Durante il Cartoons On The Bay 2017 a Torino, si è tenuto il panel con Helene Jueguet, Vicepresidente Business Development TV e Digital Production Ubisoft, Motion Pictures. La conferenza tenuta dalla speaker è stata interessante e ci ha mostrato il modo in cui Ubisoft sta producendo giochi. L’azienda, oltre a realizzare opere multimediali interattive, sin dal lontano 1999 con Rayman, crea prodotti per la televisione. Dopo 15 anni di inattività, hanno pensato di costruire la storia dentro la storia: hanno preso dei personaggi forti, come quelli all’interno di Rayman, e hanno creato la serie animata dei Rabbids, la quale ha avuto un grande successo sul web. In realtà all’interno dei videogiochi è il giocatore a compiere la propria storia, a causa dell’infinite possibilità delle azioni compiute. Le opere di Ubisoft partono tutte dalla creazione dei mondi ed Helen sostiene che il futuro per i videogiochi sarà radiante, tuttavia non bisogna rimanere chiusi all’interno di questo settore ma si devono costruire opportunità. Nei videogiochi Ubisoft, vengono costruiti mondi giganteschi esplorabili nel sottosuolo solamente tramite altri media, come quello delle serie. In principio vene creato il mondo, l’ambiente di gioco, il setting nel quale avverrà tutto il resto.
La chiave filosofica dell’azienda è partire dalla creazione di un universo, così da poterlo espandere o poterci costruire qualsiasi cosa sopra. Attraverso opere differenti da quelle dei videogiochi, si potrebbero esplorare storie oniriche con protagonisti differenti. Dopo il mondo, Ubisoft ci costruisce un sistema sopra seguendo un’ordine specifico: la flora, la fauna, il tempo, l’architettura, l’economia, la religione e il sistema burocratico, il gameplay, i personaggi e le storie. Ciò che l’azienda cerca di fare è creare delle storie nelle quali il giocatore può entrarci dentro e costruirsi il proprio tipo di narrazione. Ogni persona interagente avrà un proprio aneddoto da raccontare, poiché non tutti vivranno l’esperienza allo stesso modo. Per gli storyteller le storie sono il loro parco giochi, nel quale è possibile creare un’infinità di narrazioni differenti, cambiando solamente la premessa originale. Helene Jueguet ci ha portato dentro il mondo narrativo di Ubisoft, ci ha mostrato come avviene il processo creativo delle loro opere e speriamo che possa essere utile per gli storyteller del futuro.
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