BioWare aveva pensato ad un mondo procedurale per Mass Effect: Andromeda

Sono solo pochi giorni che Mass Effect: Andromeda, ultimo prodotto targato BioWare, è stato rilasciato, aggiungendosi alla collezione dei giochi più attesi di quest’anno, destando tanto entusiasmo quanto un’elevata quantità di critiche indirizzate a diversi aspetti del gioco. Mentre la maggior parte dei fan continuano a difendere la tanto amata saga e i giocatori più meticolosi esaminano accuratamente ogni sfaccettatura del titolo, noi di VMAG approfondiamo invece delle curiosità che risalgono al periodo di pre-produzione dell’ultimo capitolo della serie di Mass Effect. Se siete curiosi di scoprire quali siano continuate a leggere.

La galassia di Andromeda dove il gioco prende vita.

Sembra che i creatori del gioco in questione avessero altri piani per la galassia di Andromeda e per i suoi pianeti: l’idea era infatti quella di creare dei mondi in maniera procedurale, ma ben presto si accorsero che questa feature non era applicabile, in quanto avrebbe danneggiato il progetto. Difatti, seppur il numero di copri celesti sarebbe sicuramente aumentato, allo stesso tempo la qualità degli stessi ne avrebbe risentito; per questo motivo la software house ha optato per l’aspetto qualitativo a discapito di quello quantitativo, lasciandosi alle spalle la teoria iniziale. Ad ogni modo questa mancanza, se così la vogliamo chiamare, non ci disturba poi molto: all’universo di Andromeda non manca di certo lo spazio da esplorare.

V MENSILE
Clicca sulla copertina per leggere
V007 Mensile