Se siete appassionati della vecchia serie TV degli anni ’80, Baywatch è il mezzo migliore per rivivere qualche ricordo. Il nuovo film non ha perso la grinta della versione originale, ma l’ha resa un po’ più divertente e spensierata e diciamocelo: rimane sempre un bello spettacolo da vedere. Dietro a questi aspetti abbiamo un film diretto da Seth Gordon, prodotto da Paramount Pictures e scritto da Damian Shannon e Mark Swift, che insieme sono riusciti a creare un’opera irriverente e piena di adrenalina. Baywatch è un film semplice nel suo insieme, perché non ha la pretesa di voler superare o sostituire la saga originale, ma, al contrario, è del tutto autocritico e in molte scene si può vedere come sia stato reso una parodia della stessa. Lo scopo è solo quello di far rivivere certe emozioni e far venire voglia di andare al mare.

Sulle spiagge di Emerald Bay, in Florida, la sicurezza è assicurata da una squadra di aitanti bagnini capitanati dal tenente Mitch Buchannon (Dwane “The Rock” Johnson), che non si limita però a tutelare i bagnanti e decide di indagare su un pericoloso giro di droga. Pur senza alcuna giurisdizione né ruolo legale, non si tirerà indietro nemmeno quando cominceranno ad arrivare i primi cadaveri. Nel mentre Mitch deve gestire anche due difficili ingressi nel team: quello di Matt Brody (Zac Efron), un campione olimpico caduto in disgrazia e che non sa davvero lavorare in gruppo, e quello dell’imbranato Ronnie (Jon Bass), tutt’altro che vigoroso e nemmeno molto coraggioso, ma dotato di buon cuore oltre che di notevoli abilità informatiche.

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Fin dalle prime scene è possibile capire il tipo di humor che hanno voluto mostrare in questo film.

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Fin dalle prime scene è possibile capire il tipo di humor che hanno voluto mostrare in questo film. Altro aspetto che si può notare fin da subito, è il fatto che siano state ridotte incredibilmente le immagini sessiste verso il corpo femminile, ma che, invece, si spinge molto verso il fisico maschile, che viene sempre messo in mostra, soprattutto nelle scene che riprendono Zac Efron. Nonostante Matt Brody sia incredibilmente pompato, Mitch non perde occasione per prenderlo in giro e chiamarlo in tutti i modi possibili, tranne che con il suo nome. Un fattore rilevante, in quanto ogni nomignolo che essi darà al partner, risulterà sempre azzeccato e pieno di umorismo. Anche per questo la pellicola risulta godibile, ogni battuta che viene detta, appare infatti comprensibile e divertente per chi la ascolta. Baywatch è un film con moltissimi richiami ad altri o serie TV in generale.

Come ogni film comico d’azione che si rispetti, la figura del nemico non manca, il quale assume sembianze più che consone alla pellicola in questione. Difatti il cattivo di turno è Victoria Leeds (Priyanka Chopra), che vuole assumere il controllo di tutta la baia attuando losche operazioni di commercio della Flakka, la droga denominata “della follia”. Lei cercherà in tutti i modi di riuscire nel suo intento, ma i nostri coraggiosi e palestratissimi bagnini non staranno fermi a guardare, ed agiranno per il bene di tutta la spiaggia. Come ovvio che sia, la storia non varia molto dalla serie cult principale degli anni ’80, ma in questo lungometraggio muta la sua vecchia forma, diventando tanto intrigante quanto esagerata.

Ad essere esagerato è in effetti tutto film. Anche se è una rivisitazione in chiave comica e molto più stereotipata di quella precedente. Andando veramente a vedere l’ago nel pagliaio, risulta essere una pellicola d’azione fin troppo d’azione. Il gioco di parole non è usato a caso, ma è perfetto per spiegare il concetto. Nonostante tutto, il film è consigliato a chi vuole farsi quattro risate ed uscire dalla sala cinematografica con il sorriso in bocca e con una buona dose di ormoni sparati a mille. Ah già, per ultimo ma senza fare spoiler, nel cast sono presenti anche David Hasselhoff e Pamela Anderson, ma non vi diciamo che parti interpretano; possiamo solamente dire che quando li vedrete, l’applauso arriverà da sé!

Recensione a cura di Matteo “mata_luce” Franco e Manuel “Amras” Leyva.