Francesco Misseri รจ stato un regista, sceneggiatore, produttore di molti spot trasmessi nel caro e vecchio Carosello, negli anni sessanta e settanta. Nel corso dei decenni, ha creato serie televisive d’animazione con uno stile unico come: Mio Mao (con la plastilina), Quaqquao (con la carta), A.E.I.O.U. (con la sabbia) eย The Red and The Blue (con la plastilina). Francesco decide di fondare il proprio studio d’animazione, Misseri Studio, situato a Firenze, nel 1986 e da lรฌ ha creato i propri progetti. A metร degli anni ’90, arriva una nuova generazione pronta a svolgere un ruolo chiave all’interno dello studio: Gian Maria Misseri, il figlio, si inserisce nella figura di producer e Monica Fibbi diventa capo delle animazioni e ricopre il ruolo di art director. Il loro duro lavoro ha portato alle produzione di Le Grandi Avventure di Bert e Ernie. Lavorano essenzialmente con la stop motion, utilizzando vari materiali: questa รจ la filosofia del loro studio. Attualmente, hanno costituito una produzione con Sony Creative Products, Rai Fiction e 2DF Enterprises, per creareย Mofy. Il prodotto si ispira ai libri dell’illustratore giapponese Aki Kondo e l’animazione รจ stata sviluppata utilizzando batuffoli di cotone, che trasmettono in modo adatto la personalitร del personaggio. Da poco รจ stata conclusa la terza stagione di Mofy, la distribuzione รจ ottima in vari paesi e adesso si sta cominciando a sviluppare in altre nazioni. Nel corso della 21ยฐ edizione del Cartoons On The Bay, a cui abbiamo tenuto parte, noi di VMAG abbiamo avuto la possibilitร di intervistare Gian Maria Misseri, colui che fa parte della seconda generazione dei creativi di Misseri Studio.
Abbiamo visto come la collaborazione tra Italia e Giappone puรฒ avere successo, secondo lei รจ possibile ibridare diversi stili ed ottenere un’adeguata fama?
C’รจ molta differenza, ma ci sono anche tante cose in comune. Alla fine ciรฒ che veramente conta sono i sentimenti, l’approccio, la passione: ciรฒ รจ qualcosa che oltrepassa qualsiasi barriera. Quando si stabiliscono dei contatti interpersonali di stima, fiducia, si puรฒ veramente costruire qualcosa di valore, a prescindere dalla differenza culturale. Il fatto che ci sia questa diversitร รจ una risorsa da sfruttare.
L’animazione italiana potrร mai avere un futuro piรน brillanteย rispetto a quella odierna?
Tendenzialmente, se consideriamo l’animazione in generale, ho una visione abbastanza rosea, per quanto riguarda il futuro italiano. Grazie alla globalizzazione, se prendiamo il suo lato positivo, permettiamo all’Italia di aprirsi, mischiarsi e venire a contatto con diverse possibilitร . Personalmente la giudico in maniera ottimistica, fintanto che ci sia un approccio aperto e anche la capacitร di avere un certo coraggio: varcare le frontiere italiane e non rimanere in un certo recinto. Bisogna osare, non rimanere riferiti soltanto nel nostro panorama, guardare fuori ed essere disposti a cambiare, sia nel modo di lavorare che nel modo creativo.
Gian Maria Misseri รจ una persona veramente disponibile e cordiale, la quale ci ha risposto in modo sincero alle domande che gli abbiamo posto. Secondo il creativo, l’animazione italiana, se disposta a cambiare, potrร avere un futuro migliore. Noi ci auguriamo il meglio per gli animatori del nostro Paese e crediamo che bisogna andare oltre e collaborare con varie nazioni. Speriamo di poter rivedere dal vivo i protagonisti di Misseri Studio, per scoprire fino a che punto si sono spinti grazie al loro incredibile coraggio.
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