Bentornati carissimi appassionati e lettori di VMAG, oggi continuiamo con il secondo episodio della rubrica La Storia del Videogioco. In questo nuovo articolo andremo a vedere la nascita dell’industria videoludica. Proprio così, avete letto bene, difatti parleremo delle prime console uscite, di Nolan Bushnell, di Atari e del rivoluzionario Pong. Non ci resta che dire: Start!

Computer Space

Nolan Bushnell e Ted Dabney fondano la Syzygy Company e producono Computer Space: un clone di SPACEWAR! espressamente concepito per il mercato delle sale giochi. Viene generalmente inquadrato come il primo coin-op videogame della storia. Il titolo ebbe parziale successo nei campus universitari, ma non riuscì ad affermarsi all’esterno di questi. Nel gioco in questione, si controlla una piccola astronave che può muoversi liberamente nella schermata e lo scopo è distruggere i dischi volanti.

Magnavox Odyssey

Ralph Baer, nel 1968, avvia lo sviluppo della Magnavox Odyssey, la quale sarà la prima console della storia. Venne messa in commercio nell’agosto del 1972. La piattaforma di gioco montava una serie di minigame preinstallati e, tra i più famosi, figura sicuramente Table Tennis: il primo vero Pong, da cui infatti quest’ultimo prende ispirazione.

Pong

Nel 1972, Nolan Bushnell e Ted Dabney fondano l’azienda videoludica più importante dell’epoca: Atari Corporation. Sviluppato come test di ingresso da Al Alcorn, Pong fu il primo vero successo della storia videoludica ed il primo plagio storico. Dal successo di quest’ultimo prodotto, nacquero diverse versioni, fino ad arrivare nel 1975 con l’Home Pong: nient’altro che la versione casalinga del titolo in questione.

Breakout

Fu pensato da Nolan Bushnell come un’esperienza single player di Pong. Nacque così nel 1976 Breakout: sviluppato da Al Alcorn insieme a due giovanissimi Steve Wozniak (a sinistra) e Steve Jobs (a destra). Consisteva nel far rimbalzare la pallina presente in schermo per distruggere i blocchi di sopra.

Fairchild Channel F

Fairchild Semiconductor lancia la sua piattaforma di gioco: Fairchild Channel F, la quale passerà alla storia come la prima console in grado di sfruttare delle cartucce intercambiabili. Il successo fu alquanto importante, infatti vendette all’incirca 250 mila pezzi in tutto il mondo; ma la cosa più importante è che Atari, come sempre, rubò l’idea delle cartucce.

Atari 2600 (VCS)

Rubando, e soprattutto ottimizzando, l’idea della Fairchild Channel F: l’azienda leader nel settore, capitanata da Bushnell, lancia Atari 2600. Il suo arrivo sul mercato stravolgerà nuovamente gli equilibri dell’industria.

Space Invaders

Ideato da Tomohiro Nishikaido per TAITO, Space Invaders è un remake di un gioco intitolato Space Monster. La caratteristica principale è quella di prendere le regole di Breakout ed affiancarle ad un prodotto Sci-Fi (come Star Wars). Diventa una hit senza precedenti, mostrandosi anche come killer application per Atari 2600.

Mattel Intellivision

Mattel, nota casa di produzione di giocattoli, lancia nel 1980 la sua proposta di console con: Mattel Intellivision. A dargli supporto ci sono molte aziende esterne, tra cui Activision. La piattaforma inizia subito a prendersi la fetta nell’industry, anche perché qualitativamente era meglio di Atari 2600. In un primo momento, venne commercializzata solo negli USA, ma sbarcò anche in Europa, più precisamente nel 1982, con l’aiuto di una campagna pubblicitaria importante.

Pacman

L’industria videoludica giapponese trova in Pacman un nuovo, clamoroso propulsore. Sviluppato da Toru Iwatani, fu il primo videogame ad essere multimediale, avendo delle serie televisive, gadget e giocattoli, senza dimenticare il suo lato ludico. Riuscì ad avere anche il consenso del pubblico femminile, il quale si avvicinò per la prima volta ad un videogioco. La causa di tale fortuna furono anche i temi colorati, i personaggi iconici e la frutta usata come power up. Introdusse anche le cutscene.

Frogger

Fu essenzialmente la prima vera hit della casa giapponese Konami, venne distribuito anche in America da SEGA.

Donkey Kong

Prima opera videoludica a cura del leggendario Shigeru Miyamoto, Donkey Kong abbina una sottospecie forma di storyline alle dirette meccaniche arcade. Ebbe la prima star dalle sembianze umanoidi: Jumpman, che nel vicino futuro diventò Mario. Il famosissimo Director nipponico, alla scelta del nome fece una sorta di errore: voleva un titolo come Stupido Gorilla, ma non suonava bene e quindi scelse Gorilla Asino.

Zaxxon

Produzione targata SEGA: Zaxxon introdusse le isometrie grafiche e profondità tridimensionale, andando a rappresentare un punto di svolta nel modo di concepire i videogame.

Colecovision

Colecovision vide la sua luce nel 1982, a cura dell’azienda statunitense Coleco (specializzata in sartoria). Si distinse per la fedeltà dei suoi porting da sala, i migliori in circolazione, andando a realizzare il cosiddetto “arcade perfect”. Venne considerata da molti la console più potente della seconda generazione.

E con questo si conclude anche il secondo capitolo della Storia del Videogioco. C’è ancora un bel po’ di strada da percorrere, infatti vi invitiamo a non mancare al prossimo appuntamento, nel mentre: Game Over!