Bill Gates trolla Oculus: “HoloLens è l’inizio della VR”

In occasione di un thread AMA (Ask Me Anything) su Reddit, Bill Gates è stato chiamato ad esprimere il suo parere su HoloLens, i nuovi occhiali per la realtà aumentata annunciati da Microsoft. La sua risposta circa HoloLens è stata positiva e il fondatore di Microsoft ha sottolineato l’energia investita sul progetto da parte della sua azienda e il potenziale che questa nuova tecnologia potrà esprimere:

HoloLens è fantastico. Microsoft ha investito molte risorse nei chip e nel software. È l’inizio della realtà virtuale. Fare in modo che il device non vi faccia sentire storditi o provare nausea è davvero difficile: la velocità dell’allineamento dev’essere super super rapida. Ci vorranno un po’ di anni in cui saranno sviluppate applicazioni software per realizzare appieno la promessa di quest’oggetto.

L’inizio della realtà virtuale? Siamo sicuri di aver sentito bene? Caro Bill, esiste da anni un dispositivo di realtà virtuale: si chiama Oculus Rift e non crea affatto stordimento o nausea. Ma ti diamo il beneficio del dubbio. Del resto, HoloLens è una tecnologia di realtà aumentata, e non certo virtuale: magari ti sei solo confuso.

Oltre ad un primo feedback positivo su HoloLens, Bill Gates ha comunque espresso il suo punto di vista sui prossimi 30 anni riguardo il progresso tecnologico, facendo notare che, secondo lui, già nei prossimi 10 anni noteremo un notevole sprint del mondo hi-tech. Secondo il suo punto di vista, in questi 10 anni assisteremo all’inserimento di robot con funzione di supporto e di assistenza negli ospedali.

Microsoft-HoloLens

Dopo il botta e risposta, Gates ha annunciato di essere al lavoro su un progetto chiamato Personal Agent, un prodotto che permetterà di tenere a memoria dati e nozioni in modo tale da servire all’utente come connessione tra più dispositivi.

Non ci resta che aspettare un kit di prova come ha fatto intelligentemente Palmer Luckey con Oculus VR (aperto al pubblico esclusivamente al museo VIGAMUS a Roma) cosi da avere un feedback e poter migliorare il prodotto. Si tratterà di un caso Kinect o avrà ragione Bill Gates?