un topo guerriero capace di scalare specifiche strutture:ย fidatevi se vi diciamo che la varietร  sarร  piรน che pronunciata.

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Sotto il profilo tecnico Wonder Boy: The Dragon’s Trap รจ una vera perla di rara bellezza e splendore, caratterizzato da una componente artistica semplicemente sublime capace di regalare al giocatore ambientazioni estremamente varie e realizzate con una cura davvero maniacale.

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Infine, sotto il profilo tecnico Wonder Boy: The Dragon’s Trap รจ una vera perla di rara bellezza e splendore, caratterizzato da una componente artistica semplicemente sublime capace di regalare al giocatore ambientazioni estremamente varie e realizzate con una cura davvero maniacale. I colori risulteranno vividi e accesi, le forme delle costruzioni leggiadre e perfettamente riprodotte e gli sfondi, palesemente realizzati a mano, creeranno delle cornici perfette a quanto accade su schermo: insomma, un lavoro settemplice impeccabile. Per i nostalgici vi sarร  la possibilitร  di cambiare in tempo reale il comparto tecnico con quello originale del 1989, ma, a nostro parere, sarebbe un peccato mortale non contemplare l’eccellente lavoro svolto dalla software house. Anche il comparto audio รจ di pregevole fattura, contraddistinto da una colonna sonora davvero splendida e in linea con l’originale, in quanto sarร  un riarragiamento. Come per la grafica, anche i suoni potranno essere sostituiti con l’originale, ma, anche qui, non ne vediamo assolutamente il motivo.

In conclusione, Wonder Boy: The Dragon’s Trap rappresenta un remake realizzato alla perfezione, che testimonia l’amore infinito della casa di sviluppo per lo storico titolo uscito ormai 28 anni fa. Il gameplay, nonostante qualche legnositร  di troppo derivante comunque dall’originale, risulta essere divertente, godibile e anche stratificato, con una leggera componente ruolistica inquadrata in potenziamenti all’attacco e alla difesa. Le trasformazioni del protagonista garantiranno grande varietร  nella giocabilitร  e le boss fight rappresenteranno un ottimo culmine di fine livello. Artisticamente, infine, รจ un vero e proprio splendore, in grado di abbagliarvi con la sua bellezza. Consigliatissimo agli amanti dell’originale ma anche nei confronti di chi apprezza i platform: non ve ne pentirete davvero.

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