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Due strade divergevano nel bosco ed io-
io presi quella meno battuta.
E questo ha fatto tutta la differenza
– Robert Frost
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Quella degli Oscar รจ la piรน antica tra le tradizioni cinematografiche. Il premio piรน ambito e altisonante, la cerimonia a cui ogni regista spera di poter presenziare e la statuetta che ogni addetto ai lavori vorrebbe sulla sua mensola. Dalla prima striminzita messa in onda nel lontano ’29, durata poco piรน di 4 minuti, fino ad oggi molte cose sono cambiate, alcune in meglio, alcune in peggio. In questo articolo parleremo di ottimi film, alcuni di questi fenomenali, che per un motivo o per un altro non hanno meritato l’attenzione degli Academy Awards. D’altronde si sa, agli Oscar arrivano solo i film da Oscar. Quei prodotti piazzati strategicamente intorno al periodo della cerimonia, in grado di fare tendenza e rilanciare l’immagine di una istituzione che viene costantemente messa in discussione da articoli simili a questo. A Hollywood piacciono le pellicole che fanno sentire Hollywood ricercata ed originale. Alcune volte รจ l’opinione pubblica a scegliere i vincitori, come nel caso di Leonardo Di Caprio in Revenant, premiato per un personaggio ben lontano dai suoi meglio riusciti, dove negare il premio all’attore sarebbe equivalso ad esporlo alla web-gogna. A volte sono gli eventi di attualitร ad influenzare il giudizio di un opera, come รจ successo per Il Caso Spotlight giusto l’anno scorso. Non ci sono discorsi che tengano: per vincere un Oscar bisogna fare un film pensato per gli Oscar. Non sono questi i film di cui parleremo. L’obiettivo di questo articolo รจ solo quello di indicarvi 3 film che, a mio parere, valgono il tempo che mi costa scriverne: un capolavoro registico, un documentario piรน che valido ed un film di animazione. La asimmetria tra i vari approfondimenti non รจ casuale.
Cafรฉ Society
Perchรฉ questo film appartiene alla nostra lista? Beh, perchรจ Cafรฉ Society รจ un vero capolavoro. Ovviamente questo non รจ un film da Oscar. Gli Academy Awards hanno un immagine giovane e New Age mentre nell’uomo dietro Cafรฉ Society batte un romantico cuore nostalgico. Si tratta ovviamente di Woody Allen, che io ritengo essere il miglior regista dell’ultimo secolo. Non solo per la sua lunga carriera e l’esplorazione di tanti stili diversi lungo il suo percorso, ma anche per la sua spiccata genialitร comica e narrativa. I suoi film sono caratterizzati da un intreccio di vicende studiato ed architettato al millimetro che compongono una ramificazione di sottotrame sempre sul punto di incontrarsi. Una guida sicura su come sintetizzare le assurditร della vita nel tempo di una visita al cinema. Mentre gli altri tentavano di produrre il nuovo blockbuster, eleggendo a testo sacro le riflessioni di Joseph Campbell, lo zio Woody esplorava la filosofia, la storia, il dramma ed il teatro, con un capolavoro dopo l’altro e una costanza impressionante. Dalla comicitร piรน pura alla tragedia piรน insostenibile. Con un occhio sempre molto critico sul mondo intorno a lui.
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Non appaio nei miei film drammatici perchรฉ quando la gente mi vede pensa di dover ridere
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Che cosa ci racconta Cafรฉ Society? Tante cose a dire la veritร . Ci racconta che non sono necessari gli effetti speciali per fare un bel film, che poesia non significa necessariamente far volare la gente in un planetario animato e che sebbene gli anni passano alcune cose non cambiano mai. Non cambia il fatto che Hollywood sia assetata di fama e di successo, non cambia il fatto che in affari non ci sono amici. Non cambia il business e non cambia l’amore. Ci racconta ancora una volta della sua New York e della incomprensibile Los Angeles sottintendendo Brodway ben al di sopra della violenta Hollywood. Racconta la storia di un ragazzo che sogna di aprire un locale e di una ragazza che sogna di fare l’attrice. Ci racconta del Jazz, il suo Jazz, quello che ha accompagnato una carriera decennale e una vita ottuagenaria. Ma non conta solo il soggetto di un racconto, conta anche la qualitร della narrazione.
Un’esecuzione perfetta, senza un miglior aggettivo per definirla. Un’alternanza ritmica pazzesca tra inquadrature tipiche dei film moderni con illuminazione realistica e verosimile accompagnata da colori accesi e momenti nostalgici, quasi onirici, con mezzibusti illuminati da un riflettore e poco altro, a scontornare un monologo o un dialogo originale. La summa artistica di un regista che ha regalato al mondo dei veri e propri trionfi nell’ambito cinematografico e che sopravviverร nel lungo termine ad ogni glorificato balletto colorato. Ovviamente lui non recita nel film e questo รจ sufficiente per molti a far scemare l’interesse. Ma non serve nemmeno aguzzare la vista per ritrovarlo. ร sempre lรฌ: dietro ad ogni linea di dialogo, dietro ad ogni inquadratura ben riuscita e dietro ad ognuna delle piccole maglie che compongono il tessuto di un film davvero sottovalutato. In sala c’erano 4 persone oltre a me. Purtroppo la genialitร non segue la moda.
Before The Flood
E’ doveroso ammettere una cosa: un mondo dove parlare di immigrazione significa portare agli Oscar Fuocoammare ed in televisione Bello Figo, non necessariamente merita di essere salvato. Specie considerando il fatto che l’unico motivo per cui si parla di immigrazione agli oscar รจ Donald Trump. Tuttavia Before The Flood รจ il risultato di un lavoro mastodontico. Uno studio che ha abbracciato i luoghi piรน inospitali e pericolosi del pianeta, nel tentativo di “scaldare” gli animi sul tema del riscaldamento globale. C’รจ chi lo ha definito propagandistico, c’รจ chi lo ha definito esagerato, la realtร scientifica รจ che sebbene non lo vogliamo ammettere esiste un timer alla nostra societร dei consumi ed ogni lampadina accesa รจ un ticchettio sull’orologio. Tanti temi rimangono intrattati, come l’intossicazione sudamericana perpetrata dai pesticidi per coltivazioni OGM, come lo spreco irrimediabile di acqua potabile, ma nel complesso si tratta di un documento esaustivo e completo sui problemi dell’ambiente e sul futuro dell’umanitร . Di Caprio รจ un testimonial schietto e convincente per una campagna che merita di essere combattuta.
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Desolato se la vita a me, a me piace ancora tanto
-Enzo Iannacci
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Vi suggerisco davvero di dedicare una piccola parte del vostro tempo alla visione di questo evento mondiale targato National Geographic. Non vi ritroverete messi alle strette da una accusa serrata al vostro stile di vita, ma probabilmente potrete mettervi a confronto con il costo ambientale di tante azioni e problemi di cui nemmeno ci rendiamo conto nella nostra vita di tutti i giorni. Associato alla produzione di questo film esiste un’iniziativa online dedicata all’istituzione di una tassazione sulle emissioni di carbonio ed un test per valutare la propria spesa eventuale (reperibile qui), una misura utile per ridurre le tasse sul lavoro e premiare le scelte ecosostenibili adottata giร da alcuni paesi. Insomma, Before The Floodย non si limita a fare la morale agli spreconi, propone anche qualche soluzione concreta ai problemi di cui si lamenta e cerca di offrire un’esperienza intrattenitiva oltre che istruttiva facendo vivere allo spettatore un viaggio intorno al mondo, al fianco di Leonardo Di Caprio, per scoperchiare i tappeti sotto cui nascondiamo le nostre schifezze.
Alla Ricerca di Dory
A chi sono diretti i film di animazione? Questa la vera domanda da porsi. Questo uno dei problemi alla base della crisi animata. I bambini sono piccole spugne emotive, capaci di assimilare il mondo che osservano ed imparare da esso come comportarsi. Per questa ragione Alla Ricerca Di Nemo fu un grande film. La storia, incentrata sul piccolo pesciolino con la pinna atrofica era capace di appassionare ed insegnare allo stesso tempo. I tre protagonisti, in modi diversi, esploravano tre diversi handicap personali. La depressione per Marlyn, l’incapacitร di nuotare normalmente per Nemo e la perdita di memoria per Dory. Rappresentativi di tre diverse fasi della vita, ed assimilabili ad ovvi riscontri nel mondo reale, a simulare il passaggio da un etร a quella successiva. Il seguito parte da un concept molto simile, con la differenza che si concentra sulla figura di Dory, lanciando un messaggio che puรฒ fare la differenza tra un adolescente stronzo ed un buon amico: non si misurano le persone in base ai loro limiti, ma in base ai loro punti di forza. Nessuna difficoltร รจ insormontabile ed รจ combattere i nostri difetti a renderci capaci di migliorarci. Un viaggio oceanico tra le paure che accomunano adulti e piccini, raccontato con semplicitร e chiarezza. Banale? Meno di altri. Utile? Sicuramente si.
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La vera gloria mette radice, anzi si estende, mentre tutte le false pretese cadono come fiori: una finzione non puรฒ durare.
-Mark Twain
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Si conclude quindi questa piccola retrospettiva. Non voglia questa essere interpretata come un attacco ai film effettivamente candidati e nemmeno un esercizio di stile fine a se stesso. Si tratta solo di tre brevi pellicole, piรน o meno valide che vale davvero la pena recuperare e che, secondo la mia opinione, avrebbero quantomeno meritato di essere nominate nella lista dei candidati. Tanti altri sono i film dimenticati che meritano di essere visti e tanti di questi ancora verranno. Probabilmente ognuno di voi ha i suoi tre film dimenticati da eleggere ad Oscar dei dimenticati. Se volete compiangerli siete nel posto giusto. Crescendo, finale, silenzio, sipario.