Recensione Prey

Negli ultimi anni, dal 2012 esattamente, ovvero dal periodo in cui uscรฌ il primo Dishonored, uno studio di sviluppo รจ sotto la luce dei riflettori per la qualitร  con la quale ha realizzato i propri progetti: Arkane Studios, piccola, grande software house in grado di sconvolgere il mercato videoludico grazie alla realizzazione di titoli dall’eccezionale fascino, contraddistinti tanto da una narrativa profonda e incredibilmente sviluppata (pensiamo sopratutto agli splendidi background storici concepiti con i due Dishonored) quanto da un gameplay straordinariamente vario e complesso, capace di lasciare nelle mani del giocatore qualsiasi aspetto, dalla piรน futile uccisione, eseguibile nei piรน disparati metodi, agli eventi fondamentali per le sorti della trama. Lungimirante, Bethesda riuscรฌ ad intravedere le grandi potenzialitร  dello studio, e circa tre anni fa decise di concedergli un progetto non propriamente semplice da realizzare: Prey. Difatti la storia del franchise รจ piuttosto travagliata, in quanto, dopo il rilascio del primo capitolo avvenuto nel 2006, nel 2011 venne annunciato un sequel, il quale non vide mai la luce a causa di numerosi problemi sorti con lo sviluppo, e cosรฌ, nel 2014, la stessa Bethesda decise di cancellare il gioco, affidandolo, successivamente, alle sapienti mani di Arkane Studios con l’intento di realizzare un reboot. Dopo l’annuncio avvenuto all’E3 2016, l’attesa nei confronti della produzione non poteva che essere elevata, e, dopo un gran quantitativo di ore spese nella splendida stazione spaziale di Talos I, siamo pronti a fornirvi il nostro giudizio definitivo. Curiosi di scoprire il risultato? Continuate a leggere.

Come abbiamo specificato poco fa, una delle piรน grandi abilitร  dei ragazzi di Arkane Studios รจ, senza ombra di dubbio, la creazione di un contesto storico davvero convincente, in grado di fornire realismo e veridicitร  alla trama raccontata, e in Prey tutto questo non manca di certo: tutto iniziรฒ nel lontano 1963, quando lo storico presidente degli Stati Uniti Dโ€™America, John F. Kennedy, riuscรฌ a sopravvivere al famoso attentato che lo vide protagonista. Da quel momento in poi finanziรฒ numerosi progetti spaziali, con lo scopo di allargare gli orizzonti e compiere nuove scoperte. Paradossalmente, trovรฒ un alleato proprio nella tanto temuta Unione Sovietica, con la quale costruรฌ un’imponente base spazialeย che poi, dopo varie ristrutturazioni, prese il nome di Talos I, con a capo i fratelli Yu:ย Alex, il maggiore, e Morgan, protagonista dell’avventura. Il loro scopo era quello di testare e creare delle neuromod: uno speciale potenziamento celebrare che avrebbe permesso alle persone di acquisire anni di studi in appena un giorno, rivoluzionando cosรฌ il mondo. Qualcosa, perรฒ, andrร  terribilmente storto, e l’imponente base spaziale di Talos I verrร  improvvisamente invasa da una minaccia alinea, i Typhon: delle specie di piovre nere, dal design semplicemente fantastico, che misteriosamente vorranno distruggere e uccidere tutto il personale della nave.

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L’elemento decisamente interessante sarร  il fatto che la minaccia aliena non sarร  l’unico interrogativo presente nell’avventura, ma numerosi saranno anche i misteri situati nella stazione spaziale, con intrighi e colpi di scena davvero riusciti e spettacolari.

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L’elemento decisamente interessante, e assolutamente riuscito, sarร  il fatto che la minaccia aliena non sarร  l’unico interrogativo presente nell’avventura, ma numerosi saranno anche i misteri situati nella stazione spaziale, con intrighi e colpi di scena davvero riusciti e spettacolari, i quali ci verranno proposti continuamente. Oltre al protagonista e al fratello, in caso ovviamente il giocatore decida di esplorare la struttura, ci saranno una pletora di personaggi secondari che verranno approfonditi, riuscendo nella difficile impresa di fornire un volto al numeroso equipaggio presente sull’astronave. Inoltre, in perfetto stile Dishonored, si potranno trovare, in giro per gli ambienti di gioco, numerosi articoli di giornale che enfatizzeranno il contesto storico della produzione, permettendo, ai player piรน meticolosi nell’esplorazione, di ottenere tantissime informazioni aggiuntive utili ad approfondire il background del titolo. In piรน, รจ assolutamente lodevole il netto salto di qualitร  compiuto dallo studio nella narrazione: difatti, se nei precedenti progetti la storia tutto sommato era giร  scritta, con il nemico finale da sconfiggere, in Prey, invece, tutto ciรฒ non accadrร  mai, facendo percepire al giocatore un continuo stato di inquietudine e mistero che lo spingerร  a proseguire nell’avventura. Insomma, davvero un lavoro strepitoso.

Ecco il fantastico cannone Gloo.

Per quanto riguarda il gameplay, Prey รจ un Immersive Sim in prima persona, basato tanto sull’utilizzo di armi quanto sulla possibilitร  di usufruire di un’ampia scelta di poteri. Dopo un’impressione non totalmente positiva percepita durante la demo, possiamo assolutamente assicurarvi che il sistema di shooting della produzione, unito all’uso delle capacitร  sovrannaturali del protagonista, vi fornirร  sensazioni semplicemente fantastiche, con la possibilitร , altamente strategica, di poter calibrare esattamente l’arsenale bellico con quello biotico, creando un mix micidiale. Difatti, per quanto riguarda le bocche da fuoco, avremo a disposizione una chiave inglese, la pistola silenziata, il fucile a pompa, la pistola stordente, una balestra, l’iconico Cannone Gloo, granate EMP, granate riciclanti e chi piรน ne ha piรน ne metta. L’elemento interessante, perรฒ, non risulterร  la vastitร  dell’arsenale, quanto il fatto che ogni arma avrร  una propria funzione, e sarร  utile per la creazione di piani d’attacco differenti.

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Per quel che concerne le abilitร  del protagonista, esso avrร  a disposizione due categorie di poteri fondamentali: quelli in grado di aumentare le sue prestazioni fisiche e i Typhon.

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Difatti, ad esempio, la chiave inglese sarร  utilissima sia per gli scontri corpo a corpo, avendo la possibilitร  cosรฌ di uccidere i nemici senza consumare preziosi proiettili, che per sconfiggere gli avversari in maniera silenziosa; le granate riciclanti, invece, si riveleranno utilissime in caso di una vasta presenza nemica, permettendo al giocatore non soltanto di sconfiggerla tutta in un colpo, ma anche di trasformarla in materiale utile alla creazione di oggetti. Senza, ovviamente, scordarsi del Cannone Gloo, in grado di pietrificare nemici, sedare incendi e fondamentale per creare percorsi aerei altrimenti inesistenti. Chiaramente, tutti gli strumenti di morte saranno potenziabili, e ciรฒ avverrร  mediante l’utilizzo dei Kit Balistici, i quali saranno fondamentali per aumentare il danno dello shotgun, ad esempio, o migliorare la capacitร  pietrificante del cannone Gloo. Per quel che concerne le abilitร  del protagonista, esso avrร  a disposizione due categorie di poteri fondamentali: quelli in grado di aumentare le sue prestazioni, come maggior vigore, vitalitร , possibilitร  di hackerare delle stanze bloccate, capacitร  di ripristinare oggetti distrutti, aumento del potenziale bellico delle armi e della chiave inglese – racchiusi nel trinomio Scienza, Ingegneria e Sicurezza – e quelli Typhon, che invece forniranno capacitร  completamente inedite, come Mimic, in grado di farvi trasformare in qualsiasi oggetto, Colpo Psichico, perfetto per danneggiare duramente gli avversari, e Controllo Mentale, in grado di farvi “possedere” umani, contenuti nel trinomio Energia, Metamorfosi e Telepatia.

Il design dei Typhon risulterร  semplicemente eccezionale.

Insomma, se non fosse abbastanza chiaro, la libertร  sarร  veramente totale, lasciando al giocatore la possibilitร  di agire e costruirsi il personaggio a piacimento. Ovviamente, le skill potranno essere sbloccate con una speciale moneta posseduta in game chiamata neuromod, trovabile girovagando per la base spaziale. Inoltre, aggiunta molto interessante, mediante uno speciale caschetto ottenuto nel corso dell’avventura, sarร  possibile analizzare gli alieni presenti nella stazione spaziale, potendo sia capire i punti deboli e le immunitร  del nemico che sbloccare nuove abilitร  Typhon. Oltre alle giร  citate neuromod, in ogni anfratto della mappa saranno presenti dei materiali apparentemente inutili, i quali, una volta collocati nell’apposito strumento chiamato Riciclatore, potranno essere trasformati in materiale genetico, che, una volta posizionato nell’Assemblatore, permetterร  di creare qualsiasi oggetto, dalle armi e munizioni, ai piรน disparati strumenti, a patto, perรฒ, che abbiate gli appositi schemi. Seppur basilare e semplicistico, il sistema di crafting si rivelerร  davvero eccezionale, perfetto per il contesto di gioco (non dimentichiamoci che, alla fine, Prey รจ un FPS) e dannatamente utile anche come scusa per far esplorare approfonditamente i grandi spazi presenti.

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Altro aspetto assolutamente da lodare in Prey รจ il level design, il quale, in perfetto stile Dishonored, ci permetterร  di raggiungere lo stesso posto adottando strade diverse e compiendo scelte differenti.

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Altro aspetto assolutamente da lodare in Prey รจ il level design, il quale, in perfetto stile Dishonored, ci permetterร  di raggiungere lo stesso posto adottando strade diverse e compiendo decisioni differenti, sia nell’uccisione dei nemici che nella scelta appunto del percorso. Certo, a nostro parere, รจ innegabile che, rispetto al titolo avente come protagonisti Emily e Corvo, in Prey non vi sarร  una libertร  cosรฌ marcata, ma crediamo che questo non debba essere identificato necessariamente come un difetto, in quanto lo scopo della produzione รจ completamente differente, e non deve in alcun modo essere ancorata a passate produzioni della casa di sviluppo. Anche perchรฉ, per essere uno sparatutto in prima persona, la vastitร  delle mappe, le vie secondarie e il calcolato backtraking renderanno l’esplorazione dannatamente divertente e appagante. Inserite, poi, tutto ciรฒ in un’ambientazione Sci-Fi semplicemente da urlo ย con atmosfere, colori e location perfettamente contestualizzati all’ambiente scelto, capace di rapirvi totalmente – e otterrete un coinvolgimento pressochรฉ perfetto.

Una delle tantissime granate presenti nel titolo.

A nostro parere l’unica feature poco efficace presente nel titolo sarร  la modalitร  stealth, in quanto sรฌ, effettivamente vi permetterร  di evitare conflitti a fuoco e sgattaiolare via indisturbati, ma in caso vogliate eliminare i nemici con un attacco silenzioso, magari con un’animazione dedicata, ciรฒ vi verrร  impedito, proprio perchรฉ, evidentemente, non concepita a monte dalla software house. Forse รจ stata omessa per invogliare i giocatori a utilizzare esclusivamente le armi, perรฒ, a nostro parere, sarebbe potuta essere una caratteristica interessante. Difatti l’unico bonus concesso nel rimanere nascosti sarร  un incremento sostanziale del danno; ciรฒ risulterร  sicuramente apprezzabile, ma un qualcosa in piรน non sarebbe stato disprezzato.

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Per quanto riguarda il comparto tecnico, il gioco non rappresenterร  il top di gamma, ma risulterร  essere assolutamente gradevole, con una fluiditร  impeccabile dall’inizio alla fine, anche nei momenti piรน concitati.

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Per quanto riguarda il comparto tecnico (la nostra prova รจ avvenuta su PC di fascia alta), il gioco, senza ombra di dubbio, non rappresenterร  il top di gamma, ma risulterร  essere assolutamente gradevole, con una fluiditร  impeccabile dall’inizio alla fine, anche nei momenti piรน concitati. Arkane, insomma, ha mantenuto la parola non compiendo gli stessi errori conseguiti in Dishonored 2, quasi ingiocabile durante la prima settimana di lancio. A parte ciรฒ, i modelli poligonali dei personaggi risulteranno ben fatti, la base spaziale di Talos I perfettamente concepita, tanto nei colori quanto negli spazi, e le creature rappresenteranno il vero fiore all’occhiello del gioco sotto il profilo del design, assolutamente riuscito. Il sonoro, invece, sarร  contraddistinto da una qualitร  veramente eccezionale, sia nel doppiaggio, ottimo e capace di enfatizzare perfettamente le scene maggiormente drammatiche (forse aiutato anche dal fatto che la maggior parte dei dialoghi avvengono via radio, quindi privi di possibili problemi di lip-sync), che, soprattutto, nelle musiche, ansiogene e inquietanti allo stesso tempo. Anche il rumore degli spari appare pressochรฉ perfetto, persino il suono ovattato percepibile durante le esplorazioni spaziali.

In conclusione, Prey rappresenta, a nostro modo di vedere, il miglior titolo mai realizzato dalla software house, capace di impiegare tutta l’esperienza acquisita nei due Dishonored in un progetto molto piรน complesso da gestire, anche soltanto per la storia del brand, riuscendo a consegnare al pubblico un prodotto contraddistinto da una trama avvincente e misteriosa per tutta la sua durata, un gameplay stratosferico sotto quasi ogni punto di vista e un’ambientazione capace di immergere totalmente il giocatore come pochi titoli prima. Insomma, un vera perla, che noi di VMAG vi consigliamo caldamente di provare, anche soltanto per vivere un’avventura capace di mostrare l’avventatezza e la testardaggine dell’essere umano di fronte alla scoperta piรน importante della vita.

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