Nelle ultime ore sono trapelate nuove notizie concernenti l’ormai diffuso PlayStation VR, visore di realtà virtuale immesso sul mercato da Sony a partire dal 13 Ottobre scorso, a partire dal quale sono emersi tanti apprezzamenti quanto critiche. L’apparecchio, inizialmente noto come Project Morpheus, ha infatti visto scindere il mondo videoludico in due fronti: tra chi ha da subito creduto che fosse il più all’avanguardia tra i dispositivi elettronici in grado di connettersi e di comunicare con la console a disposizione, capace di garantire un’esperienza unica da vivere in prima persona, e chi invece ha dal primo momento storto il naso per alcune evidenti problemi (presenti un po’ in tutti i dispositivi per la virtual reality) sorti fin dalla prima settimana dalla sua uscita. Precisamente, lo strumento che PlayStation fornisce al pubblico produce un effetto conosciuto come “grainy images”(le immagini difatti risultano sgranate), concludendosi quindi nel noto “motion sickness”, rendendo difficile e a volte fastidioso godersi il titolo che si sta giocando.
Nonostante questo, è stato reso noto nelle ultime ore, dal giornale americano New York Times, che il visore ha raggiunto le 915 mila copie vendute, sfiorando il traguardo di un milione che la casa di sviluppo aveva sperato di raggiungere. Andrew House, CEO di Sony Interactive Entertainment, ha infatti manifestato il suo entusiasmo diffondendo i dati esatti delle vendite, al contrario delle rivali Oculus Rift e HTC Vive che ancora li tengono nascosti al pubblico. Cosa ne pensate dell’obbiettivo raggiunto da Sony? Credete che continuerà a portare in alto la distribuzione del dispositivo? Fatecelo sapere nei commenti.